Si chiude alla grande il girone d’andata della Tezenis Verona, che si impone per 95-87 in uno spettacolare scontro al vertice contro la Manital Torino. I 4799 accorsi al PalaOlimpia vedono due delle migliori squadre del campionato darsi battaglia a viso aperto per 40 minuti, ed alla fine festeggiano la vittoria dei propri beniamini. La Tezenis parte benissimo guidata da un grande Umeh, regge quando la Manital sembra mettere le mani sulla sfida grazie a Rosselli e Giachetti, e trova i punti decisivi di Ndoja nel quarto periodo. Ma sono tutti a portare il proprio contributo, anche un Monreo che sfiora la tripla doppia, per una Verona che tira con il 58% dal campo ma soprattutto fa 15/32 da 3, la Manital esce sconfitta ma può guardare con fiducia al futuro. Sicuramente un bellissimo spot per il campionato proprio in una settimana in cui si era parlato più di vicende economiche che di campo.
Bechi parte con Giachetti-Berry-Rosselli-Lewis-Fantoni, il neoacquisto Bruttini si accomoda in panchina mentre Ramagli schiera il solito quintetto. Verona parte subito più aggressiva e va sul 7-0, lasciando a secco gli ospiti per due minuti prima che Lewis trovi il canestro. Boscagin è scatenato, Torino rimane a contatto aggrappandosi a Lewis e Giachetti dopo che Verona era volata sul 19-8 di metà quarto. Umeh fa 22-12, Verona fa qualche errore di troppo e subisce la reazione ospite, La rimonta però si spegne sullo 0/2 di Gergati dalla lunetta, ancora Umeh fa 28-17 da fuori.
Bechi prova con la zona, la buca due volte De Nicolao per il 35-21 ma alla lunga l’attacco gialloblù si inceppa. Lewis è immarcabile, sia in entrata che da fuori e riporta Torino sul 39-30. Salgono di livello gli attacchi, Torino ha qualche arma offensiva in più come Fantoni fa il vuoto sotto canestro fino al 49-42 dell’intervallo firmato Berry. Risultato stretto per Verona, che tira con percentuali nettamente migliore ma con Monroe preciso come distributore di gioco che in difesa soffre troppo il centro dei torinesi.
Torino aggredisce subito con Rosselli e Lewis, Verona prova a ribattere alla gara a chi segna di più che non può che avvantaggiare gli ospiti che tornano a 62-59 con la schiacciata di Rosselli in contropiede. La Tezenis non riesce a produrre nulla in transizione e segna solo con un grande Ndoja che non può bastare, supera Giachetti con tripla in contropiede ma i gialloblù reggono l’urto e si va all’ultimo intervallo sul 66-66.
Torino resta avanti ma fa l’errore di non affondare il colpo su una Verona che va subito in bonus. Il quarto fallo di Rosselli con sostituzione un po’ affrettata di Bechi gira l’inerzia, prima De Nicolao poi Reati colpiscono da fuori per un 76-72 di importanza capitale a cinque minuti dalla fine. Sale in cattedra a questo punto Ndoja, due triple completamente fuori ritmo dell’albanese con tanto di tabellata scavano il solco decisivo per l’86-75 a tre minuti dalla fine. Torino non ha più la forza di reagire, Monroe si sfoga e segna anche da tre per il +14, Giachetti rosicchia fino al 95-87 finale.
TEZENIS VERONA – MANITAL TORINO 95-87 (28-17;21-25;17-24;29-21)
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MVP: non può che essere Klaudio Ndoja, miglior realizzatore della partita con 22 punti di cui le due triple che scavano il solco decisivo nel finale. E’ anche fortunato, con la seconda conclusione che entra colpendo la tabella, ma già prima l’albanese aveva tenuto a galla Verona nel momento in cui la mareggiata torinese pareva inarrestabile.
Il peggiore: se Bruttini ha la giustificazione di essere appena arrivato, non è così per Gergati, unico a non iscriversi alla festa degli attacchi tra i giocatori in campo. 2/6 dal campo per lui, e la sensazione di non essere mai in partita
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Giachetti: una bella partita, tra due squadre che si ritroveranno più avanti. E’ stata per noi una partita di alti e bassi, eravamo partiti molto male però l’abbiamo ripresa e ce la siamo giocata fino alla fine. Facciamo i complimenti a loro, che hanno fatto un’ottima partita giocando lineari sui 40 minuti mentre noi abbiamo ancora troppa discontinuità, soprattutto in trasferta.Andiamo via con la consapevolezza di essere una buona squadra, non finisce sicuramente qui tra queste due formazioni.
I nostri tifosi sono stati spettacolari, non ci hanno mai lasciato un secondo, li ringraziamo e ci dispiace solo non avergli regalato due punti.
Bechi: i complimenti a Verona prima di tutto, meritati. La partita ha vissuto due punti chiave: l’inizio, dove Verona ha avuto un approccio migliore ed è partita più aggressiva di noi, mentre noi dobbiamo ancora abituarci ad affrontare questo impatto. Quando con la zona e un buon atteggiamento difensivo siamo stati bravi a recuperare, ci è mancato il killer instinct. Loro sono stati bravi a rimanere aggrappati alla partita, un rimbalzo d’attacco, un canestro di furbizia, quando loro sono tornati in vantaggio il canestro si è allargato. Quando vai avanti devi uccidere sportivamente gli avversari, noi abbiamo sbagliato un paio di conclusione facili e Verona è potuta rimanere in partita.
Speriamo con l’anno nuovo di poter tornare a lavorare al completo, a farlo quotidianamente come tutte le squadre fanno. Queste 15 giornate per noi sono state come 30 tra rotazioni limitate, infortuni, situazioni di stress a causa di elementi e situazioni che toglievano serenità allo spogliatoio. Gli alibi non ti fanno vincere le partite, però negli occhi dei miei giocatori a tratti ho visto un po’ di difficoltà a tenere l’intensità per 40 minuti.
Ramagli: se questa Lega spesso bistrattata per situazioni extracestistiche offre uno spettacolo di questo tipo davanti ad un pubblico di questo tipo, dovremmo esserne tutti contenti. Sono queste le cose che dobbiamo far risaltare, piuttosto che magari gli stipendi non pagati e le squadre cancellate, uno spot all’automassacro che a noi italiani riesce particolarmente bene. Questa partita tra due squadre sane, di alta qualità e davanti ad un pubblico di livello deve essere qualcosa che dobbiamo tutti sottolineare.
Una partita, senza nascondersi, tra due oggettive competitor per stare fino alla fine in campionato in cima alla classifica. Con tutto il rispetto per chi sta facendo un campionato clamoroso come Brescia e chi sta mantenendo le aspettative contro Ferentino, se dobbiamo individuare una rivale è la Manital Torino, ed il modo con cui han giocato stasera ne è la chiara testimonianza.
Noi siamo stati più continui, abbiamo giocato bene subito e dato una sterzata nell’ultimo quarto, ma non abbiamo avuto questa continuità per 40 minuti. Nel momento del sorpasso avversario una squadra poco solida avrebbe visto dei fantasmi e magari capitolato, noi invece siamo rimasti sul pezzo, abbiamo rimesso il muso avanti grazie all’apporto della panchina e creato quel break che è stato decisivo.
Il ritorno? Inutile fare previsioni e calcoli adesso, bisogna pensarlo partita per partita. Lo può fare uno squadrone come Pistoia che qualche anno fa tolse il piede dall’acceleratore con un vantaggio clamoroso. Noi adesso dobbiamo festeggiare la bambina di Umeh e poi buttarci subito per la sfida con Veroli, senza calcoli. Il bilancio del girone d’andata è sicuramente buono, quando perdi due partite e ne vinci 13 non può che essere così. Il nostro compito sarà cercare di fare dei sensibili miglioramenti, chi è dietro è ad una vittoria di differenza, non possiamo specchiarci. Non è una frase fatta, è quello che il campionato chiede.