Roma, 11 novembre 2014 – Tre sconfitte di fila contro Sassari, Nymburg e Pesaro e domani arriva l’Oldenburg per chiudere la prima fase del girone di andata di Eurocup. Momento difficile per l’ACEA dopo il brillante avvio che la vede comunque al secondo posto in questa competizione nel girone C con 3 W ed una sola sconfitta. E’ stata però una settimana da incubo per l’ACEA che ora deve almeno trovare uno stop e la gara contro la squadra tedesca viene proprio in soccorso per chi deve scrollarsi da dosso paure e paranoie.
ACEA Virtus Roma
Il momento è delicato per la Virtus, niente d’irreparabile sia chiaro, ma delicato. Che Roma non avrebbe stracciato i record delle vittorie in questa stagione come la Siena cannibale dei tempi passati era abbastanza chiaro sin dalla pre-season ma le ultime tre partite con relative sconfitte, specialmente quella incredibile all’Adriatic Arena nell’anticipo di sabato contro una Vuelle apparsa tutt’altro che irresistibile, hanno sicuramente alzato più di un mugugno sulle rive del Tevere e forse cancellato quanto di buono fatto dai Dalmonte’s Boys sino a sette giorni fa, a partire dalla sconfitta interna contro Sassari in campionato.
Tre gare simili tra di loro nell’esito negativo finale ma diverse nell’incedere singola gara per singola gara. Contro Sassari cattiva partenza ma poi bella risalita e vittoria mancata per i tanti, troppi errori in attacco. Contro il CEZ Nymburg una gara in difesa ai limiti del perfetto per oltre i 40’ di gioco salvo poi cedere piano piano alla superiore esperienza dell’avversario, ma gli errori in attacco visti contro Sassari ripetuti, anzi se possibile ancora più numerosi e clamorosi di quelli visti contro Sassari non per l’esecuzione dei tiri (molti di questi abbastanza puliti e cercati con pazienza). Contro Pesaro infine, nell’anticipo del sabato sera, una partenza a razzo ed un lento esaurimento di quasi tutte le risorse psico-fisiche e terza sconfitta consecutiva dolorosa per la sensazione di aver visto un atteggiamento superficiale sul campo mai visto sino ad oggi ma, soprattutto, una totale assenza di reazione nervosa contro al momento la squadra più malmessa in Lega assieme forse a Caserta: se sino a ieri l’atteggiamento aggressivo e combattivo era stata la carta d’identità dell’ACEA, contro la Vuelle un sostanziale e preoccupante passo indietro nella gestione di una gara virtualmente vinta.
Segnali preoccupanti o la normale evoluzione in stagione di un roster ancora pieno di bei giocatori incompiuti nei ruoli chiave come Brandon Triche solo per citare quello maggiormente in evidenza? Una cosa è certa, cioè che ad oggi la bella Virtus Roma vista sino a sette giorni fa sia in difficoltà più mentale che tecnica, del resto alcuni parametri in negativo fanno giungere a queste conclusioni come ad esempio il bombardamento dalla lunga con delle percentuali non certo lusinghiere: 31% in Europa, 27% in campionato. Difficile andare in paradiso con questi numeri, segno di un’evidente difficoltà offensiva o di una pigrizia nel voler fare quel passaggio in più, quel palleggio in più per tirare più vicino al ferro. Gli unici ad avere percentuali decenti nel complesso sono Bobby Jones (peccato per lui i liberi sbagliati a Pesaro nel finale), e Maxim De Zeeuw ed è sinceramente troppo poco. Ma ci sono anche lati che fanno ben sperare in un immediato riscatto: la molta grinta ed il tanto cuore con una buona organizzazione in difesa (“gambe” permettendo e rotazioni più oculate da parte di Dalmonte che a Pesaro ha un po’ sonnecchiato), e la buonissima attitudine alla lotta ai rimbalzi, fattore questo che se ben sfruttato in attacco “ammazza” di solito il morale altrui. Certo che però, ottenere più rimbalzi degli altri per poi sparacchiare a salve da tre uccide più te stesso che non l’avversario.
Occorre quindi dare una sterzata alla squadra lavorando sulla testa: il passaggio in più, il palleggio in più, la pazienza di finalizzare restando mentalmente con più concentrazione in campo. Serve quindi una vittoria contro l’EWE Oldenburg, serve all’ambiente che da sempre è incline ai sentimenti forti e facili, mugugna nonostante pochi credano che quanto visto in queste sconfitte sia poi la vera faccia di questa Virtus e le risposte si danno sul campo.Domani arriva una squadra quadrata, decisamente meno talentuosa di Siviglia, Nancy e CEZ ma sempre un avversario da Eurocup che bisogna battere per ridare fiducia all’ambiente, se ne sente il bisogno.
EWE Baskets Oldenburg
Che il campionato tedesco stia lievitando di livello lo dicono le cifre dei clubs che si cimentano nelle competizioni continentali. Manca ancora l’acuto come una vittoria nelle Coppe ma il movimento teutonico è sulla buona strada: investimenti, ottima base di reclutamento, impianti adeguati e stampa al seguito.
In questo panorama l’EWE Oldenburg appartiene alla novelle vogue del movimento tedesco, impegnato ad esempio anche l’anno scorso al Qualyfin’ round della Euroleague a Riga nel quale sconfisse al primo turno la Cimberio Varese per poi però cedere le armi e comunque ben figurare nel girone di qualificazione dell’Eurocup, eliminate dalle Top 32 da un canestro del Bilbao ad un secondo e mezzo dalla fine di quel match, senza dimenticare le semifinali di EuroChallenge nel 2013. Nata del 1954 e semifinalista lo scorso nella lotta scudetto, battuta solo dai futuri campioni del Bayern al meglio dell cinque gare e vincitrice della Coppa nazionale nel 2008-09, il team allenato da Sebastian Machowski viaggia spedita in campionato con sei vittorie su sette gare mentre al momento stenta in Eurocup, primo match vinto solo lo scorso turno in casa contro lo Charleroi.
Un cammino quindi opposto rispetto ai capitolini, incontrati tra l’altro in pre-season questa estate e battuti per 101-90. Da quel giorno Roma ha uno Stipcevic in più, l’Oldenburg ha firmato Casper Ware vecchia conoscenza del nostro campionato al posto di McKee, la pericolosità in attacco dei gialloazzurri sarà quindi in aumento almeno in linea teorica perché la forza dei tedeschi è senz’altro un quintetto base molto affidabile. La forza del team è l’equilibrio, i punti sono ben distribuiti a livello statistico ed è come sempre una squadra dalla taglia media elevata.
Pericolo pubblico numero uno in coppa è il duo Julius Jenkins (che viaggia a 13,7 punti di media che potrebbe essere in dubbio a causa di un dolore all’inguine), e Rickey Paulding, 13 punti per lui. Attenzione però a sottovalutare Adam Chubb che dice 12,8 punti conditi da 7 rimbalzi a gara. C’è poi a gestire le danze in cabina di regia un quarto yankee, il talentuoso Chris Kramer dalle nette origini tedesche, per lui ci sono 7 punti nel carniere ma anche 3,7 assist a gara. Infine c’è Nemanja Aleksandrov, il serbo che riesce con la stazza ad aprire molto bene il campo, molto simile al Gladyr visto con il Nancy. Chiude Philipp Neumann, centro di casa che si fa rispettare con i suoi 8,8 punti a gara. Stuckey infortunato è in dubbio forte anche lui mentre il resto del team Dominic Lockhart e Robin Smeulders fanno da corollario a questa squadra che Dalmonte ritiene essere la più forte del gruppo:
«Avevo indicato Oldenburg come la squadra migliore del gruppo, la più solida ed esperta. Malgrado i risultati, figli di un calendario non agevole e di qualche contrattempo, non rinnego la mia opinione, supportata dall’andamento che la squadra sta ottenendo nel proprio campionato, in cui finora ha realizzato un record vinte-perse migliore di Bayern e Bamberg. Oldenburg è una squadra molto esperta, sia nei singoli giocatori sia per la sua recente storia di club in campo europeo, come testimoniano le Final Four di EuroChallenge disputate nel 2013. Si basa sullo stesso gruppo che lo scorso anno ha raggiunto le semifinali del campionato tedesco, ottenendo un buon percorso a livello europeo: un play come Kramer, le opzioni perimetrali Paulding e Jenkins, la doppia dimensione di Alexandrov e un centro tecnico come Chubb, coinvolto in modo sostanziale e leader statistico della squadra, sono tutti giocatori che per carta d’identità e status forniscono a Oldenburg talento, sostanza ed esperienza. Difensivamente propongono diverse scelte tattiche, basando comunque il loro punto di forza su una grande attitudine degli esterni e sull’esperienza e la taglia dei giocatori interni».
Arbitreranno l’incontro i signori Matej Boltauzer (Slovenia), Zdravko Rutesic (Montenegro), Ilya Putenko (Russia).
Tv
La partita verrà trasmessa in differita su SportItalia (can.153 del digitale e 225 del bouquet Sky) domani alle ore 24 e in replica giovedì 13 ottobre alle ore 11,45.
Radio
L’incontro sarà trasmesso in diretta integrale sulle frequenze di Roma Radio (100.7 FM, radiocronaca di Edoardo Caianiello) a partire dalle ore 20,15.
Web
Roma Radio trasmetterà l’incontro anche in streaming su smartphone grazie all’app gratuita “Roma Radio”, disponibile su Android ed Apple Store. Anche Timeout Channel effettuerà la radiocronaca della gara sul sito www.timeoutchannel.net
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto