Highlights Golden State Warriors – New Orleans Pellicans
1 | 2 | 3 | 4 | OT1 | |||
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GSW21-2 | 28 | 32 | 29 | 22 | 17 | 128 | |
NOP11-12 | 31 | 20 | 38 | 22 | 11 | 122 |
GSW | NOP | ||||
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PTS | Stephen Curry | 34 | Tyreke Evans | 34 | |
REB | Draymond Green | 13 | Omer Asik | 8 | |
AST | Stephen Curry | 7 | Jrue Holiday | 9 |
I Chicago Bulls dominano in casa dei Miami Heat vincendo 93-75. Per Chicago 22 di Dunleavy, 15 di Gibson, 17 di Butler, 14 di Rose. Per Miami 17 di Deng, 10 di Hamilton, 17 di Wade, 10 di Cole e 11 di Chalmers.
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CHI15-8 | 14 | 25 | 33 | 21 | 93 | |
MIA11-13 | 18 | 14 | 16 | 27 | 75 |
CHI | MIA | ||||
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PTS | Mike Dunleavy | 22 | Dwyane Wade | 17 | |
REB | Pau Gasol | 9 | Luol Deng | 10 | |
AST | Jimmy Butler | 5 | Norris Cole | 6 |
I Washington Wizards si scatenano nella ripresa ed hanno la meglio dei Jazz 93-84. Per Washington 15 di Pierce, 22 di Beal, 16 di Wall, 10 di Nene e Miller. Per i Jazz 16 di Hayward, 7+9 di Gobert, 10+11 di Kanter, 19 di Burks, 15 di Burke.
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UTA6-18 | 24 | 18 | 16 | 26 | 84 | |
WAS17-6 | 22 | 15 | 30 | 26 | 93 |
UTA | WAS | ||||
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PTS | Alec Burks | 19 | Bradley Beal | 22 | |
REB | Enes Kanter | 11 | Marcin Gortat | 7 | |
AST | Gordon Hayward | 3 | John Wall | 8 |
I Lakers battono i Timberwolves 100-94 nella notte del record di Kobe Bryant. Per i Lakers 12 di Johnson, 13 di Hill, 26 di Kobe Bryant, 22 di Boozer con 13 rimbalzi. Per i Timberwolves 16 di Wiggins, 10 di Brewer e LaVine e 28 di Muhammad.
1 | 2 | 3 | 4 | |||
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LAL8-16 | 22 | 27 | 22 | 29 | 100 | |
MIN5-18 | 19 | 25 | 25 | 25 | 94 |
LAL | MIN | ||||
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PTS | Kobe Bryant | 26 | Shabazz Muhammad | 28 | |
REB | Carlos Boozer | 13 | Gorgui Dieng | 9 | |
AST | Wesley Johnson | 6 | Corey Brewer | 9 |
I Thunder travolgono i Suns 112-86. Per i Thunder 23 di Durant, 28 di Westbrook, 12 di Ibaka e 14 di Morrow. Per i Suns 15 di Green, 12 di Bledsoe, 10 di Marcus Morris e 11 di Ennis.
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PHX12-13 | 29 | 19 | 16 | 24 | 88 | |
OKC11-13 | 41 | 29 | 19 | 23 | 112 |
PHX | OKC | ||||
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PTS | Gerald Green | 15 | Russell Westbrook | 28 | |
REB | Gerald Green | 7 | Kendrick Perkins | 10 | |
AST | Eric Bledsoe | 4 | Russell Westbrook | 8 |
I Raptors battono i Knicks all’overtime al Madison Square Garden. 95-90 il finale per Toronto. Per i Raptors 22 di Ross, 8+13 di Valanciunas, 21 con 11 assist e 9 perse di Lowry, 15 di Williams e 13 di Patterson. Per i Knicks 34 di Anthony, 10 di Stoudemire, 13 di Calderon e 18 di Hardaway.
1 | 2 | 3 | 4 | OT1 | |||
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TOR18-6 | 27 | 18 | 27 | 14 | 9 | 95 | |
NYK5-21 | 27 | 19 | 21 | 19 | 4 | 90 |
TOR | NYK | ||||
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PTS | Terrence Ross | 22 | Carmelo Anthony | 34 | |
REB | Jonas Valanciunas | 13 | Carmelo Anthony | 9 | |
AST | Kyle Lowry | 11 | Jose Calderon | 5 |
I San Antonio Spurs battono i Nuggets 99-90. Per gli Spurs 18 di Leonard, 15 di Duncan, 11 di Splitter, 13 di Joseph, 10 di Belinelli e 15 di Ginobili. Per i Nuggets 14 di Chandler, 11+13 di Mozgov, 31 di Afflalo, 6 con 10 assist di Lawson e 10 di Nurkic.
1 | 2 | 3 | 4 | |||
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SAS17-7 | 20 | 25 | 26 | 28 | 99 | |
DEN10-14 | 22 | 12 | 27 | 30 | 91 |
SAS | DEN | ||||
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PTS | Kawhi Leonard | 18 | Arron Afflalo | 31 | |
REB | Tim Duncan | 9 | Timofey Mozgov | 13 | |
AST | Manu Ginobili | 6 | Ty Lawson | 10 |
EXTRAS
Stanotte Kobe ha superato Michael Jordan ed è diventato terzo miglior realizzatore nella storia della lega. Per celebrare questo importante traguardo Nike ha lanciato una limited-edition di NIKEiD KOBE 9 Elite Low: la “Mamba Moment”.
Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski, due tra i nomi più forti per la panchina dei Sacramento Kings sembrano essere George Karl, ex coach dei Denver Nuggets, e Vinny Del Negro, ex Los Angeles Clippers. Ty Corbin, comunque, dovrebbe essere il coach ad interim per il resto della stagione e potrà avere chances di conferma, se dovesse riuscire a fare bene. Dietro all’esonero di Malone ci sono delle differenze di vedute sullo stile di gioco della squadra. Vivek Ranadive, il proprietario dei Kings, e Pete D’Alessandro, il GM di Sacramento, volevano che la squadra giocasse una pallacanestro più veloce e con un alto numero di possessi, stile che non si adattava molto alle caratteristiche di Mike Malone, noto soprattutto per essere stato un assistente difensivo prima di tutto. Già in Estate, infatti, c’erano state delle tensioni, soprattutto quando si era trattato di assumere un vice per Malone, con il coach che proponeva Ty Corbin e la dirigenza che voleva dei profili completamente diversi. Adesso Corbin avrà la possibilità di cercare di soddisfare le richieste della dirigenza, anche se la sua esperienza a Utah non lo inserisce necessariamente nella categoria degli allenatori che amano un basket “up-tempo”. Probabilmente, l’errore alla base è stato quello commesso da Ranadive che decise di assumere Malone prima di ingaggiare Pete D’Alessandro come GM. Nella NBA, infatti, scegliere un allenatore prima del GM e con delle caratteristiche radicalmente diverse (Malone un allenatore prettamente difensivo, D’Alessandro un GM che aveva lavorato in squadre come Denver e Golden State, predicando sempre un basket veloce e molto offensivo), raramente porta a dei risultati positivi. Vedere George Karl di nuovo su una panchina NBA sarebbe molto bello, dopo l’eccellente lavoro svolto a Denver. D’Alessandro lo conosce molto bene, avendoci lavorato insieme ai Nuggets, e Karl andrebbe a ricoprire molto bene la filosofia voluta dalla nuova dirigenza di Sacramento. Su Del Negro, invece, è impossibile non essere scettici, visto che quando vuoi una squadra che corre e che gioca un basket più offensivo, l’ex head-coach di Bulls e Clippers non è necessariamente il primo nome che ti viene in mente. Malone paga, forse, anche l’eccessiva ambizione della dirigenza dei Kings, con Ranadive che voleva fortemente raggiungere un posto ai playoffs. Fin quando Cousins ha giocato, le possibilità c’erano anche ma con il giocatore out nelle ultime 9 partite la squadra ha mostrato tutti i suoi limiti. Forse pretendere i playoffs in una Western Conference così competitiva, era una richiesta eccessiva per Malone, che, alla fine delle valutazioni, paga fin troppo rispetto ai suoi reali demeriti.
I canestri di Kobe Bryant, con delle pietre miliari durante tutta la su carriera