Roma, 31 gennaio 2015 – Non sarà una gara come tutte le altre questa seconda partita del girone di ritorno del massimo campionato di pallacanestro che si terrà domani, in un orario insolito rispetto alla norma domenicale delle 18:15 (palla a due alle 16:30), quella che si terrà al Pala Tiziano in Roma tra la Virtus Roma e l’Umana Reyer Venezia. Da una parte il nuovo che avanza, che spende e spande da almeno un lusto senza in fin dei conti raccogliere nulla, cioè la società lagunare, che punta quest’anno a lasciare nel campionato un’impronta forte e precisa. Dall’altra parte una Virtus Roma schizofrenica, capace di giocare dei matches di un’intensità spaventosa in Europa ma di esibire di contro delle prestazioni al limite del ridicolo quando calca i parquet tricolori. Sulla carta non ci dovrebbe essere gara, troppo divario tra le due squadre in termini tecnici ma la corazzata che viene dalla Laguna cosa, o meglio, quale versione di Virtus Roma si troverà dinanzi? La squadra tosta e massiccia in versione Drazen Petrovic Arena di Zagabria, ammirata mercoledì in Eurocup o la sparuta, inguardabile combriccola del Palamaggiò di domenica scorsa, incapace di portare a casa gara e risultato al cospetto di una volenterosa e solo quanto Pasta Reggia Caserta?
ACEA Virtus Roma
I dubbi di chi vi scrive su quale fosse il reale obiettivo di questa Virtus Roma edizione 2014-15 sono stati fugati nell’immediato fine-gara del Pala Tiziano il 7 gennaio scorso, Virtus Roma-Krasny Volgograd, primo match delle Last 32 di Eurocup. Prestazione eccellente e dimostrazione di forza notevole dopo le tremebonde partite perse contro Brindisi in Puglia (-30), ed in casa contro la peggior Trento in versione esterna in stagione, seguita poi dalla vittoria assai sofferta contro le V Nere in casa e priva di ben due elementi del roster come Ray e Fontecchio.
Inutile prendersi in giro quindi, l’ACEA Virtus Roma punta la barra a dritta in direzione Europa e non al campionato. Carta canta, l’inguardabile prestazione di Caserta lo certifica come la gagliarda ed ottima gara, malgrado la sconfitta di mercoledì contro il Cedivita che, considerata la squadra più ostica nel mini girone delle Last 32, è stata di fatto messa sotto al Pala Tiziano mentre due sere fa è stata comunque domata nel computo dello scarto delle due partite, fattore che potrebbe rivelarsi determinante ai fini del passaggio del turno.
La concentrazione e la dedizione di questa squadra è rivolta quindi all’Eurocup, sarebbe il caso che anche l’ambiente se ne facesse una ragione ed accettasse questo stato di cose sostenendo quindi la squadra con la solita passione di sempre ma senza attendersi chissà cosa in campionato. Per carità, tutto potrebbe ancora succedere mancando ben 14 gare ed alla vigilia di un doppio turno interno di cui la prima appunto contro Venezia e domenica prossima contro Capo D’Orlando, i playoffs di fatto distano una o due gare appena. Però la domanda è: può questa squadra vincere su terreni così difficili nel girone di ritorno come Sassari, Varese o Trento solo per citarne alcuni considerando che a Pesaro ed a Caserta ha fallito e perdendo in modo clamoroso?
E’ vero che quest’ACEA ha messo la mordacchia a Cantù al Pianella, dopo la bella prova contro il Krasny e quando si pensava che i brianzoli si fossero messi ormai alle spalle il periodo buio rifilando 99 punti al Khimki sempre in coppa. Ed anche vero che a Saragozza il match è stato giocato non proprio benissimo, subendo dagli spagnoli una sconfitta aldilà dello scarto finale.
Ma al momento le due partite sopra citate appaiono di gran lunga le eccezioni che confermano la regola: squadra “svagata” e distratta in campionato (specie lontano dal Pala Tiziano), squadra ben lungi dall’essere battibile con il minimo sforzo in Eurocup.
Ad avvalorare questa tesi si faccia anche attenzione a come e quando la Virtus ha perso in Eurocup: nella prima fase del Torneo contro il CEZ a Praga dopo 3 supplementari; a Siviglia e ad Oldenburg quando comunque perdere anche di parecchio nello scarto avrebbe avuto peso specifico pari allo zero.
Ben altra musica in campionato, le sconfitte sono state spesso meritate se si eccede proprio per la gara di andata a Venezia ed in quel di Reggio Emilia e contro Sassari in casa, partite in cui i Dalmonte’s Boys han gettato la spugna ma lasciando comunque il campo sì da sconfitti ma a testa alta, volendo anche contro Milano prima di Natale e senza dimenticare la gara di Avellino, gettata alle ortiche nei secondi finali.
Tornando infine sul perché di queste prestazioni così incredibili in negativo (e si guardi la classifica, dove sarebbe Roma oggi con le due gare buttate nell’immondizia a Pesaro ed a Caserta?), il sottoscritto non crede infatti alle attenuanti generiche (sarebbe meglio chiamarli alibi), che vengono a volte tirate fuori in questi casi: squadra “giovane”, inesperta, immatura, incapace di tirarsi fuori dalle condizioni difficili quando serve carattere e sangue freddo. Perchè questi limiti non vengono palesati in Eurocup ed affiorano puntualmente e sistematicamente solo in campionato?
L’approccio mentale è quindi il carattere che distingue la squadra nelle due competizioni, non si può esprimere un basket così brutto in certe gare in campionato senza fare a meno di pensare quanto.
Si attende ovviamente con grande piacere di essere clamorosamente smentiti con i fatti, iniziando già da domani contro la Reyer e proseguendo contro Capo D’Orlando e perché no, anche a Sassari dove l’aria che si sta respirando non ci si risulti essere sobria al momento. Questo sarebbe un segnale importante che smentirebbe l’idea che chi vi scrive ha ormai radicato in sé.
Ecco le dichiarazioni di Federico Fucà, secondo di Luca Dalmonte, nel presentare la gara di domani:
«Domani affronteremo una delle squadre con maggior talento offensivo del nostro campionato, completa in ogni reparto sia sugli esterni che tra i lunghi.
La nostra forza deve essere quella di limitare il loro talento, non riguardo un singolo giocatore ma globalmente su tutta la squadra. L’aspetto difensivo, in particolare la tenuta dell’uno contro uno, sarà una delle chiavi per cercare di competere con una formazione di questo valore.
Noi veniamo da un’ottima partita a Zagabria, con il rammarico della sconfitta, vogliamo cercare in tutti i modi di tornare alla vittoria davanti al nostro pubblico, pur non essendo fisicamente al 100% a causa di più di un acciacco fisico».
Umana Reyer Venezia
Questo potrebbe, anzi, deve essere l’anno buono per il rilancio definitivo in pianta stabile nei quartieri nobili della Reyer, nel mirino anche l’Europa come prossimo passo nel percorso di crescita. Però bisogna prima conquistarla l’Europa attraverso il campionato, per questo motivo la squadra allestita questa estate è un insieme di forza ed esperienza, solidità ed agilità con pochi salti nel buio e gestita da un allenatore capace ed adeguato al progetto come Charlie Recalcati.
Squadra ambiziosa, ambiente ambizioso, dirigenza ambiziosa con un piano che mette al centro il settore giovanile ma anche il basket in rosa nella certezza di fungere non solo come polo sportivo d’attrazione ma anche funzionale all’aggregazione nei colori oro-granata.
Una fase iniziale buonissima con il solo scivolone di Milano a minare le certezze del roster messo in piedi da Federico Casarin con l’ebbrezza di riassaporare dopo decenni la prima piazza in classifica in solitudine. Poi la seconda sconfitta, quella più amara perché subita al Taliercio ed in modo incredibile quasi per mano di un’altra nuova protagonista del nostro campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia ed ancora dopo stesso accadimento e contro Sassari. Un’altra sconfitta contro una “grande” ed allora questa Reyer sarebbe la quarta del gruppo della nobiltà del campionato? Eppure la terza piazza (a pari punti con Reggio Emilia), direbbe di no, al momento troppo alterna la Sassari europea per pensare quanto ma perdere tre volte su tre contro le rispettive contendenti al podio del campionato non può far piacere a nessuno
Spia rossa accesa quindi ed il quarto scivolone subito a Capo D’Orlando è stata la molla che ha convinto il Presidente Brugnaro ad allargare nuovamente i cordoni della borsa ed a regalare a Recalcati un altra bocca da fuoco come Jarrius Jackson proveniente da Napoli ormai in difficoltà economiche serie.
Questa Reyer ora come ora può veramente risultare qualcosa di decisamente ostico per chiunque, figuriamoci per la schizofrenica ACEA Virtus Roma di questo periodo che vedrà dall’altra parte del campo quel Phil Goss che rivedrà il Pala Tiziano dopo due bellissime stagioni, indimenticabili quasi per quello che ha regalato ai tifosi romani. Un vero leader, un professionista sempre dedito alla causa e che non ama perdere mai, neanche a freccette!!
Attorno a lui uno straordinario Hrovje Peric che viaggia a cifre da record assoluto con 16,1 p.ti/gara e con anche 2,2 assist/gara. Una maturazione ed un’esplosione quasi inaspettata considerando che l’ex-Treviso prima di questa stagione non aveva mai fatto intravedere queste capacità da Top Scorer e da squadra poi che punta al vertice. Evidentemente giovano a lui le giocate di Julyan Stone che, apparso come un UFO al debutto in campionato sta lentamente metabolizzando il basket europeo ed anche quelle di Goss.
C’è poi la colonia ex-Siena, la colonia dei Ress, Viggiano ed Ortner: atletismo, gomiti, potere fisico con una sanissima dose di forte agonismo che la caratterizza da sempre. Prendiamo ad esempio Ben Ortner, non ruba mai l’occhio ma se alla fine si vedono le sue statistiche si capisce del perché da qualche stagione a questa parte è sempre nei rosters di primo piano in Italia, piaccia o non piaccia. Occhio poi all’uscita dai blocchi di Deividas Dulkys, all’andata quasi letale perché il tiro morbido e sensibile può spaccare ogni gara, con adesso anche Jarrius Jackson a mettere in all’erta ogni tipo di difesa, specie la minutissima difesa romana. A chiudere il roster i giovanissimi Cerion e Ruzzier in una tradizione del vivaio oro-granata che porta ogni anno le selezioni, maschili e femminili, ai vertici delle finali di categoria.
Una gran bella squadra quindi che forse non ha ancora espresso appieno il proprio potenziale e che può solo crescere ma che se aggredita potrebbe subire, specie se la difesa dell’ACEA fosse in versione Europa…Ma ne siamo sicuri??
Precedenti: sono ben 26 le gare disputate tra le due squadre, 12 a Roma con ben 9 vittorie virtussine. L’anno scorso, ai primi di gennaio, vinse la Reyer con una prestazione maiuscola di Luca Vitali ed Andre Smith da 9/15 da tre.
Arbitri: Chiari-Biggi-Caiazza
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, domenica 1 febbraio ore 16:30 con diretta su Gazzetta.it
Tv
La partita verrà trasmessa in diretta domenica 1 febbraio alle ore 16,30 sul sito www.gazzetta.it.
Le repliche dell’incontro andranno in onda lunedì 2 febbraio alle ore 21 su RomaUno 3 (can.634
del digitale terrestre), alle ore 23.30 su RomaUno (can.11 del digitale terrestre, can. 518 del
bouquet di Sky, visibile anche in streaming sul sito www.romauno.tv e sull’app per cellulari
“RomaUno”) e martedì 3 febbraio alle ore 15 su RomaUno 3 (can.634 del digitale terrestre).
A partire dalle ore 18, RomaUno trasmetterà in diretta la trasmissione Serie A BEKO Live
condotta da Matteo Gandini, con collegamenti da tutti i campi della Serie A.
Radio
L’incontro sarà trasmesso in diretta integrale sulle frequenze di Roma Radio (100.7 FM,
radiocronaca di Edoardo Caianiello) a partire dalle ore 16,15.
Web
Roma Radio trasmetterà l’incontro anche in streaming su smartphone grazie all’app gratuita
“Roma Radio”, disponibile su Android ed Apple Store. Timeout Channel (voce di Mauro Penna)
effettuerà la radiocronaca della sfida sul sito www.timeoutchannel.net.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto