Importante successo esterno della Vanoli Cremona, che si riprende subito dopo la brutta sconfitta con Pesaro di domenica scorsa, violando con autorità la Unipol Arena, in una partita comandata per 40′, con vantaggi anche oltre i 20 punti. Gli uomini di Pancotto hanno giocato una partita essenziale ed efficace, affidandosi molto al tiro da tre, che però ha dato grandi frutti per 25′. Poi, quando la Virtus, come prevedibile ha avuto una reazione di orgoglio ed è rientrato fino al -4 nell’ultimo quarto, si è affidata ai suo uomini di maggior talento, leggasi Hayes e Ferguson, per dare i colpi decisivi al match.
In mezzo a tutto questo c’è stata l’ennesima grande prova di Luca Vitali, davvero in un momento di forma fantastico e che quando passa da Bologna non manca mai di farsi rimpiangere. Le statistiche già di suo sono lusinghiere (16 punti, 7 rimbalzi, 7 assists, 32 di valutazione), ma più in generale tutta la sua condotta di gara è stata eccellente, e pure la sua taglia in difesa ha fatto la differenza. Proprio lui, con un paio di liberi, ha ispirato il break che ha quasi subito spezzato la gara in due. Un 13-0 nelle prime pieghe della partita che ha mandato i lombardi avanti 25-11, costringendo i padroni di casa a un sabato sera di rincorsa e sofferenza.
La Virtus, infatti, è incappata nella sua peggior prestazione stagionale, che fa preoccupare se accoppiata a quella di 8 giorni fa con Varese. Gli uomini di Valli non hanno davvero quasi mai dato l’impressione di poter stare in partita, giocando male in attacco e malissimo in difesa, che di solito è l’ancora di salvataggio per i bianconeri. Il solo Allan Ray ha cercato di tenere accesa la luce per la Granarolo, segnando tanto e lottando come un leone, ma attorno a lui, per due quarti e mezzo è stato il vuoto totale.
Per una volta, infatti, ha toppato la gara anche Okaro White, che non è mai riuscito ad incidere nè col tiro, che col passare delle settimane era diventato sempre più affidabile, nè con il suo proverbiale atletismo. Stesso discorso per Abdul Gaddy, che ormai ha dimostrato, però, di non essere un realizatore, ma un costruttore di gioco e, pertanto, è difficile attendersi da lui bottini personali sontuosi. E, ma qui non c’è la notizia, non ha fatto differenza Gus Gilchrist, ormai, in maniera chiara, giocatore inadatto per questi livelli.
Bologna, se non altro, ci ha provato, più di cuore che di testa, e piano piano, a cavallo tra terzo e ultimo quarto, è davvero rientrata in partita, sfruttando qualche lampo di Jeremy Hazell, Fontecchio e Mazzola. Dal 34-56 al 61-65, davanti a un pubblico pronto a spingere i suoi all’impresa. Ma poi, come spesso accade in queste situazioni, l’energia nelle gambe virtussine (senza Imbrò e con un uomo in meno nelle rotazioni per il taglio di Portannese) è terminata, e lì Cremona si è rimpossessata della partita, andando poi a chiudere sul velluto.
Una partita che così cambia in maniera radicale i panorami per le due compagini. Cremona ritrova la serenità di una bellissima classifica, rimane in piena corsa per un posto playoff e può guardare con più calma a un calendario che nelle prossime 5/6 partite sarà davvero impegnativo. Bologna, invece, ora ha un test che non deve fallire, il giorno di Santo Stefano a Pesaro. Perdere nuovamente significherebbe, per la prima volta in stagione, essere davvero invischiati nella melma della zona retrocessione. E una squadra con simili debolezze strutturali non necessita certo di pressione extra da sentire prima ancora nella testa che sulle gambe.
GRANAROLO BOLOGNA – VANOLI CREMONA 70-83
Parziali: 16-25; 16-22; 19-14; 19-22;
Progressione: 16-25; 32-47; 51-61; 70-83;
MVP: Luca Vitali. Totale. Una partita fantastiche, fatta di mille cose, tutte portate a termine con essenzialità e semplicità disarmante.
WVP: Gus Gilchrist. Deve ringraziare solo la povertà delle casse societarie se continua a conservare il suo posto in campo. Il ragazzo, non c’è dubbio, si impegna. Ma altrettanto non v’è dubbio che non appartenga a questo livello cestistico.
SALA STAMPA
Giorgio Valli: “Temevo questa partita perché venivamo da una brutta settimana. E non è un caso che Cremona sia in zona playoff. Sono rammaricato per la sconfitta, ma so che contro queste squadre per noi sarà sempre dura. Dobbiamo giocare con più energia, dobbiamo correre in contropiede, aprire gli spazi. Loro furbescamente ci hanno chiuso gli spazi. I contatti fisici dentro l’area, leciti o meno, ci hanno fatto sbagliare molto. Abbiamo preso quasi 50 rimbalzi ma non siamo riusciti a concretizzare le seconde occasioni. Gilchrist nonostante quello che dice lo score ha preso dei buoni tiri, ma è andata male. A volte ci specchiamo troppo, palleggiamo troppo il pallone, sempre con la volontà di aiutare la squadra, ma, non essendo il modo giusto, spesso non ci si riesce. Siamo sicuramente in un momento “scarico” della stagione, anche per via degli infortuni. Volevo ridare energia alla suqadra provando il pressing. Non ci dobbiamo comunque deprimere. Probabilmente, io per primo, leggendo i giornali dopo le partite abbiamo avuto la sensazione di essere più bravi di quanto siamo in realtà. La sconfitta è certamente dolorosa, ma dobbiamo continuare ad essere pronti per lottare per la salvezza.”
Cesare Pancotto: “Questa è una vittoria importante in ottica salvezza. Un applauso ai miei ragazzi che hanno saputo mantenere la concentrazione quando la Virtus era rientrata fino al -4, riuscendo comunque a mnatenere il vantaggio e a vincere la partita. Abbiamo fatto prima di tutto un grande lavoro in difesa, con un passaggio a vuoto solo nel terzo quarto, ma tenendo molto bene nel primo tempo e, soprattutto, nell’ultimo quarto. Siamo giovani, ma abbiamo grande personalità. Siamo determinati, ma sappiamo reagire nel modo giusto anche alle situazioni complicate come quella che ci si è presentata questa sera. “
Nicolò Fiumi