SASSARI – Il Banvit domina al PalaSerradimigni ed elimina la Dinamo dall’Eurocup. I turchi, pur senza strafare, sono riusciti ad interpretare al meglio il proprio piano partita, basato su una ottima intensità difensiva e scelte lucidissime in attacco. I sassaresi non hanno mai regalato al proprio pubblico l’impressione di poter capovolgere l’inerzia del match, subendo la superiorità degli ospiti in tutte le voci statistiche.
LA PARTITA
Meo Sacchetti preferisce capitan Vanuzzo al figlio Brian nel quintetto iniziale. Gli ospiti rispetto al match dell’andata presentano l’esperto Sammy Mejia in quintetto e l’ex Roma Jimmy Baron che parte dalla panca. Jerome Dyson impone subito al match dei ritmi altissimi. Rowland non riesce a contenere le penetrazioni dell’ex Brindisi che sigla i primi 9 punti della Dinamo (9-12). Meo Sacchetti inizia le rotazioni proprio con Dyson che lascia il posto a Sosa. I turchi variano molto il proprio gioco, trovando ottime risposte anche dall’arco. Dragicevic domina nell’area colorata e Mejia sa sempre cosa è giusto fare. Sassari, pur con molta fatica riesce a rimanere nel match, e chiude il primo quarto sotto di 3 punti (22-24) grazie ad una magia di Brian Sacchetti che sigla una tripla e realizza il libero per il fallo subito.
Nei primi minuti del secondo quarto, coach Lukic trova ottime risposte dalla panchina. Baron e Veremeenko giocano minuti di assoluta qualità. Il pubblico sassarese cerca di dare la scossa ai propri ragazzi, ma i turchi non mollano l’inerzia del match. A metà quarto il tabellone segna un 32-34 che pare non fotografare il vero andamento del match. I sassaresi arrancano affidandosi a giocate troppo individuali, mentre il Banvit chiude sempre gli schemi di attacco con ottime conclusioni. La Dinamo, come accaduto troppe volte durante questa stagione, si spegne improvvisamente e gli ospiti piazzano un devastante parziale di 16-0 che gela il PalaSerradimigni e consegna le chiavi del match ai ragazzi di coach Lukic. Un canestro di un mai domo Shane Lawal accompagna le due squadre all’intervallo lungo sul punteggio di 34-50.
Al rientro sul parquet non cambia il canovaccio su cui si basa la partita. I turchi continuano a trovare il canestro con continuità, mentre Sacchetti continua ad alternare i quintetti alla ricerca della scintilla che faccia scattare la molla dell’orgoglio nei suoi giocatori. Brian Sacchetti indica la strada ai propri compagni con un paio di giocate di puro agonismo. Per un attimo i biancoblù ci credono (47-60) e coach Lukic è costretto al time out. Sassari si affida al pressing a tutto campo e gli ospiti per la prima volta paiono in difficoltà. Il divario scendo sotto la doppia cifra e il numeroso pubblico del PalaSerradimigni cerca di trascinare i propri beniamini ad un insperato aggancio. Sammy Mejia e Dragicevic spengono l’entusiasmo con dei canestri di ottima fattura, ma la tripla di Jack Devecchi porta le squadre alla volata dell’ultimo quarto sul 60-69.
Sassari trova subito il -7 (62-69) con un canestro di Sosa. Si assiste ad un paio di minuti di assoluta confusione con i biancoblù che non concretizzano alcuni attacchi a causa di assurde scelte sotto canestro. I turchi ringraziano e riprendono possesso dell’inerzia della partita. L’esperienza di Davis e Mejia è fondamentale, ma sono due incredibili triple di Simmons a decretare la fine delle speranze dei sassaresi. Negli ultimi minuti ci crede solo il pubblico biancoblù che si arrende solo ad un minuto dal termine e riserva ai giocatori un applauso che trasuda amarezza per il primo obiettivo stagionale che lascia l’isola. La sirena finale inchioda il punteggio sul 72-89. Il divario fotografa esattamente la differenza tra i due roster. Molto completo quello turco, ridotte rotazioni e molto fragile sotto canestro quello sassarese.
SALA STAMPA
ZORAN LUKIC
Questa sera abbiamo ottenuto una vittoria molto importante che ci permette, per la seconda volta nella nostra storia, di accedere agli ottavi di finale di Eurocup. La partita giocata in casa nostra ci ha spinto a giocare con molta attenzione e sinceramente devo dire che siamo stati molto bravi a controllare il match fin dal primo minuto. Nel secondo periodo abbiamo letteralmente dominato. Siamo calati nella terza frazione ma direi che potevamo aspettarcelo, in quanto avevamo dei giocatori con problemi di falli in panchina. Siamo però stati bravi nel riprendere il controllo nell’ultimo quarto portando a casa la partita gestendo con giocate molto semplici il vantaggio acquisito.
MEO SACCHETTI
Oggi abbiamo incontrato una squadra ben diversa da quella affrontata in Turchia. Sono stati bravi e non ci hanno permesso di giocare in area chiudendoci le penetrazioni. Non abbiamo trovato molto canestro da tre pur cercando di farli muovere. Abbiamo avuto comunque uno sprazzo che ci ha portato fino a -7 ma poi è mancata un po’ di lucidità e la fatica ha fatto il resto. Oggi devo dire onestamente che come succede nello sport ha vinto la squadra più forte. loro sono stati più bravi a leggere le varie situazioni e noi molto meno. Mejia con la sua esperienza ci ha creato molti problemi. Bisogna essere onesti e sereni e riconoscere quando una squadra è più forte. Avremmo dovuto giocare al nostro massimo livello ed oggettivamente sono emerse delle differenze. Lo sport è fatto anche di questo. Oggi non posso dirmi deluso dalla prestazione dei miei, se non avessi visto una reazione dopo il loro break. L’esclusione dall’Eurocup ovviamente ci dispiace, ma in Europa la differenza sotto canestro si fa sentire di più e lo abbiamo visto oggi. Non ci resta altro da fare che focalizzare le nostre attenzioni sul campionato
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Banvit Bandirma 72-89.
Parziali: 22-24; 12-26; 26-19; 12-20.
Progressione: 22-24; 34-50; 60-69; 72-89.
MVP: Sammy Mejia. Vero leader del Banvit. I palloni più importanti del match sono passati dalle sue mani e sono finiti regolarmente in fondo alla retina. Impressionante lucidità unita ad una visione del gioco da play aggiunto. Chiude con 16 punti e con un +20 di plus/minus che certifica positivamente la sua prestazione. Il leader che manca alla Dinamo.
MARCO PORTAS