Reggio Calabria, 14 dicembre 2014 – Dodicesima giornata di A2 Silver, al PalaCalafiore di Reggio Calabria è andata in scena la sfida fra i padroni di casa della Viola e la Bawer Matera. Partita avvincente ma non bellissima, con due squadre che hanno sbagliato tante conclusioni e commesso troppi errori che, soprattutto per la Viola, non si è soliti notare. Alla fine la portano a casa i reggini, guidati da un immenso Rush su entrambi i lati del campo, per lui una doppia doppia da 20 punti e 11 rimbalzi molti dei quali arrivati nei momenti topici della sfida. Matera, priva di Bonessio appena tornato da un infortunio e in panchina solo per onor di firma, centra il poco onorevole traguardo della quinta sconfitta consecutiva certificando una crisi di risultati che mai l’aveva attanagliata nella storia recente.
Grande successo per il Teddy Bear Toss promosso dalla pagina Facebook La Giornata Tipo su tutti i campi italiani e a cui anche la Viola ha voluto partecipare. Dopo il primo canestro, peraltro di Matera, è piovuta in campo letteralmente una marea di peluche di ogni genere, dimostrando ancora una volta come in fatto di solidarietà il popolo del basket reggino non sia secondo a nessuno.
La partita: palla a due vinta da Matera ma è la Viola a passare a condurre il match dopo i primi due punti ospiti grazie ad uno scatenato Rush che nel primo quarto mette insieme ben 13 punti e fa si che i suoi chiudano avanti per 25-18. Solito secondo quarto dei reggini che perdono un po le misure e consentono il ritorno agli avversari guidati da Lorenzo Baldasso, bravo a punire i tanti errori in fase offensiva dei neroarancio con triple a ripetizione grazie anche al lavoro dei compagni sotto canestro in fase di recupero palloni. E’ però ancora la Viola a condurre a fine primo tempo, col tabellino che recita 44-41 in favore dei padroni di casa.
Al rientro in campo subito un brivido per i tremila spettatori del PalaCalafiore: il capitano Marco Ammannato esce dolorante per un problema alla caviglia, al suo posto il giovane Lupusor che trova minuti sfruttando questa situazione. Approfittando dell’assenza di Ammannato sale in cattedra Jordan Richard per Matera, punendo più volte all’interno dell’area la difesa reggina impegnata a contenere il solito Baldasso e un Greene questa sera però un po in ombra. Pregevole la stoppata di Rossi su un evanescente Caceres, e ironia della sorte sono proprio le giocate del 33enne playmaker della Viola a permettere ai neroarancio di chiudere ancora avanti di soli tre punti (53-50) anche la terza frazione. Ultimo periodo sulla scia del precedente, errori da una parte e dall’altra con la Viola che negli ultimi minuti riesce ad avere la meglio degli avversari soprattutto a rimbalzo e, nonostante le tante conclusioni dall’arco dei tre punti a bonus acquisito, mettere pochi ma decisivi liberi per allungare il distacco fino al 68-63 con cui si conclude l’incontro.
Vittoria fondamentale quella dei reggini che sfruttando anche la concomitanza del match fra Ravenna e la capolista Treviso che ha visto prevalere la compagine emiliana si portano adesso a due sole lunghezze dalla vetta. La risposta più bella la da però il pubblico, lo zoccolo duro si sta cominciando a formare e le presenze al palazzetto si stanno assestando sulle tremila unità, segno questo che c’è tanta voglia di seguire una squadra che diverte e, soprattutto, vince.
Viola Reggio Calabria 68-63 Bawer Matera (25-18; 19-23; 9-9; 15-13)
Viola Reggio Calabria (da due 14/34, da tre 8/24, tiri liberi 16/23): Deloach 10, Casini 8, Azzaro 4, Rezzano 7, Lupusor 2, Rossi 5, De Meo, Rush 20, Florio ne, Ammannato 12. Allenatore: Benedetto.
Bawer Matera (da due 17/42, da tre 7/30, tiri liberi 8/13): Cucco 2, Greene 12, Fallucca 7, Caceres 6, Smith 10, Baldasso 20, Giarelli 3, Circosta 3, Bonessio ne, Tagliabue. Allenatore: Bianchi.
Arbitri: Claudio Di Toro di Perugia – Daniele Yang Yao di Vigasio (VR) – Salvatore Nuara di Selvazzano Dentro (PD).
MVP: il miglior giocatore dell’incontro è sicuramente Erik Rush, ormai un habitué per la palma di Most Valuable Player. Segna tanto e si sbatte soprattutto in difesa, chiudendo praticamente ogni spazio nei momenti decisivi e catturando i rimbalzi che impediscono a Matera di rifarsi sotto negli ultimi minuti del match.
Paolo Malara