Partita di apertura della seconda giornata dei quarti di finale, match che forse più difficile da pronosticare visto il potenziale simile di queste squadre, ma anche le prestazioni altalenanti di entrambe durante questo mondiale. Chi vincerà troverà una tra Spagna e Francia che alle 22:00 disputeranno l’altro quarto di finale.
Primo quarto che inizia con energia, attacchi macchinosi nei primi minuti per entrambe le squadre a causa delle buone difese messe in campo. Brasile che fa abbastanza fatica a creare qualcosa di buono, i primi punti vengono quasi tutti messi a segno da invenzioni di Marquihnos e Thiago Splitter non risponde presente inizialmente, la difesa è tutto sommato solida. Buono il periodo giocato da Varejao, il lungo dei Cavs guadagna 6 punti (quasi tutti da tiri liberi) e da certezze molto importanti in difesa. Per i serbi invece c’è un Teodosic particolarmente ispirato che piazza 8 punti in poco più di 6 minuti, aiutato anche da Bjelica che aggiunge rimbalzi e intraprendenza in attacco. Il primo quarto finisce 21-17 per la Serbia.
Parte fortissimo il Brasile che in poco più di un minuto porta la testa avanti, tutto merito di Alex Garcia che spara dall’arco e con un 2/2 porta i suoi avanti di due. Risponde subito il solito Teodosic con una bomba, continua poi Bogdanovic che è entrato in partita molto motivato pur non partendo in quintetto. Sul 29-24 per la Serbia i brasiliani trovano un parziale di 8-0 frutto di grande energia, in particolare da Nene e dal resto della panchina. Ma la partita è importante e i serbi lo sanno, rispondono Bjelica e Teodosic che oggi sono senza dubbio i migliori dei loro. Il playmaker serbo gioca un primo tempo meraviglioso, 16 punti in 16 minuti da vero dominatore. Il periodo si chiude 37-32, ma la partita è ancora tutta da giocare.
Rientro dagli spogliatoi con il Brasile che aspetta una risposta positiva da Splitter e Barbosa, entrambi deludenti nel primo tempo, ma che nei primi minuti non mostrano nessun tipo di reazione. La Serbia invece è prontissima fin da subito, cerca di spingere e ottiene risultati. Importante l’episodio del doppio fallo tecnico rimediato dai brasiliani, nato da un fallo di Varejao, che però sostanzialmente regala 7 punti con un possesso agli avversari. Dopo 5 minuti il parziale per la Serbia è di 16-6,guidati dai soliti Bogdanovic e Teodosic che continua la partita storica iniziata nei primi due quarti. Il team di Djordjevic è in stato di grazia, chiunque entra in campo gioca con piena fiducia e i risultati si vedono. Brasile intimidito dal tornado serbo che anche in difesa rimane concentrato, fa fatica ad arrivare al tiro e solo Varejao e Huertas sembrano decisi a non fare pessime figure. Il tabellino dice 66-44.
Ultimo quarto che si preannuncia con poche soprese, la pausa dura pochissimo e infatti sembra che il quarto precedente non sia neanche finito. La Serbia sembra in grado di fare qualsiasi cosa, continuano a arrivare punti e in un minuto quei pochi dubbi che c’erano vengono spazzati via a suon di triple. Senza orgoglio i brasiliani abbandonano la partita e l’ultimo periodo è solo garbage time.
Il Brasile tutto sommato esce a testa alta, prima di stasera aveva disputato un buon mondiale. Ma ora deve rinnovare, facce nuove che possano guidare la nazionale agli alti livelli che si merita.
Una fase a gironi poco convincente, un grandissimo ottavo di finale e ora un magistrale prestazione nei quarti. La Serbia si conferma una grande squadra, composta da elementi talentuosi che sono riusciti a trovare una sintonia e guidati da un grande allenatore. Che possano essere una seria minaccia per la Spagna? Questo forse no, il divario tra i due reparti lunghi e bello ampio però non si sa mai, questi ci credono veramente.
SERBIA: Teodosic 23, Bogdanovic 12, Krstic e Radjulica 10. Bjelica 8 punti, 5 assist, 8 rimbalzi.
BRASILE: Marquihnos 12, Varejao 12. Varejao 9 rimbalzi. Huertas 9 assist
Parziali: 21-17; 16-15; 29-12; 18-12
Luca Buzzi Reschini