Nella consueta conferenza stampa del venerdì pomeriggio dell’Enel Basket Brindisi e il G.M. Alessandro Giuliani a fare il punto della situazione in casa biancoazzurra, dopo lo storico esordio in EuroChallenge di martedì scorso a Den Bosch, partita persa di due punti 71-69, vinta dai padroni di casa olandesi, e quasi riacciuffata dopo essere stati a rincorrere per tre quarti dell’incontro, con il tiro di Denmon da tre che si è infranto sul secondo ferro. Soprattutto in previsione dell’incontro di domenica prossima in quel del Pala Pentassuglia dove l’Enel Brindisi ospiterà l’Umana Reyer Venezia.
Esordio in Europa, tuttavia positivo in quanto la squadra brindisina ha ben figurato al cospetto della squadra olandese abituata a giocare a livello europeo nelle coppe da anni.
Giova ricordare che Brindisi è ancora orfana del pivot titolare James Mays, ancora alle prese con l’infortunio occorso in quel di Caserta tre giornate fa.
Il lungo brindisino non sarà a quanto pare molto probabilmente della partita contro Venezia domenica prossima, gara che si disputerà nel palazzetto Elio Pentassuglia, e sta ancora svolgendo lavoro differenziato e di recupero con il preparatore atletico Prof. Marco Sist e terapia con il Dott. Palaia.
L’impatto con la prima trasferta ha dichiarato il G.M. Giuliani, è stata al di là del risultato non positivo, buono la squadra dovrà iniziare ad abituarsi a cambiare un po’ di abitudini, ma l’approccio è stato quello giusto.
Giuliani inoltre si è detto a nome della società e dello staff tecnico soddisfatto della prima uscita europea della squadra, “in Europa si gioca un altro basket ed è sempre un piacere giocarci, si gioca in maniera diversa, trovi giocatori che non hai mai conosciuto, magari sei anche poco abituato a difenderli, tuttavia perdere di due punti in coppa e quasi come vincere di un punto, cambia molto poco. Se penso che l’anno scorso Reggio Emilia nella prima partita di EuroChallenge ha perso di ventisette in Finlandia, mi consolo. Dopo avere visto il punteggio delle altre partite, non solo del nostro girone, ma anche delle altre partite, le squadre molto forti tipo l’Astana, hanno vinto partite con scarti molto ridotti. Per cui è un altro modo di giocare, un altro campionato, dobbiamo abituarci in fretta e giocare con la testa li, come abbiamo fatto qui”.
Ha inoltre annunciato che ci sarà a breve una protesta ufficiale, e sarà diramata in merito una nota stampa, all’EuroChallenge e alla FIBA a società del Den Bosch, per quello che ha scritto un giornalista olandese accreditato, sul suo profilo twitter, riguardo la società Enel Basket Brindisi, riguardo il paese Italia, e dei giornalisti al seguito della squadra pugliese biancoazzurra.
Al di là di questo spiacevole episodio, tuttavia ha esaltato l’organizzazione, l’ospitalità e l’accoglienza ricevuta dalla società olandese, ringraziando personalmente il responsabile che ha accolto tutte le richieste della società brindisina.
Ha rimarcato la qualità dell’organizzazione dei servizi resi all’interno del palasport, sia alla società sia alla stampa che seguiva l’incontro, in quanto è una questione di mentalità e di organizzazione consolidata data anche dalla vicinanza sia geografica ma anche culturale alla Germania.
Inoltre anche della presentazione delle squadre fatte con una certa scenografia e luci particolari a effetto o delle presenza delle cheerleader che è tipico delle squadre del nord dell’Europa che sono molto orientate a quello che avviene in America.
Si è ritornato a toccare i temi del campionato parlando della partita, della sfida di domenica pensando che la coppa possa essere una situazione di crescita dal punto di vista tecnico tattico in quanto vi è un approccio maggiormente fisico, per guardare anche cosa succede in Europa, in altre realtà che non siano solo Den Bosch e Ulm, per cercare di capire come si gestisce, come si organizzano queste società nei loro campionati e nelle competizioni europee a cui prendono parte.
“ A noi, ha dichiarato Giuliani, ci piacerebbe imparare dall’EuroChallenge e passare il primo turno, intanto vedremo come reagiamo a giocare due partite alla settimana, come reagiscono fisicamente i giocatori, se reagiscono di testa, se di testa riescono a cambiare immediatamente, e capire magari le regole che li da Piero ( Bucchi n.d.r.), nel giocare contro giocatori completamente diversi. Venezia ha giocatori più esperti di quelli olandesi, però giochiamo in casa, e questo per noi è sicuramente sempre un qualcosa in più. Sono curioso anche io di vedere come sarà la partita di domenica, perché Venezia è una delle squadre costruite per fare di più dell’anno scorso. È una delle società che hanno investito di più, e vorranno provare ad avvicinarsi il più possibile a Milano e Sassari”.
Stefano Albanese