Inutile girarci intorno: tutto il mondo della pallacanestro italiana, dai tifosi agli addetti i lavori del basket dilettantistico, si aspettano che quella che prenderà il via domani sia la stagione della risurrezione per le nobili decadute. Mens Sana Siena e Fortitudo Bologna (già al secondo tentativo dopo la reunion della diaspora biancoblu) sono chiamate senza indugio a regalare una gioia ai propri tanti sostenitori, dopo le pur diversissime ma altrettanto sfortunate vicissitudini societarie che le relegano inopinatamente nella quarta serie nazionale.
Questo per vari motivi: in primis, la promozione, quest’anno, varrà doppio, significano l’accesso diretto alla prossima, nuova edizione della serie A2, ovvero un passo dal gotha del baloncesto nazionale; in secondo luogo, in virtù di un mercato che le ha viste protagoniste, regalando ai rispettivi coach roster obiettivamente di categoria superiore, sulla carta già degni, con un paio di coloured di guarnizione, di calcare prosceni più consoni ai rispettivi palmares. Le insidie, tuttavia, sono tantissime: giovani promesse che han visto i biancoverdi in TV, solo pochi mesi or sono, giocarsi lo scudetto, o veterani delle minors cresciuti con il mito di Basket City, tutti saranno ansiosi di ritagliarsi momenti di gloria giocando la patita della vita contro i gloriosi blasoni! va detto, poi, ad onor del vero, che altre realtà, forse dal medagliere meno luccicante, ma ben organizzate e, spesso, con piazze storiche ed ambiziose alle spalle, non sono rimaste a guardare ed han messo su squadre davvero intriganti e pronte a dare del filo da torcere a chiunque! Ultima, ma non per importanza, quale motivo di interesse e di ansia per i tifosi senesi e bolognesi, la formula stessa del campionato, lunga, estenuante e crudele, che assegna solo tre promozioni, da arrivare a giocarsi in una final four in cui anche il minomo errore può compromettere un’intera stagione, come, peraltro, l’epilogo della scorsa stagione ha emblematicamente dimostrato. Nessun dorma, dunque: l’alba degli dei, per quanto largamente preannunciata, è ancora lontana e tutta da conquistare! Proviamo, allora, nell’immediata vigilia del campionato, ad indicare, con tutti i rischi del caso, quali saranno le possibili, principali avversarie che oseranno contendere il paradiso agli dei!
Girone A. Mens Sana davanti a tutti e non certo per il nome che porta! La nuova società ha messo insieme un roster fortissimo, nel quale, se spicca romanticamente il ritorno di Roberto Chiacig, i nomi roboanti per la categoria non mancano: Parente, Vico, Ranuzzi e Pignatti completano un potenziale starting five da alto livello anche per una Silver e, se sapranno adattarsi alla nuova realtà, potranno uccidere il girone senza troppi patemi. Il tutto condito da una panchina lunga e da un coach esperto come Mecacci. Gli eredi dei vice-campioni d’Italia hanno raccolto un testimone che scotta, ma hanno l’aria di fare sul serio e di voler bruciare le tappe della rinascita, difficile individuare punti deboli o preventivare più di due o tre, fisiologiche battute d’arresto, ma occhio a pericolosi cali di tensione, in vista di una post-season in cui tutto si azzera ed il livello della competizione si alzerà inevitabilmente in modo vertiginoso.
Per una storica città che spera di tornare presto a sorridere, ve n’è un’altra che, ahinoi, sprofonda: è di queste ore la rinuncia dell’Affrico Fiorentina, ennesimo tentativo di progettare del basket a Firenze, al campionato di serie B, rendendo il girone monco e portandolo a 14 squadre. I troppi lodi aperti hanno appesantito la situazione economica fino a renderla insostenibile, tutti si augurano che gli appassionati di basket fiorentini posano presto riassaporare le gioie del parquet.
Occhio al Bottegone S. Angelo, che, con gli innesti di Barsanti e (udite udite) Fiorello Toppo, impreziosisce e non poco la speranza di vedere del buon basket in Toscana! Cecina, già tra le piacevoli sorprese della stagione andata, non demorde, potenziata soprattutto da Gambolati sotto le plance, e pare in cerca di solide conferme in zona post-season. Pavia, altra piazza storica in attesa di tempi migliori, pure scegliendo di confermare l’intelaiatura passata e rafforzandosi nel pitturato con uomini di sicuro affidamento come Bozzetto (altro pistoiese sceso di categoria…) e Damian Buscaino, ha le credenziali per impiantarsi stabilmente nei quartieri alti della classifica. Attenzione, poi ,alla solida Monsummano, con coach Fantozzi e pochi ma mirati innesti per una squadra profonda ed interessante, ed al Don Bosco Livorno, molto rinnovato pescano nel bacino del CUS Torino, che ha fatto vedere davvero buone cose nel precampionato, candidandosi a mina vagante del torneo. assumendoci tuti i rischi del caso proviamo, poi, ad indicare proprio il CUS Torino quale possibile rivelazione dell’anno: sulla solita base giovanissima, gli universitari hanno inserito il bomber Maino, giocatore di striscia in grado di girare le partite con il suo tiro mortifero, e Murta, giovane promessa biellese che ha già dignitosamente tenuto il campo in Gold. Tutte le altre, senza le luci della ribalta, paiono aver cambiato con criterio, in quello che rischia di confermarsi, alle spalle della corazzata senese, come il girone più equilibrato della serie B.
Girone B. La Fortitudo Bologna, per palmares, seguito di appassionati e, non ultimo, per la forza della squadra messa in piedi durane un’estate comunque travagliata sul fronte societario (cordat di americani annunciata e vanamente attesa), merita di diritto lo scomodo ruolo di favorita: il trio Montano Lamma Sorrentino rappresenta un backcourt inarrivabile per le avversarie e garantisce pericolosità dall’arco e ball-handling, Valentini comunque un lusso per la B mentre, nel pitturato, scegliendo Iannilli e Samoggia la nuova società ha pescato tra i migliori dello scorso campionato. la panchina lunga, poi, con Raucci in gran spolvero nel precampionato, completa un organico che ora coach Vandoni è chiamato a registrare con un equilibrio ed una razionalità che forse sono un po’ mancati nella scorsa, sfortunata stagione. Non è certo la qualità a far difetto allo squadrone bolognese, ma è la forza delle avversarie a dover preoccupare i tifosi biancoblu!
Udine, altra città affamata di categorie più consone, ha cambiato molto intorno al solido asse Piaza-Zacchetti, inserendo nomi importanti come Zampolli, Poltronieri e Pilotti, per uno starting five veramente di alto livello. Dubbi solo sulle condizioni fisiche di Poltronieri che, reduce da un lunghissimo stop, se al 100% è senza dubbio un crack a questi livelli. Panca lunga anche per i friulani, a pieno titolo da inserire tra le contender del campionato.
Appena sotto collochiamo la rivelazione dello scorso anno Cento, con gli inserimenti del play con “licenza di uccidere” De Martini e niente meno che Donato Cutolo, al di e da Lega Gold, ma anche con il rafforzamento del secondo quintetto con Vitali e Quarisa. Lo scorso anno sfiorò la finale, con questi innesti l’obiettivo non può che essere quello di migliorarsi…
Montichiari, tenuti i pezzi forti Stojkov e Scanzi, ha acquistato due pedine di categoria superiore, Bonfiglio e Genovese nonché il guardiano dell’area Cazzzaniga, per un quintetto che fa davvero paura!
Orzinuovi, dal canto suo, non è rimasta a guardare ed ha affidato le proprie rinnovate ambizioni agli ex ravennati Broglia e Bedetti, all’ex Fortitudo Venturelli ed al centro Raquena, reduce dai trionfi di Scafati.
Poi tanto equilibrio e solidità, in quello che si presenta come il girone di ferro della serie B! Come possibili sorprese indichiamo le neopromosse Bergamo, storico vivaio cestistico rafforzato con mirati innesti, e la rinata Desio, che sulla squadra che ha vinto e convinto in serie C ha inserito uomini di qualità, tra cui spicca il centro Politi da Pavia.
Girone C. Resta ancora il girone più giovane, con tante squadre votate alla valorizzazione dei vivai e, forse per questo, tra i più incerti ed interessanti. I tanti progetti “di prospettiva, come le Stella Azzurra Roma e Viterbo, la Luiss, l’Eurobasket di Alex Righetti, ma anche Giulianova, forse un po’ meno la gloriosa Crabs Rimini, costretta a fare di necessità virtù, partiranno con l’ambizione di salvare la categoria, ma è molto probabile che dal loro novero emergano i prospetti più interessanti e la immancabile squadra-rivelazione. Le candidate al salto di categoria, però, sono altre…
La NPC Rieti, in particolare, ha costruito un roster molto rinnovato ma, sulla carta, ancora più forte. L’ambizione dei reatini ha convinto Max Stanic, Iannone e Rosignoli a scendere di categoria! Se l’amalgama funzionerà, al PalaSojourner andrà in scena un mix di talento esperienza ed energia tra i più intriganti della categoria…
I laziali dovranno, però, fare i conti innanzitutto con la Poderosa Montegranaro. I calzaturieri, ritrovatisi, causa le vicissitudini societarie della Sutor, ad indossare i panni dei portabandiera cittadini, hanno portato avanti una campagna di rafforzamento degna di tale ruolo: Ciribeni, pur ai margini delle rotazioni, è reduce da una promozione in serie A con Capo d’Orlando, Coviello, Gatti e, soprattutto, il centro dominante Ravazzani, il miglior rimbalzista della B, sono interpreti solidissimi della categoria, la panchina, pur giovane, è già rodata… Può dar fastidio, e tanto!!
Outsider alle spalle delle due (presunte) regine citiamo Senigallia, già brillantemente ai playoff pochi mesi or sono, che pare ulteriormente rinforzata dall’arrivo del prospetto Giampieri e dell’ala Casagrande, fresco di promozione sul campo con Legnano. La conferma di coach Valli e di tanti protagonisti della bella e recente cavalcata assicura gioco e continuità, per una squadra che saprà dare del filo da torcere a tutti.
Da prendere con le molle realtà come Porto Sant’Elpidio e Palestrina, realtà solide e apparse in crescita già lo scorso anno e che hanno deciso di conservare, in gran parte, l’intelaiatura del passato. Come possibile sorpresa, però, ci sbilanciamo, a nostro rischio e pericolo, e spezziamo una lancia per la Virtus Cassino: i ciociari paiono veramente rinforzati, specie nella front-line, con l’ala con patente da fuciliere Castelluccia ed il centrone Sgobba dalla gloriosa Montecatini. Interessanti anche i giovani scesi in terra cociara per farsi le ossa: davvero un bel lavoro, a nostro avviso, quello svolto in estate dalla società.
Girone per intenditori, quello del Centro Italia, con tanti ragazzi in rampa di lancio per una promettente carriera. Da seguire!
Girone D. Quello meridionale, a prima vista, pur non annoverando più corazzate del calibro di Scafati, sembra il girone più livellato verso l’alto, in cui è difficile individuare, a differenza degli altri raggruppamenti, una o due sicure contender, tra tante squadre ampiamente rinnovatesi e rinforzatesi con l’obiettivo primario della salvezza ma strizzando l’occhio ai playoff. Si va, così, dalla “colonia argentina” (Di Marco, Bruno, Marchisio) di Martinafranca a quella “lancianese” dell’Amatori Pescara (Di Marco e Polonara), dall’intrigante azzardo del rilancio di Lovatti e Corrral in quel di Venafro al mix di giovani interessanti ma in gran parte già rodati del CUS Jonico Taranto, potenziale mina vagante e sorpresa del girone, così come le neopromosse Catanzaro e, soprattutto, Mola, rafforzatesi silenziosamente ma con oculatezza.
Individuiamo, però, quattro realtà a nostro avviso da collocare una spanna avanti alle altre, provando a dar loro un ordine sensato, benché sempre molto azzardato.
L’Ambrosia Bisceglie, reduce dalla finale playoff, ha tenuto i leader della passata stagione, aggiungendo ad essi le migliori tessere del disgregato puzzle di San Severo: il re degli assist Stella ed il tiratore Scarponi. Il target del campionato entrate non può che essere quello di migliorarsi!
L’Aquila Monreale ha messo in piedi l’ambizioso progetto di riportare il basket che conta a Palermo, attirando fior di giocatori dalle categorie superiori: Merletto, Rizzitiello ed Antonelli su tutti, per un roster da leccarsi i baffi! Se riuscirà ad amalgamare tanto talento ed a superare la grana del Palasport ha le carte in regola per giocarsela fino alla fine. Diversamente (non ce lo auguriamo…) sarà l’ennesima delusione della travagliata storia cestistica palermitana…
Monteroni non ha, forse, la profondità delle altre pretendenti, ma ha un quintetto dalle enormi potenzialità, grazie agli inserimenti di Grosso in regia, Potì (se sta bene una bella riserva di punti in cascina) e, soprattutto, il colpo grosso del mercato estivo, Manuele Mocavero sotto le plance!
Agropoli, infine, ha, forse, nella conferma del gigante dei rimbalzi Serino realizzato il suo vero affare di mercato: nessun nome altisonante, ma un ulteriore incremento della profondità di una squadra già da playoff. Da non sottovalutare…
Tanta carne al fuoco: ben 58 città, solo 3 posti in palio per un sogno chiamato A2, piazze gloriose, giovani in cerca di affermazione, veterani a caccia di riscatto, campi caldi e progetto ambiziosi! Tutti attesi, da domani, alla prova del campo, lunga, estenuante, affascinante…L’epilogo sarà, forse, l’alba degli dei, ma la traversata sarà un durissimo campo di battaglia sportiva!
Marco Calvarese