Riprende la marcia della Tezenis Verona, che torna a fare valere la sua superiorità e si impone senza faticare sulla Moncada Agrigento per 83-74. I gialloblù allungano già nei primi minuti con Umeh e Monroe, e bastano i due americani per tenere a distanza di sicurezza Agrigento che fa una fatica incredibile a segnare contro la difesa scaligera. Ramagli può così dare ampio spazio alle seconde linee al secondo step di una settimana difficile.
2503 al PalaOlimpia che come sempre paga il giovedì sera, Piazza-Williams-Evangelisti-Chiarastella e Dudzinski il quintetto di coach Ciani mentre Ramagli va con i soliti cinque.
Verona scatta subito 10-4 nel segno della difesa e con un Monroe, con Agrigento dopo il doppio vantaggio iniziale non segna più. Basta così il minimo indispensabile in attacco per portarsi 18-6 con Umeh da tre, poi allungato da lui stesso a 25-12. Gli ospiti hanno una bella reazione di squadra e si riportano al 27-19 di fine primo quarto.
Subito un 8-1 ad aprire il secondo periodo per il 35-20, con Agrigento che viaggia ad un punto al minuto e Verona a contollare con i suoi due americani protagonisti. Toccato il +17 alzano il piede dall’acceleratore i gialloblù, qualche palla persa di troppo e due triple di Udom e Saccaggi per il 43-32. De Laurentiis però legge male il cronometro, tira incredibilmente da metacampo con 9 secondi rimanenti, Umeh ringrazia e manda a canestro Monroe con le squadre che vanno all’intervallo sul 47-34.
Sempre Umeh e Monroe tengono a distanza Agrigento che si aggrappa alla sua stella Williams ed alla regia di Piazza senza troppa efficacia. Il vantaggio gialloblù resta sempre sopra la doppia cifra, l’unico sussulto lo procura sempre Williams che riporta Agrigento a 66-54 subendo l’antisportivo di Giuri in contropiede, con distanza che resta praticamente invariata fino al 70-56 di fine quarto.
In aperture di ultimo periodo Reati conferma il momento positivo al tiro e con due triple manda Verona al 79-58 dopo tre minuti di parziale, mettendo praticamte la parola fine. La Tezenis toglie le mani dal manubrio con largo anticipo, Agrigento recupera qualcosa fino all’83-74.
TEZENIS VERONA – MONCADA ENERGY GROUP AGRIGENTO 83-74 (27-19;20-15;23-22;13-18)
http://www.fibalivestats.com/matches/32061/14/05/23/32y2dmwnzDXtw/
MVP: fa quello che vuole in attacco Darryl Monroe, gli bastano 26 minuti per spaccare la partita tra canestri e solite giocate da play aggiunto. Alla fine 20 punti con 9/12, 6 rimbalzi e 4 assist.
Il peggiore: per sperare Agrigento doveva fare la partita perfetta, non può esserlo se Evangelisti non si vede mai in positivo chiudendo con 1/4 al tiro e 4 palle perse.
AREA STAMPA
Ramagli: Partita controllata dall’inizio alla fine, senza patemi d’animo. Ne avevamo bisogno dal punto di vista della tenuta difensiva, lo abbiamo fatto difendendo per 35 minuti con grande presenza, aiutandoci e tenendo l’area. Abbiamo un po’ staccato la spina, ci sta si pensi di farlo a cinque minuti dalla fine quando sei a +20. Dovevamo ritrovare il feeling con la vittoria la presenza difensiva, l’attacco: tutto questo è arrivato.
A questo punto del campionato le differenze si appiattiscono, le squadre hanno tutte l’obiettivo in mente, quindi ogni volta giochi contro una squadra che vuole l’ottavo posto ed in campi dove non è facile vincere. La prossima è proprio la trasferta contro una di quelle, con roster di qualità e profondo e palazzetto caldo. Magari Agrigento voleva fare lo stesso stasera, ma c’è sempre stato un divario chiaro e l’abbiamo sempre tenuta in pugno con autorità.
Venivamo da una cattiva partita, ora dobbiamo verificarci su un campo difficile, con due trasferte in Sicilia in una settimana. Questo dal punto di vista delle energie da spendere è una cosa che rischiamo di pagare, quindi tocca spalmare il minutaggio e stasera ce l’abbiamo fatta.
Chiaro che gli occhi sul mercato vanno sempre aperti ma questa squadra è stata in cima alla classifica per quattro mesi e 18 giornate. Credo che dovremo pensare a metterci una polizza di sicurezza in alcune situazioni, ma al momento non ci penso, sono ben contento di allenare questi. Chiaro che non bisogna farsi trovare impreparati se dovesse capitare un’emergenza, come tutte le squadre che puntano ad arrivare in fondo.