Cucciago (CO), 15 marzo 2015 – Caserta getta alle ortiche una grande occasione per rinfocolare le già tenue speranze di salvezza, lasciando ad un abulica Acqua Vitasnella i due punti e la residua forza della disperazione. Scellerati sul cammino di una vittoria che sembrava insperata alla vigila, sono stati i sei tecnici e le due espulsioni affibbiate ai casertani. Vitali e il bravo coach Esposito, hanno fatto le spese di una partita giocata sul filo della tensione. Troppo alta la posta in palio per una Pasta Reggia mai remissiva e scesa al Pianella con il proposito di lottare con onore sino alla fine.
Coach Esposito deve rinunciare alla sua punta di diamante ma trova in avvio di gara un grande Ronald Moore, autore dei primi dieci punti per i suoi. Cantù appare infastidita dall’inaspettato avvio ospite, si organizza meglio in difesa sullo statunitense di Caserta. Le percentuali realizzative sono esageratamente elevate per una partita da un valore specifico enorme per entrambe le formazioni, che ne facevano presagire alla vigilia, un avvio più contratto.
Sono ben sei le triple segnate dai campani durante i primi dieci minuti, dato che contrasta con le restanti tre segnate durante i restanti trenta minuti. Nel secondo periodo le percentuali si dimezzano, riportando i contendenti all’amara realtà di una partita molto rude anche se sostanzialmente corretta. La vecchia guardia casertana (Mordente, Michelori e Antonutti), prova a sopperire alla grave assenza di Domercant. Dall’altra parte è l’intero collettivo a reagire. Il primo tempo si chiude sul 44-38.
Sono i nove punti di Feldeine nel terzo periodo ad allargare la forbice del vantaggio canturino che si assesta sulla doppia cifra, non concedendo molto ai mai domi ospiti, ottimamente gestiti nella rotazione corta da Vincenzino Esposito. Gli attacchi sono anoressici anche durante il terzo periodo tenendo il punteggio basso rispetto all’avvio scoppiettante, merito anche delle difese sicuramente più attente.
La frustrazione è tale in casa Caserta da ingenerare una torbida spirale di tecnici e contro chiamate compensatrici da parte di una terna arbitrale apparsa molto spesso scoordinata nelle sue decisioni collegiali, trascurando l’ottima sagacia tattica con la quale Caserta ha tenuto testa a Cantù per quasi l’intera durata della gara e che avrebbe avuto una sorte diversa vista la serata negativa di un Acqua Vita Snella anch’essa molto accorciata nelle rotazioni vista la rinuncia tecnica ad Hollis e quella forzata di Laganà.
Scott e Moore sono gli ultimi ad arrendersi per la Pasta Reggia mentre è proprio il casertano Gentile a sancire impietosamente la condanna per i colori della propria città, ergendosi a tiratore scelto e cecchino infallibile dall’arco dei 6 e 75, gettando nello psicodramma i bianconeri della Juve.
Acqua Vita Snella – Pasta Reggia 83-72
Parziali: 27-26; 17-12; 17-14; 22-20
Progressione: 27-26; 44-38; 61-52; 83-72
Sala Stampa
Sacripanti
Quella di questa sera è una vittoria davvero importante, soprattutto perché arrivavamo da un viaggio massacrante a Kazan. Siamo stati bravi a restare concentrati quaranta minuti ed a non mollare mai, cercando di mantenere i nostri principi difensivi e ruotando il meno possibile. Sono soddisfatto per la lucidità con cui abbiamo attaccato le loro difese che si adeguavano ai nostri giochi.
Esposito
In settimana avevo chiesto alla squadra di non essere massacrata a rimbalzo e di perdere il meno possibile palloni. Guardando le statistiche direi che ci siamo riusciti. Sono contento della prestazione della mia squadra. Rimango perplesso sull’interpretazione dei flopping da parte degli arbitri anche se Cantù ha vinto con pieno merito.
Mvp Feldeine, un fenomeno nel secondo tempo.
Serafino Pascuzzi