Charleroi, 15 ottobre 2014 – L’ACEA Virtus Roma debutta con un roboante +29 in trasferta in quel di Charleroi, suggellando una prestazione a dir poco maiusciola e di fatto anche aprendo un consistente spiraglio nella lotta alla qualificazione al turno successivo di Eurocup. Certo, siamo ancora al primo turno ma se la mente corre all’anno scorso, e cioè al debutto interno contro il BMC Gravelines che violò abbastanza agevolmente il Pala Tiziano, beh…Le differenze tra questo e quel debutto in Eurocup sono evidenti e marchiane.
Son bastati infatti solo due periodi a questa dinamite virtussina per avere ragione di un avversario apparso molto meno che poca cosa. A questo punto ci si potrà quindi chiedere, come contro Caserta: ma è la Virtus che è così brava a far giocare male gli avversari o sono loro ad essere poco forti?
Il tempo saprà dircelo, è troppo presto per tirare delle conclusioni affrettate ma una cosa è comunque certa e cioè che a vederla giocare questa squadra sembra stia assimilando molto bene il credo difensivo di Luca Dalmonte nel quale l’attenzione al raddoppio, l’aiuto al compagno in crisi ed al sacrificio spalle a canestro siano cardini essenziali di questo team. In attacco poi si comincia a vedere la mano di Stipcevic. per carità, non stiamo parlando di Tony Parker ma di un ragazzo che con la sua lucidità toglie peso mentale e responsabilità a Triche, alzando poi di conseguenza il rendimento di Gibson, Jones e Morgan. Ma il dettaglio più significativo è stato vedere in azione le “seconde linee” entrare mentalmente già pronte in campo e dare il massimo in sintonia con il resto della squadra, entrati D’Ercole, De Zeeuw e Ejim (Sandri era rimasto a casa infortunato), la durezza e l’attenzione in difesa non è diminuita e le soluzioni offensive non ne hanno risentito se non negli ultimi 2 minuti di gioco con anche Rei Pullazi e Kushchev, da +37 Roma perdeva un pò del suo bottino chiudendo comunque ad un onorevolissimo +29 che in trasferta, ed in Eurocup, non si disprezza mai!
La gara è stata facile da leggere per l’Urbe. Roma ha afferrato gli avversari al collo non da subito, ha atteso qualche minuto di gioco del primo periodo dopodicchè dal 5° in poi, dal punteggio di 5-5 ha piazzato un micidiale 8-17 che ha indirizzato l’andamento del match sino alla fine del primo periodo: Roma a comandare, Charleroi ad inseguire. Circolazione della sfera ottimale, spaziature corrette in attacco, ribaltamenti opportuni e tiri presi con ottima sicurezza, spettacolo vero se poi la si associava ad una difesa stellare, forte su tutte le linee di passaggio e che rendeva duro ogni tentativo di tiro al punto che il solo Page per i padroni di casa riusciva a mantenere i suoi a galla ma con numeri ad altissimo coefficiente di difficoltà.
L’incedere della Virtus era quasi da stropicciarsi gli occhi: Triche (strepitosa prova la sua alla fine con 26 p.ti e ben 37 di valutazione), Gibson (16 per lui ma quasi tutti spalmati nei primi due periodi, quelli cioè che han deciso la gara), Morgan (9 p.ti, molto concreto ‘sto ragazzo, ancora è presto del dirlo ma la stoffa c’è), Stipcevic (6 p.ti solo ma tanto ordinare e gestire gioco), e Jones (altra giornata a basso tasso di punti all’attivo ma con un modo di difendere che ha del sovrannaturale a volte), imponevano la legge del più forte, si chiudeva sul +11 per Roma sul 13-24
Dall’inizio del secondo periodo coach Jacques Stas iniziava a mettere ogni spezia per insaporire la propria minestra: uomo, zona 2-3, zone-press eppoi ancora uomo ma non c’era niente da fare, più tempo passava e più questa Virtus dimostrava sicurezza e scioltezza in ogni fase di gioco. Entravano anche Ejim e De Zeeuw con D’Ercole che piazzava una sua bomba dall’arco, lo scarto saliva nonostante Andrè Collins ed il solito Page tentassero qualcosa di più del solito ma cancellato Hudson dal campo, questo Charleroi mostrava tutti i suoi limiti anche perchè l’assenza di Dowdell, specie da fuori, si faceva sentire eccome. Niente da fare per i padroni di casa, RTL Arena ammutolita ed uno Triche da leggenda siglava al 16° il +17, 25-41, da questo momento lo Spirou subirà un ulteriore e mortifero parziale da 2-13 che chiuderà il match, bomba di Gibson allo scadere, 27-51 e via andare. Un dato incredibile indicava il divario tra i due team: Roma 2 perse e ben 10 recuperate, Charleroi 14 perse e 0 recuperate, giudicate Voi.
Il terzo periodo avrebbe dovuto vedere una reazione dello Charleroi….Niente, un’ACEA sempre sul pezzo e determinatissima a spaccare in due il match si portava addirittura sul 33-66 al 25° sempre grazie al posseduto Triche, D’Ercole da tre dava il 36-70….Cosa aggiungere di più? Periodo che ormai si allungava stancamente chiudendosi sul 41-72, ultimo periodo da vero e garbage time.
Si chiude così trionfalmente la prima gara di questa ACEA Virtus Roma in Eurocup, domenica si vola a Venezia. Sarà tutt’altra musica al Taliercio ma occhio a questa Virtus che in silenzio si segnala al momento come una squadra tostissima ed ignorante, molto ignorante, gli avversari son tutti avvisati!!
Spirou Charleroi-ACEA Virtus Roma 59-88
Parziali: 13-24; 14-27: 14-21
Progressione: 13-24; 27-51; 41-72
MVP: Brandon Triche dipinge basket, aldilà dei punti all’attivo che son 26 ma con uno stellare 37 di valutazione. Ma è tutta la squadra che vince e convince.
WVP: Difficile salvare qualcuno nello Spirou, imbarazzante comunque Reinholt, ci si aspettava molto di più da lui.
Fabrizio Noto/FRED