Roma, 4 marzo 2015 – E’ durato di fatto 30 minuti il sogno della solita Virtus Roma versione 2.0 di Eurocup di potersi giocare al meglio il ritorno tra sette giorni al Pala Tiziano contro il Banvit Bandirma. Con un ultimo periodo in attacco da soli 4 punti e che recita come parziale un sonoro 19-4 per i padroni di casa, e perloppiù con canestri arrivati solo dalla linea della carità, i Dalmonte’s Boys mortificano di fatto una gara condotta con il solito, fiero cipiglio che ha caratterizzato la loro stagione continentale di un roster che, è giusto ribadirlo, non aveva mai di fatto toppato una gara importante in questa competizione.
Un qualcosa di simile in peggio si era visto in questa stagione al primo match di ritorno in campionato però, in quel di Caserta, e comunque in condizioni decisamente diverse, ultimo parziale da soli 6 punti in attacco e sconfitta senza scusanti in un clima infuocato del Palamaggiò, al cospetto di una Pasta Reggia viva ma assolutamente poco trascendentale.
Questa sera invece Roma ha giocato con ben altra tigna, con ben altra faccia, tenendo ben saldi i nervi e comunque al cospetto di una squadra di un certo lignaggio. Una gara eroica per tre periodi, condotti con una difesa ai limiti del perfetto ed interpretata e giocata nel corretto tentativo di tagliare i rifornimenti ai lunghi avversari nel pitturato, punto di forza del team di coach Ernak, scommettendo sulle percentuali al tiro da fuori altrui. E sino al suono della terza sirena il punteggio premiava una Virtus puntigliosa, cattiva e determinata spalle a canestro anche se, a causa delle rotazioni ridotte determinate dalle ben note vicende che sarebbe stucchevole rimarcare nuovamente, il timore che il carburante potesse terminare da un minuto all’altro era forte. Ed effettivamente ciò avveniva non tanto a livello fisico quanto a livello mentale: dopo due canestri iniziali nel quarto periodo di Chuck Davis e Dragicevic che portavano il Banvit sul +5 al 33° (56-51), e relativo time-out di Luca Dalmonte, la Virtus batteva clamorosamente in testa perdendo alcuni possessi in modo banale e mal selezionando i tiri che avrebbero potuto donarle ossigeno e fiducia.
Invece ecco il tracollo. La squadra turca senza neanche strafare e trovandosi addirittura con 4 falli di squadra commessi al 34°, andava via liscia come l’olio con la solita tripla di Simmons (63-51 al 35°), ed un airball di Capitan D’Ercole nell’azione successiva ratificava l’impotenza offensiva dell’Urbe. Aspettando comunque una reazione ed osservando comunque un’ottima difesa turca che aumentava d’intensità e cattiveria (non vista realmente sino a quel momento durante tutto il match), Roma si spegnava come una candela in mezzo alla tormenta.
Solo due viaggi in lunetta consecutivi da parte di Stipcevic (peccato per Rok, solo 6 p.ti ed una gara dedita soloa a gestire nel portare ordine e ritmo ai suoi, 0/5 dalla lunga), e del miglior Ejim di sempre in stagione da 16 p.ti e 21 di valutazione, lenivano il “dolore” che aumentava quando il Banvit non riusciva di fatto ad allargare di più il gap, chiudendo comunque con un cospicuo +16 finendo sul 71-55 che rende il match di ritorno al Pala Tiziano una sorta di Mission Impossible.
Nel basket però tutto è possibile anche se nella gara di ritorno dovranno mutare alcune condizioni. Prima di tutto si dovrà cercare d’avere a tutti i costi il miglior Kyle Gibson, anche oggi fermo ai box per il malanno alla gamba, troppo statico l’attacco romano per cercare di farsi beffe di una squadra che ha dei valori come un certo Sammy Mejia, micidiale questa sera con i suoi 18 punti ma soprattutto con il suo rotondo rotondo 33 di valutazione. E che dire di EJ Rowland? Non sarà un fine costruttore d’opzione offensive ma quando si alza in aria per tirare fa male, questa sera ottimo nei primi due quarti, 13 p.ti uno più pesante dell’altro. Ci vorrà una Roma attenta dal perimetro, Keith Simmons in certe fasi è stato fatale con i suoi piedi a terra come invece non lo è stato uno svogliato Chuck Davis.
Non si può quindi rimproverare nulla all’atteggiamento tattico di Dalmonte, corretta la scelta di limitare il potenziale strapotere sotto le plance dei padroni di casa (alla fine anche 30-24 i rimbalzi a favore del Banvit), peccato che la precisione dalla lunga specie nella prima fase dei cecchini avversari sia stato un fattore determinante nell’equilibrio del match. Ma nessuno poteva aspettarsi un crollo nel fatturato offensivo così verticale…
Peccato quindi, peccato perchè s’era visto un buonissimo Ndudi Ebi, autore di 13 p.ti e 5 rimbalzi a scapito, e duole dirlo, di un altra prova insapore ed incolore di Bobby Jones, colui che in questa stagione europea aveva realmente fatto vedere tutto il peso della sua esperienza.
Aveva fatto ben sperare un terzo periodo da duri e puri, parziale da 12-15 per l’Urbe in cui finalmente le percentuali stellari del Banvit si erano abbassate (ad esempio, eravamo ad un punto del match sul 65% da tre), e dove purtroppo continuava a latitare un Jordan Morgan presente ma anche poco puntuale nel farsi vedere in fase di ricezione offensiva, in fin dei conti son mancati i suoi punti e la sua opzione offensiva.
Ma a parere di chi Vi scrive, meritando solo applausi questi ragazzi, bravi anche tutti gli altri a portare il proprio mattoncino alla causa come Maxim De Zeeuw che, udite udite, inizia anche a difendere in modo decente, e come Daniele Sandri, ma alla fine la tensione nervosa ha giocato loro un brutto scherzo, e con essa probabilmente la qualificazione ai quarti di finale tra la vincente della sfida tra Paris Levallois e Turow.
Ora azzerare e ripartire, biosgna crederci comunque perchè sino ad oggi al Pala Tiziano han tutte perso e Roma ha sempre disputato gare di ottimo spessore, non regalando sonori scarti a tutti (eccezion fatta i 31 punti rifilati allo Spirou nel girone eliminatorio), ma chi lo sa, magari anche con l’aiuto di un Pala Tiziano gremito si potrebbe compiere il miracolo !!
La cronaca
Primo periodo, Dalmonte parte con Ebi in quintetto, il nigeriano darà una mano concreta alla causa premiando la scelta del coach imolese mettendo il primo canestro del macth. Ma il Banvit sale di colpi in attacco, puro talento per i turchi-americani perchè di fatto dominano Rowland, Simmons e Mejia, mortiferi dalla linea dei sogni che giustamente Roma battezza per proteggere meglio il gioco interno degli avversari. Anche De Zeeuw, premiato con il quintetto, si fa però rispettare con un positivo Ejim, prima tripla di Roma da parte dell’ala di colore e secondo vantaggio dell’Urbe (8-9 al 5°), che difende molto bene, peccato alcune forzature (ovvie), in attacco. La faccia è quella giusta, quella da Eurocup ma sull’11-11 i padroni di casa operano un mini-break da 9-0 grazie ad Veremenko, Davis e Rowland, 20-11 per i verde-arancio che tirano benissimo dal campo (4/5 da tre). Dalmonte strepita, Jones latita e Stipcevic si dedica ai compagni stoicamente, forse troppi palleggi ma è Ebi con 5 punti di fila a tenere a galla la Virtus, anche con tripla, si termina sul 22-18 grazie al primo canestro di Morgan.
Secondo periodo, Davis riapre le danze per il Banvit ma arriva anche la prima tripla di Capitan D’Ercole, 24-21, la Virtus ricuce di fatto il -9 di 3 minuti effettivi di gioco. Ma Sammy Mejia è però immarcabile, come potevasi immaginare: tripla, liberi, turchi ancora avanti al 15° sopra di 5 (30-25). Però sale in cattedra Melvin Ejim per Roma. Impressiona l’ala canadese per determinazione e capacità di leggere la difesa avversaria, non abilissima nella difesa in aiuto e recupero, la sua tripla rimette Roma a -2 al 17° (32-30), completa l’opera finalmente il primo canestro al vetro di Jones sul 32-32 quando coach Ernak deve chiamare tempo. Davis per il Banvit e replica sempre Ejim (14 per lui adeso, Top scorer per la Virtus), ancora Jones a tamponare la nei possessi finali i padroni di casa centrano sempre dalla lunga la retina prima con Mutaf e dopo sulla sirena con Simmons, si chiude con lo stesso scarto del primo periodo, 40-36. Roma c’è, traballa in attacco ma regge bene in difesa nonostante i 40 punti presi a causa di un tiro letale dei turchi e dato anche dal grande talento offensivo.
Terzo periodo, Davis riapre le danze ed ora Roma soffre in attacco, troppe forzature. Ma la notizia è che adesso il laccio difensivo della Virtus si stringe molto bene attorno al collo dei turchi. Il Banvit scappa comunque, solo Ebi tampona. La notizia è che Jones non va in attacco, perde spesso il tempo dell’azione e non conclude in attacco con la solita pericolosità. Ma la difesa regge, sempre un ottimo Ebi riduce lo strappo degli arancio-verdi, 45-40 al 25° ed a ribadire che squadra è viva, anche Capitan D’Ercole imbuca da oltre 8 metri portando Roma al -4, 47-43 al 27°. Ed è sempre Ebi a fare centro, di nuovo -2. Coach Ernak è molto nervoso, la Virtus difende come sa fare mettendo spesso i bianchi di casa a tiri forzati o fuori ritmo, solo Rowland la mette ma dalla lunetta, idem per Ros Stipcevic che mette i suoi primi punti proprio dalla lunetta andandoci però 3 volte di fila, è di nuovo parità sul 49-49. E finalmente il play croato attacca il ferro, vantaggio Roma sul 49-51 ma sul filo della sirenza Veremeenko la mette dall’angolo, altra tripla e si chiude sul 52-51.
Quarto periodo, riscappa avanti il Banvit, Dalmonte stoppa tutto dopo due canestri di Davis e Dragicevic. Ma al rientro in campo la Virtus continua ad annaspare in fase d’attacco, ancora Dragicevic ed è di nuovo +7 Banvit. La buona notizia è che i turchi stanno eccedendo nella fisicità difensiva, 4° fallo di squadra già al 34° ma la Virtus non ne approfitta, la sensazione è che la squadra si stia smarrendo. Il ferro è un lontano punticino nel vuoto per la Virtus, il Banvit scappa in avanti e non si volta, Simmons letale da 3 mette 12 punti di distanza tra le due squadre per la prima volta nella serata, 63-51 e Roma è ferma a quel canestro in entrata di Stipcevic sul finire del terzo periodo…Airball di Capitan D’Ercole che appare a corto di idee, Mustaf da il +14 prima che Stipcevic tamponi la falla nella diga. Ma è tardi, i turchi hanno l’inerzia del match, anche la terna fa loro un favore convalidando un canestro non valido perchè segnato dopo i 24″, Ejim dalla lunetta chiude la sua buona gara ma è un sorriso amaro per lui, Mejis suggella la sua ottima prestazione schiacciando e finisce mestamente per la Virtus 71-55.
Banvit Bandirma – Virtus Roma 71-55
Parziali: 22-18; 18-18; 12-15; 19-4
Progressione: 22-18; 40-36; 52-51; 71-55
MVP: Sammy Mejia, ottimo ottimo ottimo. Immarcabile in certi momenti. Benissimo per Roma Melvin Ejim.
WVP: peccato Bobby, proprio questa sera dovevi “toppare” in attacco?
Fabrizio Noto/FRED