Eurobasket Roma – Oasi di Kufra Fondi 80 – 70
Dimenticare Palestrina, missione compiuta. L’Eurobasket Roma doveva fornire la prova di aver superato la sconfitta contro la quotata Palestrina: il successo “scaccia-pensieri” è arrivato sul parquet di casa contro il Fondi, confermando l’imbattibilità del PalAvenali. Gara dura, giocata fino in fondo, senza alcun regalo da una parte e dall’altra, con gli uomini di Bonora che scendono in campo con la voglia di dimostrare che in casa dell’Eurobasket non si passa: tanti i rimbalzi in attacco che si tramutano in circolazione di palla e soluzioni da tre punti. La partenza “sprint” dei padroni di casa non impressione affatto gli ospiti, che nel secondo quarto, fanno capire di non essere venuti nella Capitale in gita di piacere: in campo a pochi minuti, infatti, rientrano in partita. La frazione di gioco si chiude con la Virtus avanti, ma è una questione di “spiccioli”. Mai doma, Fondi attacca come sa dopo l’intervallo lungo, mettendo ancora paura ai padroni di casa, tuttavia non riuscendo a superarli nello score parziale. Ma il vero capolavoro, Bonora lo confeziona sul finale di gara, con un quintetto formato da quattro “piccoli tiratori scelti”: Fondi è ancora incollata all’Eurobasket (arriva anche a pareggiare i conti sul 65 pari), ma sono i padroni di casa a trovare la strada del canestro da fuori e mettere la parola “fine” al match. “La prossima gara è il derby cittadino contro la Luiss – fa sapere il vice-allenatore dell’Eurobasket, Simone Ludovici – venderemo cara la pelle sempre tenendo presente il nostro obiettivo, che è anche quello di far crescere i ragazzi. Lavoriamo con 5 senior e 5 under 19, giochiamo partita per partita senza fare grandi tabelle”.
Giulianova Basket 85 – Basket Rimini Crabs 88 – 61
Giulianova vince in casa e “lava” due sconfitte. Porto Sant’Elpidio e Cagliari hanno rappresentato due enormi ostacoli nel cammino della Globo Giulianova, due ostacoli, che almeno psicologicamente, dovevano essere rimossi al più presto come i denti che fanno male. Il successo alla fine è arrivato in casa contro i Crabs Rimini con un risultato che non lascia dubbi sulla prestazione offerta al PalaCastrum dai teramani. Il quintetto base di coach Francani è quello utilizzato in questo avvio di campionato con Sacripante, Pastore, Papa, Gallerini e Diener; dall’altra parte del parquet coach Galli dispone in campo Cercolani, Tassinari, Aglio, Perin e Crotta. Se il buongiorno si vede dal mattino, la “schiacciata” dell’”abruzzese” Papa definisce subito la distanza che i padroni di casa intendono mettere tra loro e gli ospiti; intanto, ancora dalle parti giuliesi, la soluzione da fuori comincia a funzionare, diventando un’arma importante. Termina il primo quarto con Giulianova avanti. Il copione nel secondo quarto non cambia e i padroni di casa continuano a sfoggiare una tenuta atletica e psicologica assolutamente invidiabile: all’attacco, quindi, si somma anche la capacità difensiva di giocare in pressing sul portatore di palla. Alla sirena dell’intervallo lungo Giulianova è sul 50 a 29. Il terzo quarto si apre subito con efficaci soluzioni da tre punti che mettono, di fatto, una pietra tombale sul match. Nella quarta e ultima frazione di gioco la Globo Giulianova gestisce. Punto, game, partita.
Trony Olimpia Cagliari – NPC Rieti Pallacanestro 50 – 75
Cagliari perde solo il pelo, ma non il vizio di perdere. L’entusiasmo per l’arrivo sulla panchina cagliaritana di Beppe Caboni , suggellato dalla prima vittoria in campionato, è durato veramente poco. In casa la Olimpia Cagliari affronta una solidissima Rieti che le impartisce una durissima lezione, e il risultato finale la dice lunga su quanto accaduto sul parquet sardo. Comincia bene il match casalingo dell’Olimpia con un primo quarto che la vede formare un piccolo “gap” tra lei e la squadra ospite: la frazione si chiude sul 13 a 7, e tutto fa pensare a un’ottima serata per i padroni di casa. Nel secondo quarto è ancora l’Olimpia a macinare punti, tanto da creare un solco di dieci lunghezze. Ma Rieti non è partita alla volta di Cagliari per recitare la parte della comprimaria e lo fa capire immediatamente: al suono della sirena, infatti, non solo ha colmato la distanza, ma grazie alle prodezze sotto canestro di Granato, va sopra. Nella terza e quarta frazione di gioco si spegne definitivamente la luce di Cagliari, mentre i reatini si apprestano a suonare un “a solo” fino al termine del match.
Stella Azzurra Roma – Ilco Viterbo 77 – 82
Una gara all’inseguimento. Sulle assi di legno casalinghe la Stella Azzurra rimedia una sconfitta bruciante contro Viterbo, e i cinque punti di distacco, in fondo, non “contabilizzano” la mole di gioco espressa dai nero stellati. L’avvio dei padroni di casa non è certo scoppiettante come ci si aspetterebbe, tanto che Viterbo sembra prendere il volo con largo anticipo rispetto al suono della sirena finale. L’abbrivio non c’è, ma non mancano le doti mentali e fisiche ai ragazzi di Via Flaminia per recuperare il divario che si era creato nelle prime due frazioni di gioco: alla pausa lunga il passivo nei confronti di Viterbo è “solo” di sei lunghezze. Nella ripresa si vede la migliore Stella Azzurra, formazione che in un minuto e mezzo riesce addirittura ad andare avanti agli ospiti (36 a 32). Quando si balla in coppia c’è sempre chi da il ritmo, e Viterbo è un “porter” di eccezione: funziona tutto, anche i tiri da tre. Il divario cresce. Ma la Stella Azzurra non molla. Ci provano i romani a tornare definitivamente in partita: punto dopo punto si lotta per riavvicinare gli ospiti. Malgrado l’impegno, tuttavia, Viterbo usa tanto mestiere e porta a casa il risultato.
Virtus Cassino – Goldengas Senigallia 67 – 74
I “Galli” passano a Cassino. Virtus Cassino – Goldengas Senigallia ha rappresentato uno di quei match in cui l’equilibrio ha regnato sovrano: in fondo i due punti che dividevano le due formazioni in classifica stavano a indicare un percorso certamente diverso, ma parallelo. La neo-promossa Cassino, con i suoi giocatori di peso, ha fino a oggi fatto discretamente: convincenti vittorie esterne (P. S. Elpidio, Cagliari e Fondi), alternate a deludenti prove casalinghe, tuttavia, con formazioni solidissime come Montegranaro e Rieti. Le prime due frazioni di gioco vanno ad appannaggio di Cassino, che senza mai creare un vero e proprio gap nei confronti degli avversari, prova a controllare il match: la prima frazione si chiude sul 16 a 11, la seconda sul 36 a 34. Come accennato, Cassino non incide mai abbastanza, insomma, non è così “cattiva” tanto da far male; tuttavia dopo un avvio nel terzo quarto ancora di marca Virtus, è Senigallia a dirigere i lavori in corso. Al termine del terzo quarto i marchigiani sono avanti (48-54). Il vero e proprio tentativo di fuga di Senigallia avviene in avvio dell’ultima frazione di gioco quando le classiche “bombe da tre” centrato il canestro dei padroni di casa, creando i presupposti per la vittoria finale. Cassino non rimane con le mani in mano, ma il finale è da unità coronarica: arriva la stanchezza e i falli cominciano a fioccare come la neve a Cortina d’Ampezzo. Si va in lunetta, ed è proprio con i tiri liberi che si decide l’incontro, rimasto in bilico fino all’ultimo minuto di gioco.
Bigioni Montegranaro – LUISS Roma 75 – 64
La LUISS Roma sfiora il colpo stagionale contro il Montegranaro. Chi pensava a un match a senso unico, con la capolista Dino Bigioni Shoes Montegranaro a dettare ritmi e punti agli universitari di Roma, si è sbagliato di grosso. In un incontro completamente in equilibrio sin dalle prime battute, a fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta sono stati gli ultimi cinque minuti della quarta fazione di gioco, in cui la LUISS ha definitivamente abdicato in favore dei padroni di casa. I parziali di gara, del resto, raccontano molto di più di quanto potrebbe farlo una qualsiasi cronaca. La LUISS parte subito con la marcia più veloce e da fastidio al Montegranaro: crea un piccolo “gap” iniziale (15-11) già al 5°, ma i padroni di casa cercano di limitare i danni correndo ai ripari. Alla fine le due formazioni si ritrovano sul 21 a 23. Secondo quarto e la musica non cambia: in questo caso la Dino Bigioni prova a schiacciare il piede sull’acceleratore, ma i romani non mollano, anzi restano talmente incollati che all’intervallo lungo lo score è 41 a 42. Per gli amanti del brivido inizia la terza frazione di gioco e, come vuole la tradizione in certe gare casalinghe, i padroni di casa tentano ancora una volta l’allungo, che riesce solo in parte: i “luissini” senza timori reverenziali riagguantano la prima in classifica e la riportano con i piedi per terra e chiudono il terzo tempo sul 56 a 54. L’epilogo, dicevamo, è tutto negli ultimi cinque minuti di gioco: gli ospiti di coach Paccariè fanno un po’ di confusione in fase difensiva e per gli uomini di Steffé arriva al 38° il vantaggio in doppia cifra. Il resto è ordinaria amministrazione. Nonostante il risultati, la bella prestazione della LUISS potrebbe essere di buon auspicio per il prossimo derby romano contro la Eurobasket Roma di sabato prossimo.
Ecoelpidiense – Pallacanestro Palestrina 51 – 69
Palestrina “corsara” all’arrembaggio di Porto S. Elpidio. Il “dinamico duo” Palestrina-Montegranaro non si scioglie neanche in questa sesta giornata del girone C della serie B: i prenestini, infatti, attesi dall’Ecoelpidiense non steccano e restano saldamente al comando insieme ai fermani. Spinta dai propri tifosi, accorsi a P. S. Elpidio per assistere al match, Palestrina ha dato prova di poter controllare l’incontro sin dalle prime battute di gioco: i verde arancio si dimostrano una squadra solida in ogni reparto ma soprattutto aggressiva. Per contro i padroni di casa non giocano mai allo stesso livello degli ospiti e il divario è tutto in quei numeri spietati di fine quarto. Sul finire della prima frazione Palestrina è sul 10 a 17, vantaggio che viene ulteriormente incrementato nel secondo quarto (25 – 39). I problemi di circolazione in fase offensiva per i marchigiani sono evidenti, senza contare che i laziali sotto canestro sono implacabili e non lasciano un rimbalzo: nella terza frazione si sul 35 a 51. Chiuso questo capitolo, i fermani hanno già la testa al prossimo derby contro Senigallia.
Alessandro Cini