SASSARI – La seconda semifinale della Final Four della Supercoppa italiana 2014, mette di fronte i padroni di casa della Dinamo Sassari e la Virtus Roma. I sassaresi con una partenza fulminante mettono subito in chiaro la volontà di chiudere la partita nel più breve tempo possibile, per dare la possibilità a coach Sacchetti di effettuare il maggior numero possibile di rotazioni. Molto positiva la prova dei biancoblù che in alcune circostanze paiono già in forma campionato. Roma è ancora un cantiere aperto ma la solida prestazione di Triche e De Zeeuw porta ottimismo in casa giallorossa, Buono il debutto di Rok Stipcevic che, nei venti minuti in cui è rimasto sul parquet, ha fatto capire i perché del suo ingaggio. Nell’intervallo della partita si è svolta la cerimonia del ritiro della maglia numero 12, indossata da Emanuele Rotondo e Travis Diener. Grande commozione sugli spalti per due campioni che rimarranno per sempre nella storia del club del presidente Sardara.
LA PARTITA
Pronti via e il Banco di Sardegna vola sul 9-0. Immediato il time out di Dalmonte che cerca di scuotere i suoi ragazzi. Dopo i primi punti della Virtus con Jordan, il match presenta fasi di gioco molto confuse con il punteggio che non si smuove. Iniziano le rotazioni e i biancoblù cercano con insistenza il break pesante. Meo Sacchetti continua ad avere buona intensità difensiva dai suoi ragazzi e il primo quarto si chiude sul 22-13. Ottimo l’impatto sulla partita per Stipcevic e Cusin.
Nel secondo periodo la Dinamo contiene agevolmente i tentativi di rientro dei capitolini. Sosa garantisce atletismo e carisma, mentre Logan, pur non trovando la via del canestro, riesce mettere in difficoltà Triche in fase di costruzione del gioco. Al quinto minuto Sassari avanti di 13 (32-19). Il pubblico dimostra di gradire lo spettacolo. Magnifico l’impatto sulla partita di Jack Devecchi, che dimostra per l’ennesima volta, sotto gli occhi di Pianigiani, di meritare la convocazione in maglia azzurra. Si va negli spogliatoi per l’intervallo con il punteggio che premia i padroni di casa: 45-31.
L’inerzia del match non cambia al rientro delle due squadre. Sassari parte subito molto forte e raggiunge dopo tre minuti il +20 (52-32). Jeff Brooks e Dyson protagonisti assoluti sul fronte offensivo, ma è sull’altro lato del campo che i tifosi biancoblù trovano le differenze rispetto lo scorso campionato. La Dinamo presenta una difesa molto intensa e organizzata, e questo per il fronte Eurolega è una splendida notizia. Il match scivola via verso la sirena del terzo periodo senza spunti d’interesse particolari: 67-46.
Nel quarto finale coach Sacchetti concede minuti importanti al gruppo di italiani. Chessa si fa trovare pronto, realizza 8 punti in 13 minuti sul parquet. Si gioca in pieno garbage time. Triche continua per i romani a trovare il canestro e finisce con 23 punti realizzati e tre assist. Alla sirena finale pubblico tutto in piedi a pregustare la finale di domani contro Milano. Finisce 89-73, punteggio che non evidenzia la netta differenza vista oggi tra le due squadre.
SALA STAMPA
Meo Sacchetti
Abbiamo dimostrato che se riusciamo a mettere intensità nella fase difensiva, riusciamo a sviluppare al meglio il nostro gioco in campo aperto. Abbiamo avuto un ottimo impatto sul match e quei nove punti di vantaggio ci hanno permesso di gestire al meglio tutta la partita. Anche Milano ha dimostrato di essere in fase d rodaggio. Domani ci troveremo nella situazione di gestire la fisicità di Samuels sotto canestro e cercheremo di farlo al meglio. Sarà un banco di prova importante per Lawal, Cusin e Todic. Vincerà chi riuscirà a imporre la propria intensità. Dobbiamo cercare di sfatare il tabù PalaSerradimigni, poiché non abbiamo mai battuto sul nostro parquet i milanesi. Sono molto contento della prestazione di Logan. Oggi non ha trovato il canestro ma ha avuto il giusto atteggiamento per tutta la partita.
Luca Dalmonte
E’ chiaro che il break iniziale di nove a zero ci ha condizionato mentalmente tutta la partita. Poi abbiamo resistito cercando di riportarci in scia ma perdendo 15 palloni, ciò non è stato possibile. Concedere tutte queste opportunità a Sassari significa venire puniti. La mia analisi si ferma alla fine del terzo quarto. Dobbiamo fare tesoro di questa sconfitta, dobbiamo avere la capacità di cambiare consistenza mentale. Domenica parte il campionato è dovremo essere più bastardi e cattivi. Siamo fiduciosi ma dobbiamo capire che ancora non abbiamo dei limiti da prendere in considerazione.
MVP: Jeff Brooks. L’ex Caserta e Cantù trova il canestro con molta facilità. In fase difensiva è molto efficace e recupera tre palloni importantissimi oltre sette rimbalzi.
Marco Portas