Passano gli anni, ma nel basket femminile italiano a dominare c’è sempre e solo il Famila Beretta Schio. La squadra che oramai ha innestata in sè una costola importante della nazionale tricolore, non fa sconti nell’antipasto della nuova stagione, che avrà il suo palcoscenico nell’opening day di San Martino di Lupari nel prossimo weekend. La gara del PalaCampagnola ha però messo bene in chiaro le cose: le assenze possono e potranno pesare e regalare maggiore equilibrio al campionato.
Il finale è comunque lampante, 66-58 per le scledensi, che han fatto di necessità virtù, rinunciando ad Anderson e alla Ogwumike, la prima per problemi fisici, la seconda che ha da poco finito la Wnba, dove ha vinto il premio di rookie of the year, e che arriverà nei prossimi giorni dagli Stati Uniti. A Lucca, invece, va fatto un plauso per la voglia e la cattiveria mostrate sul parquet, con una Pedersen (che ha condiviso l’estate Wnba proprio con la Ogwumike) che è giocatrice di categoria superiore, ma a cui oggi avrebbe fatto comodo l’apporto di Wojta, alle box con un serio infortunio, e che per il momento non è stata sostituita. La sfida è stata elettrizzante, con le campionesse d’Italia, che fin dalle battute iniziali han preso il controllo della gara, ma che hanno sofferto e a lungo la grande determinazione delle toscane, che giocando tanto in vernice han rintuzzato quasi l’intero gap, mostrando che il lavoro di coach Diamanti è davvero notevole e in prospettiva può portare a buoni frutti. Il che, per una squadra che ha cambiato tutti i suoi elementi ad eccezione, di Martina Crippa, capitano da grinta, cuore e tanti polmoni, è davvero gran cosa.
Altra nota di colore è il fatto che la Famila si sia presentata a questa competizione con un roster totalmente europeo, con le sole Honti e Sliskovic che si vanno a inserire nel gruppo di italiane, veterane e non. La giocatrice croata, che a fine gara scriverà a referto 11 punti con 8 rimbalzi, nonchè 4/4 dal campo, sarà premiata come mvp della manifestazione. Un attestato benaugurante per lei che era all’esordio in nuova maglia. Di sicuro molte altre le giocatrici che avrebbero potuto meritare il premio, come Macchi, immortale, che chiude a 13 punti e 8 rimbalzi, ma che lascia anzitempo la gara per un doppio antisportivo nel finale, oppure la solita capitan Masciadri, che spezza la rimonta avversaria nel finale con una tripla delle sue. Tra le avversarie, un plauso speciale va fatto a Pedersen, che chiude con 11 e 19 rimbalzi, mostrando fin dalle prime battute di essere un’autentica giocatrice fuori categoria per queste latitudini.
I primi punti della stagione 2014/2015 sono a firma lucchese, da parte di Milic, che dalla lunetta fa 2/2 per il primo vantaggio ospite, subito frenato da un ottimo avvio orange, con Sottana che manda al bersaglio la tripla che fa un po’ da spartiacque per l’incontro. Lucca prova a difendersi utilizzando il post basso di Richter, con l’ala classe 91′ uscita dalla panchina che si fa subito trovare pronta. Lucca non vuole far scappare l’avversario, ma ci pensa Zandalasini a mettere le cose in chiaro. Il furto con scasso ai danni di Ercoli è la fotografia della prima parte del match, che vede le scledensi andare al primo mini tempo sul 18-10.
La gara si fa interessante perchè quando anche le esterne di Lucca, Crippa e Reggiani, iniziano a carburare e a dare manforte a Pedersen che lavora come una matta in vernice, la gara diventa equilibrata e dispensa spettacolo. Specie la giovane play, altra ex giornata, è brava a innescare le compagne, che vanno a bersaglio. Schio però ha un collettivo molto ampio, e distribuendo meglio i punti, riesce anche ad allungare alla pausa lunga, sul 37-26.
Il terzo quarto cambia la partita. Partono meglio le padrone di casa, che col giro palla e le spaziature giuste, imbeccano Macchi che segna il +17 (47-30) che vorrebbe ammazzare la gara, ma qui le cose cambiano. Nonostante sia rimasto a lungo in partita grazie alla fisicità e all’attitudine a rimbalzo (41-32 per le toscane alla fine), coach Diamanti va con 4 esterne pure e la Pedersen nel mezzo e la mossa ha parecchi buoni frutti. Crippa si sveglia, Richter ci mette la sua energia col jump e l’inerzia cambia del tutto. Rossi si scatena nel finale, con due triple, di cui la seconda da quasi metà campo, proprio mentre sta suonando la sirena del terzo periodo. E’ 51-43 all’ultima mini pausa, il che implica un parziale di 4-13 tutto di marca ospite, che non fa certo dormire sonni tranquilli a coach Mendez.
Con tanta inerzia e soprattutto tanto pensiero positivo in circolo, Lucca crede nell’impresa, che sembra cosa fatta con il parziale di 0-5 che porta Pedersen in bello stile a firmare il -3. Gli animi si accendono e qui viene fuori la squadra più esperta, anche se alla fine l’episodio che cambia la partita è di firma arbitrale. Macchi, che aveva appena segnato spezzando qualsiasi paura, fa un fallo abbastanza marcato su Pedersen, che reagisce con una gomitata. Doppio antisportivo per entrambe, ma quinto fallo per l’esperta giocatrice. In un clima da corrida, a rompere l’equilibrio ci pensa la tripla quasi da dire “solita” di capitan Masciadri, nonchè i punti della staffa che porta la firma di Sliskovic. Ress trova nel finale il suggello alla vittoria, finisce 66-58.
Famila Wuber Schio – Gesam Gas Lucca 66-58
Parziali: 18-10; 19-16; 14-17; 15-15
Progressione: 18-10; 37-26; 51-43; 66-58