Nella penultima gara delle Last 32 del girone I dell’Eurocup la Virtus Roma aggiunge un’altra gemma alla sua bacheca di gioielli europei in questa matta, matta stagione che la vede penare oltre ogni limite in campionato e trionfare su campi dove un buon 50% delle squadre italiane soffrirebbero le pene dell’inferno.
Una vittoria tutta cuore all’overtime, dopo due sconfitte sempre al supplementare sia a Praga che a Zagabria. Una vittoria di grinta e di grande tenacia quando tutto avrebbe fatto pensare al contrario sul -11 al 22° replicato al 33° (66-55), una partita portata a casa frutto della volontà incredibile di questo gruppo plasmato da Luca Dalmonte, con anche questa sera un roster limitato nelle rotazioni: fuori per problemi fisici anche Ebi per non aggravarne la contrattura alla gamba destra e con De Zeeuw rimasto a Roma più un Triche con una vistosa fasciatura al ginocchio.
Una partenza lenta, molto lenta quell’ACEA come anche quella del Krasny che doveva battere la Virtus per sperare di qualificarsi dopo l’impresa di Saragozza la scorsa settimana ma la partenza è stata ragionata anche da parte dei russi, non frenetica, serviva loro anche un +16 almeno per ribaltare il gap dell’andata. E questo forse alla lunga ha penalizzato i padroni di casa, non certamente una squadra di “corridori” che avrebbe dovuto accellerare per sfiancare l’Urbe, a corto di rotazioni. Ma questa Virtus errante in Europa è senza dubbio una minaccia continua per chiunque, mai sottovalutarla o darla per morta perchè, come accaduto anche questa sera, non appena gli uomini di Dirk Bauermann hanno mollato un pò la concentrazione in attacco (in difesa non sono mai parsi onestamente un bastione invalicabile), i Dalmonte’s Boys hanno ritrovato la via del canestro con discreta continuità.
Anzi, se non si fosse assistito a qualche scelleratezza di troppo compiute nei possessi vitali nell’ultimo periodo e proprio da parte degli uomini di maggiore esperienza (Gibson, Jones e Stipcevic, perchè proprio Voi?), l’esito finale avrebbe arriso all’Urbe ben prima dell’ennesimo OT, questa volta gestito in maniera positiva nonostante l’incredibile concessione a Cutberth Victor, le due triple in semi-solitudine sul +6 per l’ACEA ed il relativo pareggio a quasi un minuto dal termine testimonia comunque alcuni limiti strutturali di questi giocatori.
Ma la prestazione eccellente resta, peccato e ribadisco 5 volte peccato non rivedere questa cattiveria, questa cazzimma e questa convinzione anche in campionato. Ma tant’è, bisogna farsene una ragione perchè questa sera, per l’ennesima volta in suolo straniero, la Virtus Roma ha inscenato una gara di peso specifico notevole. Sugli scudi questa sera il leader di questo pazzo gruppo (e forse non è un caso questa schizofrenia prestazionale..), Bobby Ray Jones che compie un mezzo miracolo a rimbalzo sull’ultimo possesso subendo fallo e convertendo il gioco da tre punti, per poi replicare con una tripla eccellente anche se non decisiva: per lui 18 p.ti, 24 di valutazione frutto di 8 rimbalzi. Eppoi Rok Stipcevic, regia degna e triple più liberi pe-san-tis-si-me dice 19 p.ti e 19 di valutazione. Kyle Gibson ha ragionato di più questa sera, meno forzature del solito, 15 p.ti assieme ad un solidissimo Jordan Morgan, che dice 14 p.ti e prende 6 rimbalzi e mette tanto, tanto fisico contro chiunque, soprattutto spegnendo Travis Romeo, il pericolo pubblico deputato assieme a Randy Culpepper.
Non bisogna comunque dimenticare il resto del roster. Brandon Triche, il suo lo ha portato a casa con 8 p.ti e due triple importanti nell’economia del match ed un mentalmente fortissimo Melvin Ejim, tanta difesa ma anche 9 p.ti e 5 rimbalzi ed anche se dice solo 5 p.ti, grandi applausi a Capitan D’Ercole, in campo nei minuti finali del match ed in tutto l’OT dispensando 4 assist! Bravi tutti, anche Daniele Sandri e Oleg Kushchev che non hanno brillato di luce propria ma il proprio mattoncino lo han portato a casa.
I numeri alla fine dicono equlibrio sostanziale sotto le plance (33-34 per Roma),e solo 12 perse per l’ACEA contro le 14 dei russi che han tirato da tre con un ottimo e tonante 54% dalla lunga, con l’Urbe che ha però risposto con un buonissimo 46%.
Una partita da incorniciare dunque, una gara che deve far riflettere sulle potenzialità che ha questo roster che sarebbe un peccato veramente se non raggiungesse i Playoffs.
Cosa resta da dire infine? Che fra sette giorni si gioca il match-point in casa contro il CAI sperando di riempire il Pala Tiziano e, perchè no, sperando che Zagabria faccia lo sgambetto agli spagnoli.
Certo che questa squadra è proprio pazza….Null’altro da dire. Sperando che poi si batta domenica sera Capo D’Orlando però…
La cronaca
Primo periodo, contrariamente a quanto si potesse pensare, il Krasny non parte “sparata” anzi, subisce la buona difesa della Virtus Roma e deve attaccare con ratio forse non proprio nelle corde tecniche del team di Bauermann. LA Virtus chiude molto bene sul pericolo pubblico numero uno, Travis Romeo e quindi scommette sulle guardie ma inizialmente va male, sono Culpepper e McGrath che mettono dentro i tiri da fuori che fanno male ai Dalmonte’s Boys. L’attacco della Virtus purtroppo punge poco, 13-8 al 7° poi partono le prime bombe da fuori che vanno a segno, Triche ne mette a segno una dal peso specifico importante per impedire ai russi di scappare ma lo imita il lungo Hamilton, si chiude comunque con Roma che risale la china sul 18-15.
Secondo periodo, mini parziale da 5-0 per il Krasny nei primi possessi, finalmente si desta Gibson che mette una tripla da casa sua ma l’attacco della Virtus è farraginoso, punge poco. Culpepper ancora ma ora si vede Morgan che viene cercato con insistenza, 28-26 al 16° con la sensazione che se questo Krasny lo si fa ragionare parecchio non sembra una macchina da guerra. Bauermann chiede tempo ed immediatamente dopo, a causa di alcuni passaggi a vuoto dell’attacco romano (dove si è anche visto Kushchev per sopperire all’assenza di De Zeeuw ed Ebi), il Krasny riscappa avanti sul 33-26 grazie a Zamanskyi. Ejim tampona da dentro l’area, dopo aver cercato molto la soluzione al ferro, peccato che stasera McGrath da tre sia una sentenza..D’Ercole ne mette anche lui una molto bella dalla lunga, poi ci pensa Triche a commettere la solita fesseria, fallo inutile su Komissarov che fa buono e fallo, si chiude sul 39-31 un match che Roma nonostante non abbia brillato potrebbe condurre in porto se si alzassero le percentuali al tiro. Il Krasny invece viaggia con un irreale 57% dalla lunga, complicato vincere in queste condizioni ma la Virtus non molla.
Terzo periodo, il quarto non promette bene per Roma, Hamilton (che alla fine sarà il Top scorer del match con 24 p.ti ed un micidiale 57% da tre), porta i suoi per ben due volte al +11, al 24° è 49-38. Jones, Stipcevic e Gibson tengono in piedi la baracca ed anzi, dopo questo parziale che avrebbe stroncato anche un toro, l’ACEA piano piano risorge sulle spalle di Jones, 49-43 al 27°. Ma sul perimetro i ragazzi di Dalmonte si “perdono” spesso qualcuno, Hamilton e Victor mitragliano senza pietà da tre ed eccoci in un amen a +10 per l’Oktyabr. Time-out di Dalmonte, serve ossigeno ed idee chiare, al rientro in campo una super tripla di Gibson ed una bella invenzione di Stipcevic portano di nuovo Roma a meno di due possessi, si chiude quindi sul 59-52 con Travis Romeo che mette dentro solo un libero. La gara è ancora lunga, Roma attacca meno peggio adesso e difende meglio rispetto a prima.
Quarto periodo, si mette male, Victor (quasi silente sino ad ora), e McGrath sembrano avere le ali, Triche va da tre ma al 33° Roma è ancora sotto di 11 p.ti anche se la difesa regge abbstanza bene nonostante tutto, il Krasny pesca delle gemme dalla lunga e vede il canestro come la classica vasca da bagno. L’ACEA non molla però, mini-parziale da 0-6 e con D’Ercole che addirittura “buca” la tripla del -2 al 35°, reazione degna di questa squadra nelle sue campagne d’Europa! Ma l’ex-play di Cantù, Donnie McGrath è una furia, altra tripla per vederla però dall’altro lato del campo, jumper di Ejim da solo in punta ed è 69-64 al 36°. Poi Bauermann cerca di mescolare le carte, si mette a zona per cercare di creare qualche handicap agli avversari ma Gibson gli crivella la sua 2-3 decisamente lenta e malmessa e, dopo un’altra gran bella difesa su Travis Romeo che sembra in gran difficoltà, Ejim pareggia con un tiro alla Navarro!! Pazzesco, e chi l’avrebbe detto? Hamilton, sempre lui, buca con un long-two per la rabbia di Dalmonte, possibile che nessuno abbia capito che stasera segnerebbe anche bendato? Poi si vedono tre colossali fesserie da chi non ti aspetti per Roma: Gibson che forza…Passi di Jones e Stipcevic che spara un missile terra aria nel tentativo di servire Ejim in angolo!?!? Ma il play croato di Roma ha gli attributi, lacrima in entrata ed è pareggio. Mancano 50″ circa, a chi da la palla il Krasny? A Laurent Hamilton…Ejim fa fallo (presunto), sul braccio dell’americano da post basso, 74-71 e quando tutto sembra perso ecco Bobby Jones che si avventa su di un rimbalzo offensivo e, come al solito, cerca il buono ed il fallo (che 9 volte su 10 non gli riesce), questa volta il Dio del basket lo premia, 74-74 con anche il libero ed è overtime, ancora dopo Praga e Zagabria!!!
Overtime, l’inerzia sembra essere dalla parte capitolina, Morgan (che prova ‘sto ragazzo), va da due per poi replicare dalla lunetta. I russi sbandano, le loro idee sono annebbiate come anche McGrath che non riesce più a trovare il ritmo giusto per servire i suoi, Lollo D’Ercole e Rok Stipcevic montano una guardia spietata su di lui e su Culpepper. E proprio Lollo timbra la tripla del +5 al 43°, bellissima esecuzione! E che Roma abbia le mani sul match lo direbbe anche un’altra tripla di Jones dopo due liberi di Culpepper, 77-83 al 44°. Bauermann è stravolto ma…Il basket è lo sport più bello del mondo perchè Roma spreca la palla del possibile KO ed invece Victor mette una tripla, 80-83. E bissa subito dopo, con Dalmonte che potrebbe anche arrecare guai fisici seri ad un Jordan Morgan non uscito a contrastarlo al tiro dalla punta dell’arco. Parità, incredibile, tutto da rifare. Ma ci pensa Rok, tripla siderale e senza neanche tanta logica (meglio il tentativo di penetrare per cercare due liberi comodi?), e si è pronti ad esultare se non fosse che Culpepper viene spedito in lunetta per un 85-86 a 5″ dal termine. Dalmonte disegna lo schema per Rok che subisce fallo, va in lunetta ed artico come sempre fa 2/2, ma non finisce quì..Culpepper, sempre lui, si procura due liberi (potevano essere tre nel tentativo di lanciare la preghiera verso il canestro romano contrato da D’Ercole?), ma fa solo uno su due. Finita, l’ACEA esulta, finalmente la vittoria che servirebbe per il passaggio del turno e se questa sera Zagabria battesse il CAI a domicilio, turno già superato: che impresa però, incredibile!!
Sala Stampa
Luca Dalmonte (dal sito ufficiale)
«Complimenti a tutti i miei ragazzi, che hanno giocato con una forza mentale di alto livello. Abbiamo tolto i due punti di riferimento più importanti come Romeo e Culpepper, probabilmente abbiamo pagato dazio sulle triple dei lunghi ma la scelta ha tolto loro difensivamente due opzioni in attacco. Abbiamo giocato con intelligenza a livello offensivo, riconoscendo i vantaggi che ci hanno concesso difensivamente, concludendo con 4 giocatori in doppia cifra, a testimonianza del coinvolgimento di tutti. Come ho detto alla squadra dovevamo decidere il nostro destino senza guardare al risultato della sfida tra Cedevita e Saragozza e questi ragazzi lo hanno fatto al meglio».
Krasny Oktyabar Volgograd-ACEA Virtus Roma 86-88 dts
Parziali: 18-15; 21-16; 20-21; 15-22; 12-14
Progressione: 18-15; 39-31; 59-52; 74-74; 86-88
MVP: la prestazione di Laurent Hamilton è da applausi, con 24 p.ti, 2 assit 3 rimbalzi e 21 di valutazione ma questa sera l’encomio va a tutta la Virtus Roma, bravi ragazzi nel crederci!!
WVP: Un match bello e teso, nessuno ha sfigurato, vinti e vincitori han dato tutto quello che si poteva dare!
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto