SASSARI – La Dinamo Sassari batte la Virtus Bologna ma non convince. E’ un sapore dolce amaro quello che resta in bocca sia a Meo Sacchetti che agli appassionati sassaresi dopo la vittoria nella prima giornata di campionato. Il coach sassarese, nel dopo partita, non ha problemi ad ammettere la propria amarezza per l’evidente passo indietro rispetto alle prestazioni viste nel vittorioso week end di SuperCoppa. Bologna riesce a tradurre sul campo le buone intenzioni della vigilia, giocando un match molto attento e carico di orgoglio. Eccezionale il colpo d’occhio del PalaSerradimigni, sold out in tutti i settori.
LA PARTITA
Sassari sbaglia l’approccio al match e Bologna approfitta per contrastare sin dalle prime battute il ritmo imposto da Dyson e compagni. Dopo le prime battute Bologna trova subito il break e conduce 4-12. Meo Sacchetti nervosissimo in panchina chiede e trova risposte immediate dai suoi ragazzi. Logan prende per mano i suoi compagni e in tre minuti capovolge l’inerzia del match (16-14). Il gioco si interrompe per qualche minuto a causa di una brutta caduta di Jeff Brooks che rimane per qualche attimo esanime sul parquet. Fortunatamente l’ex Caserta si riprende e si accomoda in panchina. Bologna approfitta dell’attimo di smarrimento dei sassaresi e si riaffaccia in avanti (16-19). Fontecchio e Ray fanno sognare lo sparuto gruppo di supporters bianconeri arrivati in Sardegna. Il primo quarto si chiude con Sassari avanti grazie alle giocate di Jack Devecchi (23-21).
Sassari cerca di alzare l’intensità di gioco su entrambi i lati del campo, e Brian Sacchetti e Cusin che siglano il +11 (35-24). Quando la partita sembra abbia trovato il suo padrone, Sassari inizia a giocare in maniera molto confusionaria, con Rakim Sanders protagonista negativo. Sbaglia due tiri consecutivi e perde un sanguinoso pallone, consentendo a Bologna di riportarsi in scia (35-33). White e Gaddy protagonisti nel contro break bianconero. La partita viaggia sui binari dell’equilibrio fino alla sirena che porta negli spogliatoi le due squadre. Punteggio 41-39 per i padroni di casa. I soli tre falli di squadra sono l’evidente segnale che fa imbufalire Meo Sacchetti, che non riesce ad ottenere dai suoi l’intensità difensiva necessaria.
I primi cinque minuti del terzo quarto ricalcano l’andamento del primo tempo. Sanders si fa notare per una meravigliosa stoppata su Hazell, ma rimarrà l’unico episodio degno di nota della sua partita. A metà periodo Bologna è ancora in scia (43-39). L’ingresso di Devecchi e Sosa regala alla Dinamo il break decisivo. Sacchetti trova dal quintetto basso l’energia e l’intensità per spaccare la partita. Logan guida le giocate biancoblù e, con il pubblico che entra finalmente in gioco, la Dinamo vola fina alla sirena che chiude il quarto sul +18 (71-53).
Valli fa esordire Cuccarolo, rimasto finora seduto in panca. Bologna prova in tutti i modi ad impensierire Sassari fino a portarsi sul -11 (77-66) di metà quarto. Dyson e Logan tengono altissimo il ritmo del match, Bologna paga lo scotto delle ridotte rotazioni e delle precarie condizioni fisiche di Mazzola e Gilchrist, ed è costretta ad alzare bandiera bianca. Si chiude sul 89-76.
SALA STAMPA
SACCHETTI
Ho poca voglia di commentare questa partita. Posso solo dire che c’è poco di positivo in questa partita, tranne l’atteggiamento di Jack Devecchi e di un altro paio di ragazzi. Abbiamo tenuto un atteggiamento molto pericoloso perché non si può fare andare la partita in questo modo. Non è stato quindi un atteggiamento da squadra importante. Quindi è chiaro che sotto l’aspetto mentale dobbiamo crescere molto. Se i ragazzi lo vogliono capire bene, altrimenti giocheremo con qualcuno in meno. Abbiamo fatto il break quando loro hanno provato la zona, ma il vero problema è che noi avevamo il dovere di gestire la partita in altro modo. I due punti alla fine sono sempre importanti ma non dobbiamo nascondere il fatto che noi non possiamo permetterci di giocare con sufficienza contro nessuna squadra. Il problema è che non si può entrare nella testa dei giocatori, una volta che riusciremo a capire quali sono i tasti giusti forse riusciremo a ottenere il meglio da tutti.
VALLI
Sono molto soddisfatto della prova dei miei ragazzi. Abbiamo giocato molto bene nei primi venti minuti in cui potevamo, forse, fare ancora meglio. Sassari in questo momento è la squadra più pericolosa da affrontare e forse noi nel terzo quarto abbiamo avuto timore della loro fisicità. Abbiamo pagato l’inesperienza concedendo alla Dinamo errori banali non riuscendo più a giocare sotto canestro e subendo il break decisivo. Loro sono una squadra strutturata per partecipare all’Eurolega mentre noi dobbiamo lottare per la salvezza. Da martedì penseremo a Capo d’Orlando che rappresenta per noi la prima sfida salvezza. In bocca al lupo a Sassari per il debutto in Eurolega.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Virtus Granarolo Bologna 89-76.
Parziali: 23-21; 18-18; 30-14; 18-23.
Progressione: 23-21; 41-39; 71-53; 89-76.
Mvp: Jack Devecchi. Ormai solo Pianigiani non si è ancora accorto che il “cugino di Danilo Gallinari” merita l’azzurro. Prestazione fantastica. Venti minuti giocati con una intensità pazzesca. Sigla dieci punti e tira giù quattro rimbalzi. Chiude con il miglior plus/minus della Dinamo (+19). Applausi.
Wvp: Rakim Sanders. Non riesce ad imporre la propria fisicità. Gioca un match molto confusionario con scelte di tiro molto discutibili. Paga più di tutti lo scotto del debutto in campionato. Chiude con 0/5 dal campo.
Foto di Daniele Petretto
Marco Portas