SASSARI – Al termine di un match spettacolare, l’Olimpia Milano espugna il PalaSerradimigni confermandosi squadra da battere nella corsa scudetto. E’ stata una partita giocata su ritmi elevatissimi e con un punteggio da NBA. I campioni d’Italia hanno trovato da Kleiza, MarShon Brooks e Samardo Samuels le bocche da fuoco che hanno permesso di continuare la serie positiva in campionato, ora arrivata a quattro vittorie consecutive. Per Sassari arriva invece la seconda sconfitta dopo quella di Capo d’Orlando e il quarto posto in classifica. Da segnalare nel finale l’infortunio a Rakim Sanders vittima di una distorsione alla caviglia sinistra. Fanno discutere i soli otto minuti sul parquet di Jack Devecchi, ritenuto da molti l’uomo più in forma del roster a disposizione di Meo Sacchetti.
LA PARTITA
Nessuna novità nei due quintetti iniziali. Il match si gioca subito su ritmi elevatissimi, con Sassari che cerca di imporre il suo gioco in campo aperto e Milano che predilige il gioco sul pitturato per sfruttare la fisicità di Samardo Samuels. Punteggio in equilibrio sino alla metà del primo periodo (11-11). Una poderosa schiacciata di Rakim Sanders è il preludio di una serie di giocate incredibili da parte dell’ala ex Bamberg, che trascina la Dinamo al primo break del match. Massimo vantaggio a due minuti dalla prima sirena per Sassari (30-20), con Milano che appare frastornata. La schiacciata di Shane Lawal blocca il tentativo di rientro dei campioni d’Italia. Il primo quarto si chiude sul 32-24.
Coach Banchi chiede ai suoi ragazzi maggior intensità difensiva all’inizio del secondo periodo. I biancorossi vengono sempre ricacciati indietro nel punteggio grazie alle triple di Sanders e di Devecchi. Quest’ultimo gioca anche una eccellente fase difensiva nel tentativo di arginare le meravigliose giocate di classe di MarShon Brooks. Al quinto minuto Sassari è ancora avanti sul +3 (42-39), ma trova ancora in Samuels un rebus irrisolvibile. Quest’ultimo trova la schiacciata del -1(42-41), ma il pubblico di casa spinge i biancoblù alla reazione. Sanders è ancora scatenato e con l’aiuto di un finalmente positivo Dyson porta ancora Sassari sul +7 (48-41). L’ingresso di Todic al posto di Lawal gravato del secondo fallo contribuisce ad abbassare l’intensità del gioco sassarese. Milano approfitta della situazione venutasi a creare per ricucire il punteggio e andare negli spogliatoi sul -2 (53-21).
Al ritorno sul parquet dall’intervallo lungo Sassari sembra aver perso l’intensità dei primi due quarti. Milano mette la freccia con la coppia Moss – Brooks che produce dieci punti portando il punteggio sul 55-61. Il time out di sacchetti è doveroso. Todic rientra sul parquet a causa del terzo fallo di Lawal. Sanders continua a trovare il canestro con straordinaria puntualità e Sassari trova una fiammata che riporta l’inerzia a favore dei biancoblù isolani (68-66). MarShon Brooks e Samuels trovano ancora giocate efficaci nel pitturato e l’Olimpia piazza un devastante parziale di 15-4. Si va all’ultimo riposo sul punteggio di 72-81 con la Dinamo alle corde.
La Dinamo, sospinta dal proprio pubblico, cerca la reazione con Lawal (75-83), ma in un attimo si abbatte sul PalaSerradimigni il ciclone Linas Kleiza. Il lituano piazza in rapida successione quattro triple che portano Milano sul 78-95. Sacchetti chiama il time out in colpevole ritardo dopo le prime tre triple e non riesce a trovare le contromisure per limitare lo show dell’ex Toronto. Ma è proprio Kleiza a commettere una sciocca ingenuità dopo una stoppata subita la Shane Lawal. Rientrando nella sua metà campo applaude ironicamente gli spettatori e gli arbitri lo puniscono con un fallo tecnico. La Dinamo ringrazia e si porta sul -10 (85-95) e riapre i giochi. La partita diventa bellissima, con le due squadre che regalano al pubblico cinque minuti di una intensità emotiva pazzesca. La tripla di Moss per il 99-107 sembra chiudere la contesa, ma Sassari è ancora viva e lucidamente porta gli avversari in lunetta. La tripla sulla sirena di Sosa inchioda il punteggio sul 111-112. Milano festeggia ma la Dinamo ha trovato la scintilla forse smarrita dopo un ottimo avvio di stagione. Il PalaSerradimigni regala applausi convinti a Dyson e compagni.
SALA STAMPA
Luca Banchi
Ogni volta che si gioca a Sassari, si deve avere la certezza che non sarà mai una partita normale. Anche oggi la Dinamo ha trovato l’ispirazione per opporre una resistenza adeguata al nostro gioco e la capacità di costruire e realizzare il suo. Abbiamo subito per tutto il primo periodo su entrambi i lati del campo, ma fin dal secondo periodo abbiamo rinforzato l’attacco rendendolo efficace e abbinandolo a una difesa più presente sopratutto negli ultimi minuti. Il nostro ultimo quarto è figlio di una gestione difficile dei falli e sinceramente pensavo che saremmo stati più lucidi nell’affrontare il tentativo di rientro di Sassari, e qui forse abbiamo peccato di eccessiva superficialità. Abbiamo protetto poco il pallone nelle linee laterali cadendo nel tranello e la Dinamo si è fatta sotto. Siamo stati bravi ad arginare la loro rimonta. Torniamo a casa con una vittoria importante su campo difficile, nonostante il canovaccio della partita sia stato diverso da quello che ci aspettavamo. Bravi i miei ragazzi a trovare le risorse per portare a casa punti preziosi. Non penso nella maniera più assoluta che Milano sia superiore a Sassari e questo lo faccio dire a voi.
Meo Sacchetti
Al termine di questa partita esco rafforzato nelle mie convinzioni sulla squadra. Purtroppo quel passaggio a vuoto nell’ultimo quarto ha consegnato la vittoria a Milano, a cui vanno i miei complimenti. Loro sono sicuramente una squadra di un altro livello. La partita è stata determinata da flash importanti come quello di Sanders nel primo tempo e quello di Kleiza nel secondo. Abbiamo sempre rincorso nelle rotazioni e loro ci hanno punito. Nelle fasi iniziali abbiamo sofferto molto la fisicità di Samuels, ma nel secondo tempo abbiamo utilizzato le nostre armi per arginare il problema. Non ho niente da ridire, sono convinto e soddisfatto della prestazione dei miei, consapevole del gap che abbiamo rispetto a loro sotto il profilo della fisicità. Con le nostre armi siamo riusciti a indirizzare la partita nella giusta direzione, non ci siamo riusciti fino in fondo a portarla a casa. Contro Milano devi giocare al 100 % e non puoi permetterti cali. Sono soddisfatto anche della prova di Dyson a cui ho chiesto di giocare con la stessa intensità dimostrata nell’ultimo allenamento. Lui è riuscito a giocare con discreta intensità, ha pressato non più a tre metri di distanza ma con convinzione ritrovata.
Jerome Dyson
Abbiamo giocato un’ottima partita contro una grande squadra e con un grande dispendio di energie. Usciamo rafforzati da questa sfida, consapevoli che siamo sulla strada giusta e delle nostre potenzialità come squadra. So cosa il pubblico vuole da me e lo capisco, la pallacanestro è il mio mestiere e nel lavoro dei tifosi c’è il sollecitarti a fare meglio. Certamente vengo da un periodo non facile, sto ritrovando la condizione fisica e continuo a lavorare bene per migliorare ogni giorno. Purtroppo il doppio impegno non ci consente di lavorare molto in palestra, ma sono certo che nel proseguo della stagione riusciremo a migliorare.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Olimpia EA7 Milano 111-112.
Parziali: 32-24; 21-27; 19-30; 39-31.
Progressione: 32-24; 53-51; 72-81; 111-112.
MVP: Linas Kleiza. Il lituano con le sue cinque triple spacca letteralmente la partita. Citazioni d’obbligo anche per Samuels e MarShon Brooks. Nelle fila dei padroni di casa ottima la prestazione di Rakim Sanders, autore di 32 punti.
WVP: Miroslav Todic. Il lungo sassarese attraversa un periodo molto delicato. Il dato che colpisce nella sua prestazione è il suo -23 di plus/minus, specie se raffrontato con il +24 di Shane Lawal. Meo Sacchetti dovrà lavorare molto sulla psicologia dell’ex Brindisi.
MARCO PORTAS