Riparte il campionato di Serie A dopo la parentesi Final Eight, e riparte con una 20ma giornata che delinea maggiormente la classifica per quanto riguarda sia la vetta, sia la zona playoff e sia il discorso legato alla permanenza nella massima serie. Paradossalmente, quello che era l’incontro di cartello dell’intero turno – l’atteso scontro del Forum tra EA7 Emporio Armani Milano e Grissin Bon Reggio Emilia – è stato proprio il match che ha più deluso le aspettative di chi auspicava 40 minuti degni di una sfida di altissima classifica. Ci sentiamo di dire che quanto si è visto sul parquet di Assago non costituisce uno specchio fedele della pallacanestro nostrana, così come l’imbarazzante -50 sul groppone della Reggiana non rappresenta – o almeno questo è l’auspicio – la vera differenza di valori tra le due compagini. I ranghi ridotti con cui la Grissin Bon si è presentata a Milano non giustificano assolutamente una gara che i ragazzi di Menetti non hanno mai realmente iniziato a giocare, e non dimentichiamo che proprio gli emiliani sono stati l’ultima squadra a far conoscere all’EA7 l’onta della sconfitta in regular season, ormai 15 giornate fa.
La cosa più logica è pensare che per Polonara e compagni la serata del Forum resti “soltanto” un episodio, seppur nerissimo e seppur iscritto nei libri dei record. Davvero poco, se non nulla, c’è da sottolineare dal punto di vista tecnico o tattico in una partita nata già finita, partita che è stata utile all’Olimpia per far tacere qualche malumore e smaltire le scorie di quella sconfitta in finale di Coppa Italia che nella testa di alcuni tifosi ancora brucia. Da qui a fine stagione vedremo però se i campioni d’Italia in carica avranno imparato la lezione e si toglieranno l’etichetta di squadra che sa stravincere – se non infierire sugli avversari – quando la pressione sulle loro spalle è più bassa. Il tracollo di domenica sera resta comunque deleterio per la classifica della Reggiana, che vede Milano lontana di 8 lunghezze, viene staccata da Venezia e raggiunta a quota 28 punti da Sassari. Proprio il Banco di Sardegna si conferma in un grande momento di forma, e davanti al suo pubblico festeggia il trofeo appena messo in bacheca con una più che convincente vittoria sulla Acqua Vitasnella Cantù, sbarcata sull’isola per fare da vittima sacrificale.
Coach Meo Sacchetti si gode una ottima prestazione collettiva (tutti i 10 scesi in campo sono andati a referto con almeno qualche punticino) in un match virtualmente chiuso già dopo il 25-8 del primo quarto. La volata per il secondo posto in classifica è lanciatissima, Sassari chiama e l’Umana Venezia risponde. Curioso incrocio, quello del Taliercio: nel remake della recentissima sfida di Coppa, l’Enel Brindisi ci ha provato di nuovo a stoppare la corsa della Reyer (tra l’altro priva di Phil Goss), ma stavolta il fattore campo ha avuto la meglio, e Ress e compagni sono riusciti solo negli ultimi minuti a piegare una Enel dimostratasi ancora una volta avversaria coriacea per chiunque. Alle spalle dell’EA7 – che al 99.9% ha la prima posizione in tasca – l’impressione è che tra Venezia, Reggio Emilia e Sassari l’obiettivo principale da qui a fine stagione regolare sia cercare di evitare il quarto posto: quello che “regala” il primo turno dei playoff sulla carta più equilibrato e che, in caso di passaggio del turno, ti mette di fronte proprio l’Olimpia in semifinale scudetto. È prestissimo per fare calcoli in tal senso, ma oggi chi sembra correre di più questo rischio è proprio Reggio.
Per la prima volta da inizio stagione si sta scavando un deciso solco tra le prime 4 della graduatoria e le inseguitrici: 6 lunghezze separano la coppia Brindisi-Trento dalla quarta piazza, margine forse già incolmabile per chi – a questo punto del campionato – deve “preoccuparsi” di restare aggrappato con le unghie ad un piazzamento utile per i playoff, considerando la classifica corta a centro gruppo. Una bella dimostrazione di carattere (e non è la prima) la dà la Granarolo Bologna, che nello scontro diretto casalingo contro la Giorgio Tesi Group Pistoia esce bene alla distanza, e centrando il quinto successo nelle ultime 6 giornate si conferma una delle squadre più in forma della Serie A. Senza il -2 di penalizzazione, le V nere sarebbero anch’esse nel gruppetto delle quinte in classifica, ma ciò non toglie che la stagione dei felsinei sia finora altamente positiva: merito del lavoro silenzioso ma coscienzioso di coach Valli, e di un gruppo che sembra aver trovato una buona chimica con la combinazione tra americani che fanno la differenza e italiani volenterosi.
A quota 20 sale anche la Vanoli Cremona, che in casa contro la Pasta Reggia Caserta coglie la seconda vittoria consecutiva e si rilancia dopo un periodo di appannamento iniziato verso la fine del girone di andata. Il match del PalaRadi è però utile principalmente per introdurre il discorso salvezza. Durante la pausa-Final Eight, proprio per la Juve Caserta è arrivata la mazzata del punto di penalizzazione che cambia diverse carte in tavola riguardo alla lotta per non retrocedere: il punticino in meno che i campani si ritrovano in classifica li costringerà infatti a conquistare una vittoria in più, da qui a fine stagione, nella corsa verso la salvezza. E il cammino si fa ulteriormente in salita dopo la combinazione di risultati dell’ultimo weekend, che ha visto la Consultinvest Pesaro – principale, ma ormai non più unica, rivale – sbancare Roma e portarsi a 12 punti. Stessa quota della Openjobmetis Varese, a cui non è per ora servito lo choc dell’avvicendamento in panchina tra il dimissionario Pozzecco e il meno istrionico ma più “pratico” Attilio Caja.
Sul campo della Dolomiti Energia Trento, i varesini non riescono ancora ad invertire una situazione che li ha visti vincere solamente una delle ultime 9 gare, e scivolano al penultimo posto. Piazzamento pericoloso da cui si allontana una stoica Upea Capo d’Orlando, corsara ad Avellino nonostante rotazioni ridotte davvero all’osso, che hanno costretto coach Griccioli a spremere più del dovuto i suoi tanti veterani. L’Orlandina sale così a quota 14 tirando un sospiro di sollievo, ma la sensazione è che la penalizzazione comminata a Caserta possa aver stravolto l’intero quadro delle zone basse della classifica, non tanto fiaccando l’umore di una Pasta Reggia che – ne siamo abbastanza certi – continuerà a lottare, quanto principalmente rinvigorendo le dirette concorrenti, in particolare Pesaro. Se i ragazzi allenati da Enzino Esposito non riusciranno nel giro di pochi turni a rosicchiare qualcosa, a ridurre il prima possibile il gap – al momento di ben tre vittorie – che li separa dalle più immediate concorrenti, il rischio è che si arrivi all’ultimissima parte di regular season con un verdetto già virtualmente scritto, che peserebbe sull’intero campionato.
Daniele Ciprari