Il design è ispirato alla cultura e alla storia
del basket di New York
Monza, 2 dicembre 2014 – adidas, fornitore ufficiale della National Basketball Association (NBA), ha svelato oggi le divise per il 64esimo NBA All-Star Game che si svolgerà il prossimo 15 febbraio a New York.
Realizzate da adidas, le uniformi sono un omaggio alla storia della pallacanestro di New York e ai suoi distretti unici, incarnando la sua tradizione di mecca dello sport, della musica e dello spettacolo. Il design, pulito e senza tempo, è ispirato alle divise classiche del passato e alle squadre di basket itineranti dell’inizio del 20esimo secolo.
Le maglie presentano sui lati cinque stelle, rappresentanti i cinque distretti di New York ed ognuna ha un disegno unico:
– Queens: un design ispirato alle orbite in acciaio inossidabile dell’iconica Unisphere, costruita a Flushing Meadows – Corona Park per la Fiera Mondiale del 1964.
– Staten Island: un’onda, a simboleggiare le acque che lo circondano.
– Manhattan: un taxi a scacchi che rappresenta il ritmo e l’energia della città più cosmopolita del mondo.
– Bronx: un vinile, che omaggia il luogo dove è nato l’hip-hop e la ricca eredità musicale di New York City.
– Brooklyn: un mattone ispirato alle iconiche brownstone houses e agli edifici che compongono i quartieri del distretto più popoloso della città.
“L’ All-Star Game NBA è una celebrazione della città ospitante e della cultura cestistica, e quest’anno abbiamo creato le divise più sofisticate e dettagliate, per omaggiare New York City” ha dichiarato Chris Grancio, adidas global basketball General Manager. “Abbiamo preso ispirazione da ognuno dei distretti e dalla ricca storia della pallacanestro della città per dare ai giocatori e ai fan una collezione memorabile.”
Le divise della Eastern Conference presentano un lettering di colore nero per i nomi mentre i numeri sono di colore blu, invece quelle della Western Conference hanno i nomi in bianco e i numeri rossi. Dettagli a spina di pesce su stemma e jock tag rendono omaggio al parquet del Barclays Center, mentre il font dei New York Knicks è usato per i nomi dei giocatori e i numeri. Per la prima volta in un All-Star Game NBA, sul retro della maglia sono presenti nome e cognome dei giocatori.
I giocatori per il riscaldamento indosseranno delle tute nere, bianche e grigie con accenti satin e patch dallo stile militare per celebrare il numero di apparizioni all’All-Star Game NBA di ogni giocatore. La felpa sarà personalizzata con patch che rappresentano i riconoscimenti individuali conquistati come il Most Valuable Player, il Rookie of the Year, l’All-Star Game MVP ed i campionati NBA vinti. La divisa per il riscaldamento include anche pantaloni e una maglia con le maniche a tre quarti.
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CURIOSITA’
Cleveland è una delle città candidate ad ospitare l’All-Star Game del 2018. Ma LeBron James non è contento della decisione di Cleveland di provare ad ospitare l’atteso evento (stando alle sue dichiarazioni dette comunque con un sorriso poi smentite dai Cavaliers). “Sarebbe troppo per me. Sarebbe davvero troppo. Sarebbe bello se Cleveland lo ospitasse. Ma in quell’anno io forse non sarò così forte. Non lo voglio. Per la mia famiglia e gli amici. Sarebbe troppo” ha detto LeBron James. Più tardi i Cleveland Cavaliers hanno detto che James stava scherzando con le sue parole che comunque hanno suscitato abbastanza scalpore.
La casa dei Phoenix Suns, la US Airways Arena, cambierà nome a partire dalla prossima stagione. Il palazzo si chiamerà infatti Talking Stick Resort Arena dalla prossima stagione. La comunità indiana Salt River Pima-Maricopa ha un casino-resort a nord di Scottosdale ed ha deciso di comprare i diritti sul nome del palazzo, la America West Arena.
Chris Paul ha iniziato la stagione NBA in maniera unica, come nessuno aveva mai fatto prima di lui. La stella dei Clippers infatti ha collezionato 160 assist fino ad ora commettendo solo 26 turnover in 17 partite di regular season. Nessuno era mai riuscito a fare una cosa simile ovvero smazzare 9.5 assist di media perdendo solo 1.5 pallone ad incontro. Le palle perse sono entrate nelle statistiche dal 1977.
Victor Claver è ad un passo dall’addio ai Portland Trail Blazers, scrive Superdeporte.es. Lo spagnolo anche questa stagione non sta avendo spazio e vuole lasciare la franchigia per giocare. Il suo agente sta cercando una sistemazione a Claver sia nella NBA che magari tornando in Europa.