Roma, 29 ottobre 2014 – Nella sfida al vertice nel gruppo C dell’Eurocup 2014-15, Roma supera anche Siviglia e da questa sera comanda da sola il suo raggruppamento. Chi l’avrebbe che in così poco tempo questa squadra, letteralmente nuova di zecca e con un roster tutto da scoprire nel bene e nel male comandasse il girone C dopo tre turni?
Sicuramente il fatto di aver giocato due gare su tre in casa in questa prima fase di Eurocup ha agevolato i Dalmonte’s Boys che però stasera hanno dato una riposta fragorosa, esaltante quasi, al mondo intero uscendo da soli da un tunnel pericoloso nel quale s’erano cacciati dopo 15 minuti di un gioco offensivo timido, poco incisivo, macchinoso e soprattutto privo di cattiveria spalle a canestro. Siviglia ringraziava e volava come il vento grazie a comodi canestri a quasi zero centimetri dal ferro, protagonista un ottimo Pierre Oriola (17 p.ti di cui 15 nel primo tempo), ma anche il giovanissimo lettone Kripstas Porginzins classe ’95 da 215 cm e, soprattutto, 3/3 dall’arco, fratello minore di quel Jan Porginzins visto a Livorno e Brindisi ed in altre piazze italiche.
Un primo quarto da 15-24 per gli ospiti, un finale di primo tempo 36-41 contro una squadra che dovrebbe fare della difesa il proprio credo. Ma proprio nel secondo periodo, dopo che i rossoverdi andalusi erano scappati a +13 (21-14 al 14°), Dalmonte chiamava time-out ed alla ripresa in campo cambiava la musica lentamente ma in modo definitivo per tutto il match. L’ACEA diventava più aggressiva cercando di non bucare più i cambi sistematici, un vero tormento sino ad allora, con Triche, Jones (16 punti per lui, ormai è il vero leader emotivo del gruppo con anche 18 di valutazione e 7 rimbalzi), e Stipcevic (altri 14 punti e tiri liberi messi nei possessi finali importanti), più D’Ercole a dannarsi l’anima sul perimetro con Gibson, insolitamente un po’ spento in attacco nel primo tempo (l’ala ex Pistoia però si rifarà alla grande mettendo a segno una tripla nel finale fondamentale per l’esito del match chiudendo con un positivo carnet di 16 punti), e con Morgan e De Zeeuw più Ejim ed il giovane Sandri a tamponare lo strapotere in altezza degli avversari e proni nel dedicarsi a dar schiaffi in difesa e meno attenzioni per se stessi in attacco.
Siviglia iniziava ad accusare l’aggressività di Roma a poco a poco, come la goccia d’acqua incide sulla roccia ma, al rientro in campo dall’intervallo lungo, crollerà definitivamente non riuscendo più a risalire la china per un terzo parziale che alla fine sancirà un netto quanto inequivocabile 28-15 per l’Urbe: ottima difesa quella dell’ACEA, chiusura di ogni spazio nei pressi del canestro ed andalusi costretti a cercare fortuna da fuori, non proprio il marchio di fabbrica della casa e partita che scivolava quasi logicamente tra le mani, anzi, le manone di quel satanasso che risponde al nome di Brandon Triche. Una prova, l’ennesima in Europa, da incorniciare con 25 punti, 5 rimbalzi e 3 assist impreziosito da un buonissimo 4/5 dalla lunga, valutazione finale che dice 27!!
Pubblico entusiasta, gara ipotecata di fatto anche se, essendo Siviglia squadra di livello con un buonissimo Jacob Pullen da 18 punti finali, come per il giovane centro lettone Porzingins, tentava di tutto per rientrare dal -10 riuscendo anche a produrre un lodevole sforzo che la porterà al termine della gara al minimo scarto possibile quasi ma non sarebbe stato meritorio per un’ACEA perfetta nel dosare massima attenzione in attacco e cinismo in difesa. Il punteggio finale, 84-82 premiava sì la voglia degli spagnoli di crederci ma nell’arco dell’intero match la Virtus Roma si faceva apprezzare per sagacia tecnica, capacità di leggere alcune situazioni determinanti (ad esempio, il portar fuori dal raggio d’azione i lunghi avversari per poi bucarli in penetrazione o scaricando sul perimetro per un comodo tiro piazzato), e soprattutto il capire come impossessarsi della gara azione dopo azione, imparando quasi durante la stessa partita dai propri errori e risorgere dalle ceneri.
La Baloncesto Siviglia torna in patria ma lasciando una sensazione positiva. Squadra sì giovane e di prospettiva, con giovani molto interessanti come il lettone Porzingins ed il pais Oriola ma deve trovare qualcosa di meglio dal giovane play serbo Radicevic, apparso un po’ troppo acerbo anche se con intuizioni geniali, facendo salire di peso anche l’entita del gioco da parte dei vari Hernangomez, apparso spaesato e fuori dal gioco come Balvin ed Urtasun.
Ora il cammino in Europa si fa meno greve anche se nulla è definitivo, certo che però questa Virtus è decisamente bella da vedersi nel suo continuo voler crescere attraverso il gioco, anche questa sera ben 18 assist di squadra, e trasmette good vibrations per la furia agonistica quando c’è da rimboccarsi le maniche e tirarsi su da qualche impaccio. Mancano due gare alla fine del girone, due sfide contro Nymburk (prossimo avversario), ed Oldenburg che diranno se questa Virtus potrà crescere ancora e soprattutto far divertire i propri fans che già si spellano le mani quest’anno. Un bel vedere, non c’è dubbio, se continua così Roma regalerà dei bei momenti in stagione ai propri tifosi.
La cronaca
Primo periodo, Siviglia parte con Radicevic, Balvin, Byars, Oriola e Pullen mentre Dalmonte va sul sicuro con Triche, Gibson, Jones, Morgan e l’oggetto semi-misterioso Ejim. La partenze è dei rossoverdi ospiti è buona, dominando nel pitturato com’era prevedibile, 5-7 al 3° con Oriola e Balvin su tutti. Siviglia difende molto bene, Roma fatica a trovare tiri puliti ma ci pensa Jones, tripla ed assist in contropiede per Ejim, Roma +3 sul 12-9 al 6° che diventa +4 con Gibson dalla lunetta che fa solo uno su due. Zone-press di Dalmonte con Stipcevic che rileva l’ala ex-Pistoia ma Oriola fa Jones a fettine, 13-11. Esce il lunghissimo Balvin per coach Roth ed ecco Porzingis che impatta in contropiede. Che poi si ripete con un long-two dimostrando una bella mano e bissando anche da tre, 13-20 all’8° e Dalmonte deve chiamare tempo, l’ACEA ha smarrito la via del canestro e difende con minor intensità. Applausi per questo figlio d’arte. Al rientro Roma tira dalla lunga con Gibson ma non va, si chiude peggio di come s’era iniziato con Pullen che ruba palla a Stipcevic e vola a canestro sul 15-24. Troppo facile questo primo quarto per gli spagnoli che hanno dominato in attacco e difeso in modo eccellente, Roma in difficolà, subisce ben 22 punti dei 24 da sotto, in attacco le scelte non sono positive, occorre cambiare registro.
Secondo periodo, si ricomincia dove s’era lasciato, tripla di Porzingis e canestro al ferro di Watts, per fortuna di Roma c’è Rocco che fa 2/2 dalla lunga. L’attacco dei rossoverdi è fluido come l’olio mentre Roma si affida solo al tiro dalla lunga. Watts da il massimo vantaggio ai suoi, +13 al 14° sul 21-34 ma l’ACEA non difende come potrebbe e come saprebbe. E gli spagnoli non devono nemmeno alzare troppo la voce in difesa, solo 3 falli in 15°. Dalmonte è furibondo, gli spagnoli banchettano come vogliono a ridosso dell’area romana, Porzingis poi segna e regala assist al bacio, nessuna pressione su di lui. Mini-break romano però dopo un time-out al vetriolo di Dalmonte qualcosa accade, 28-35 con palla dentro a Morgan, finalmente! Ancora Morgan da sotto, 30-35. Roth non sembra preoccupato di questo mini-parziale ma Triche va da due, 32-35. Ora l’ACEA c’è, difende e ringhia ed attacca in modo meno prevedibile, sembra essserci una partita…Porzingis di nuovo in campo ma la buona per Roma è il terzo fallo di Oriola su Morgan. Entra Berni Rodriguez per lui ma Roma adesso c’è, Jones da sotto ed 34-36, Triche fallisce il pari e Radicevic attacca facile facile il ferro, 34-38. Si chiude sul 36-41 con un’invenzione da tre di Pullen. L’ACEA è rientrata nel match dopo almeno 15 minuti di semi-sonno difensivo e scelte in attacco non proprio eccellenti ma si sa, l’attacco vola se la difesa funziona. Siviglia ottima in quei fatidici 15 minuti ma poi ha un po’ mollato, merito anche della Virtus più cattiva e determinata in questi ultimi 5 minuti.
Terzo periodo, Roth mette subito in quintetto il giovanissimo Hernangomez, mai in campo finora e conferma Watts, Dalmonte stesso quintetto dell’inizio. Roma suona la carica e Triche impatta sul 41-41 da tre, poi va in lunetta per un fallo proprio di Hernengomez e Roma è sopra dopo una vita, 42-41 al 22°. Siviglia si sfilaccia ma ci son diversi buoni giocatori in panca. Terzo fallo di Gibson, male questa cosa ma Triche è indemoniato, altra tripla in transizione ed è 45-41, massimo vantaggio Roma al 23°. Radicevic spezza l’incantesimo per i rossoverdi ma Triche è veramente onfire, ribatte dalla lunetta, Jones poi vede una tripla sputata dal ferro con Morgan che spende anche il terzo fallo e manda in lunetta anche Byars per falli, 47-45 e c’è De Zeeuw in campo per l’ex-Michigan. Sempre Triche da fuori, 51-45. Il livello adesso è elevato, si scherza poco ma sempre Brandon Triche e questa volta da tre, 54-47 al 26°: gara rivoltata come un pedalino!! Thames, finora un ombra in campo, perde possesso ma si rifa dopo che Ejim sbatte sulla difesa avversaria. Ma c’è sempre l’ex-Trento che crivella la retina andalusa, 58-49 al 28° e Roth deve chiamare tempo. Siviglia non c’è più, sembra essersi liquefatta mentre Roma ha decisamente invertito la rotta, spettacolo vero!! Anche Lollo da tre, max vantaggio Virtus a +10 sul 61-51, peccato che De Zeeuw sembra non esserci, persa su palla di Lollo. Roma pressa tutto campo, riecco Oriola che aveva massacrato l’Urbe durante il primo quarto. Sul finire del periodo Roma perde un po’ di concentrazione, Porginzis mette una tripla siderale ma Stipcevic ribatte dalla lunetta, Si ferma il cronometro sul 64-56. Roma stellare, senza dubbio e pubblico che si spella le mani.
Ultimo periodo, Pullen va dalla lunga, 64-59 e subito dopo Stipcevic non riesce a metterla da tre. Il ragazzino lettone però è presentissimo in campo, solo uno su due per lui e Gibson con 4 falli al 32° sul 64-60. De Zeeuw, questa sera proprio dormiente, mette solo un libero. Ora si tira a salve, errori da ambo i lati del campo, poi infrazione (?) di 3 secondi fischiata a Jones…..Radicevic va dalla lunga, 65-63 su una difesa pigra di De Zeeuw. Time-out di Dalmonte, 65-63 e Roma deve ragionare un po’ su, l’inerzia del match sembra essersi smarrita e Siviglia ha riguadagnato fiducia. Rocco da 3 al rientro, 68-63 ma poi c’è Pullen che si procura il primo fallo dall’ala belga che ora fa il centro, solo uno su due ed è 68-64 al 35°. Ora si gioca a scacchi, poi c’è un’altra decisione arbitrale non proprio favorevole a Roma, canestro buono su errore da sotto di Oriola perché Joens avrebbe mosso il ferro…Ma Jones è su di giri, prima da sotto eppoi in transizione fa 4 punti, 72-66. Siviglia s’aggrappa alle fischiate dell’arbitro polacco, compensazione poi perché viene sanzionato un nulla contro Porzingis su Jones, poi Gibson raccoglie un bel rimbalzo e si guadagna due liberi preziosissimi, 74-68 al 38°. Altro fischio pazzesco, ancora contro Roma, Oriola va in lunetta mentre sta andando dall’altra parte del campo accusandosi quasi del contatto con De Zeeuw…Ari-mah!! 2/2 per l’ottimo centro spagnolo ma Gibson punisce gli avversari dalla lunga, tripla ed è 77-70 con Roth che deve chiamare tempo. Siamo al 39°, Pullen si guadagna due liberi, 77-72 ed è così anche subito dopo, Bobby Jones fa fallo in attacco su Berni Rodriguez ed è 77-74 a 75” dal termine. Jones is fa perdonare attaccando Porzingis dall’angolo e bucandolo al ferro centralmente, 79-74 e dopo l’errore di Pullen al tiro, Roth chiama tempo con Triche che andrà in lunetta, è 81-74 a 37” dal termine. Rodriguez tira fuori la tripla del veterano ma poi c’è Rocco che va in lunetta per fallo subito da Porzingis, 83-77. Thames lancia letteralmente una preghiera da 10 metri che viene accolta, ferro poi tabellone e dopo retina e Dalmonte chiama tempo ad 8” dal termine sul +3. Roma perde il possesso sulla rimessa, Pullen va a vuoto da tre ma il giovane lettone schiaccia a rimbalzo subendo un fallo, clamoroso, non rilevato. Fallo poi su Stipcevic che, freddissimo, fa il primo e dopo sbaglia il secondo, Roma vince per 84-82 un’altra gara di cuore e di grinta.
Sala Stampa
Roth_Roma-Siviglia_29Ott2014_Eurocup[1]
Dalmonte_Roma-Siviglia_29Ott2014_Eurocup[1]
Triche_Roma-Siviglia_29Ott2014_Eurocup[1]
ACEA Virtus Roma – Baloncesto Siviglia 84-82
Parziali: 15-24; 21-17; 28-14; 20-26
Progressione: 15-24 36-41; 64-56; 84-82
MVP: Una gara ai limiti del perfetto, un terzo periodo, quello che lancerà la Virtus alla vittoria, sontuoso che riesce ad issarlo come MVP, questo ragazzo può veramente diventare un signor giocatore, al secolo Brandon Triche da Syracuse! Tantissimi applausi anche al classe ’95 Kristaps Porginzins, un talento cristallino in 215 cm con due mani da pianista!!
WVP: Derrick Byars parte in quintetto ma sinceramente pochi si sono accorti di lui.
Fabrizio Noto/FRED