Torna la vittoria in Eurolega. Dopo quattro sconfitte, l’Olimpia vince la seconda gara esterna delle sue Top 16, a Nizhny Novgorod. Lo fa con una prova mostruosa di Samardo Samuels che devasta, sbriciola tutti i suoi primati segnando 36 punti, dominando l’area del Nizhny, subendo falli e imponendo la combinazione forza-tecnica-velocità che lo contraddistingue nelle grandi serate. L’Olimpia vince in una serata in cui non segna abbastanza da tre ma lo fa in momenti cruciali, Kleiza nel primo tempo per l’allungo del +15, Hackett in un momento difficile del quarto periodo e Brooks per lanciare la volata finale. Finisce 85-76, nonostante l’assenza anche di Alessandro Gentile, bloccato da dissenteria e vomito per tutta la durata del viaggio.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia appoggia il gioco dentro su Samardo Samuels. Nei primi cinque punti, segna otto punti con 4/4 dal campo pur lasciando sul tabellone due liberi sbagliati. Il Nizhny ribatte colpo su colpo soprattutto perché Antonov segna sette dei primi 12 punti. Al primo time-out televisivo è 12-12 ma Coach Bagatskis toglie Parakhouski per marcare Samuels con Thompkins. Due liberi di Hackett e un gioco da tre punti di Brooks portano l’EA7 avanti di cinque sul 19-14. Sam gioca un primo quarto devastante, segna 16 punti e non sbaglia mai dal campo. Supportato da Hackett e dalla difesa di Melli, porta l’Olimpia avanti di 11 sul 27-16 e poi chiude a più nove, 27-18, il primo periodo. Parakhouski è più efficace nel secondo quarto in cui tra l’altro l’Olimpia brucia in fretta il bonus. Rochestie da tre (prende fallo da Ragland ma non segna il libero aggiuntivo) accorcia a meno tre sul 36-33. Il Nizhny si mette a zona, ma la palla arriva lo stesso a Samuels che quando non segna prende fallo. E’ lui a produrre un 9-0 che permette all’Olimpia di allungare di nuovo sul 45-33. Il vantaggio massimo raggiunge i 15 punti sul 50-35 (tripla di Kleiza) poi un paio di errori consentono al Nizhny (tripla di Khovstov sulla sirena) di chiudere a meno 10 sul 50-40.
IL SECONDO TEMPO – Il Nizhny parte forte nel secondo tempo, con Rochestie (penetrazione e jump lungo), con Kuksiks che mette una tripla. Si avvicina due volte a meno quattro, fermata prima da un tiro dalla media di Brooks e poi da un lungolinea di Samuels. Ragland con un taglio (assist di Hackett) fa respirare l’Olimpia di nuovo a più otto dopo sei minuti di gioco. Qui la gara diventa un elastico. L’Olimpia non trova mai il canestro da tre ma resta aggrappata alla difesa per chiudere il quarto avanti 64-56. Il vantaggio torna in doppia cifra all’inizio del quarto periodo con il post-up di Samuels. Baburin con due liberi e un gioco da tre punti riavvicina il Nizhny a meno cinque (66-61). Poi ancora Baburin, da tre raccogliendo una palla vagante, firma il meno due. E’ ancora Samuels a risolvere, catturando il rimbalzo in difesa su errore ravvicinato di Thompkins e poi con un gioco da tre punti che vale il 69-64. Thompkins risponde con la stessa moneta, Brooks vola a segnare in tap-in. Rochestie segna dalla linea, Kleiza fa lo stesso. La gara diventa un corpo a corpo. Poi Thompkins sbaglia da tre, Brooks lo imita ma Kleiza strappa un rimbalzo e sulla riapertura Hackett viola la retina da tre per il 76-69 (3’37” da giocare). Thompkins completa un gioco da tre punti, poi Cerella ruba palla e va a schiacciare il nuovo più sei. Rochestie non molla, con un’entrata di tabellone a 90 secondi dalla fine. Ma Brooks finalmente trova la tripla liberatoria. La difesa regge, Kleiza dalla lunetta è implacabile. 85-76, seconda vittoria esterna dell’Olimpia nelle Top 16.
Ufficio Stampa Olimpia Milano