Roma, 16 marzo 2015 – Sulla carta non c’era partita, come si usa dire in questi casi, ma forse sarebbe più corretto scrivere su quale tipo di carta Reggio Emilia avrebbe dovuto vincere nettamente, probabilmente non sulla carta medica visto i tanti malanni ed acciacchi che tormentano il roster emiliano e che questa sera, inutile negarlo, hanno spianato la strada alla solita Virtus Roma un pò sprecona in attacco ma tanto, tanto brava in difesa.
Termina così come contro il Banvit in Eurocup sei sere fa, 66-56 e l’Urbe rimette in piedi una sorta di Fort Alamo contro le cui barriere s’infrangono le già tenui idee e resistenze di una Grissin Bon come già detto malmessa sulle gambe e con poco piglio garibaldino.
Ma sia chiaro che l’ACEA, quest’ACEA così abrasiva e costante in difesa che fa paura quasi giocargli contro, non ha rubato nulla questa sera, anzi è stata capace di mettere a nudo le problematiche fisico-atletiche dell’avversario costretto a forzare tiri su tiri specie nel quarto finale, costringendo gente come Diener, Polonara, Kaukenas, Mussini o Della Valle forti della loro perimetralità a chiudere con un mortificante 16% finale.
E così, una squadra già incerottata da par suo, con anche un Cervi costretto ad uscire a metà terzo periodo nel miglior momento del suo team per il riacutizzarsi del dolore al polpaccio rimediato a Desio contro Sassari, con un Cinciarini sceso in campo ma palesemente in difficoltà a causa dello zero allenamento negli ultimi giorni, beh…Alla fine Reggio Emilia ha dovuto arrendersi alla veemenza difensiva di un’ACEA impersonificatada Capitan D’Ercole che questa sera ha veramente dato molto, se non tutto, in campo ma di questo parleremo dopo.
Una delle pretendenti a giocarsi almeno un posto tra le prime quattro nei Playoffs scudetto tra due mesi ha dato questa sera di se una brutta immagine ma ci sono dei “perchè” a questo stato di cose. Fuori Silins per i suoi problemi e neanche presente in panca questa sera, Max Menetti ha comunque chiesto un sacrificio al Cincia che lo ha ripagato in termini di quantità ma “tradendolo” in termini di qualità. E quando il Cincia non gira, la macchina emiliana fa meno paura. Della Valle sfebbrato ma stanco dall’influenza non ha quasi visto il parquet mentre Darjus Lavrinovic deve, palesemente, recuperare fluidità e perdere anche qualche chiletto. Aggiungete poi che anche l’enfant prodige Mussini non la vede e con il guaio di Cervi occorso a metà terzo periodo, è difficile avere la meglio contro questa banda di Navy Seals che corrisponde alla Virtus Roma.
Mettete poi che la Virtus tira benino dalla lunga, alla fine dirà un ottimo 45% e che surclassa gli emiliani raccattando ben 42 rimbalzi a 25 avendo così le solite doppie se non quasi triple chances al tiro, capite bene che avere la meglio in queste condizioni per chiunque, non solo per la Grissin Bon, sarebbe stata roba da guinness dei primati.
Roma domina ad un certo punto, non deborda mai oltre la doppia cifra ma resta spesso davanti, la perde all’inizio del terzo periodo allorquando gli ospiti hanno un sussulto d’orgoglio, riprendono l’ACEA per andare avanti anche di 3 punti sul 37-40 sfruttando anche la verve di un Polonara in ambasce anche lui sino ad allora ma da quando si riprende dopo un time-out chiamato da Dalmonte, la Virtus riprende le redini del match per portarlo felicemente a casa.
Non è per Roma una boccata d’ossigeno, è una bombola vera e propria questa vittoria che però conferma pregi e difetti. I primi: difesa forte forte forte, quando si difende in questo modo si può anche pensare di battere chiunque ma a patto, e quì veniamo ai difetti, di essere più decisi e cattivi al ferro. In questo fondamentale Roma questa sera ha fatto venire l’ulcera ai propri tifosi, oltre al solito canestronzo bucato clamorosamente da Jordan Morgan, da solo contro il ferro con palla che sbatte via tra lo sgomento del Pala Tiziano (qualcuno ci dica cosa stia accadendo a questo ragazzo, da dopo la pausa delle F8 è irriconoscibile o quasi, di gran lunga uno dei peggiori in campo), anche Freeman ed Ejim oltre ad Ebi sembrano essersi avviati alla pratica tipica di Bobby Jones: attaco sì il ferro ma mi contorco così tanto che non solo non faccio canestro ma non becco nemmeno il fallo. I numeri parlano chiaro, l’ACEA alla fine dice 32% da due, una vera miseria se si pensa a quante volte i Dalmonte’s Boys abbiano attaccato l’area per mettere in crisi le alte torri avversarie un pò lente e legnose ma senza convertire realmente a proprio vantaggio questa situazione. A volte anche un pò la sfortuna ha girato le spalle ma vogliamo parlare della tripla siderale, dalla propria metacampo, sparata da Freeman e messa a segno allo scadere del primo quarto?
Comunque ci voleva una vittoria per Roma, ed in pochi se l’aspettavano, e vittoria è stata. Non si è declinato un basket lussureggiante, anzi, ma almeno da questa sera si può dire che non solo l’ACEA può smettere di guardarsi defintivamente le spalle ma può iniziare a guardare avanti, nel tentativo che sarebbe incredibile a questo punto della stagione e con questa classifica di arrivare ai Playoffs.
I singoli van tutti bene: da un determinato De Zeeuw da 13 p.tie 15 di valutazione al solito, zompettante Ejim da 8 p.ti ma ben 10 rimbalzi; da un Jones in risalita (difficile fare peggio di quanto visto, vero Bobby?), al solito metronomo e fromboliere Stipcevic che ne mette 14 e da anche 5 assist, sciupando però qualche possesso di troppo; da un solido Ebi ad un silente Sandri sino ad un Freeman ancora “pesce-fuor-d’acqua” per arrivare all’MVP, Lollo D’Ercole che veramente griffa una gran bella prova senza fare sfracelli in attacco, 9 punti, ma battendosi dietro come un leone.
Per Reggio Emilia invece il discorso è diverso. Malanni e guai fisici a parte, Menetti dovrebbe però spiegare a cosa serve avere dalla propria parte quella mitragliatrice umana di Diener se non gli si crea mai un blocco, by Cervi or Lavrinovic, per liberarlo al tiro. Ovviamente, se Roma spera di poter arrivare ai Playoffs, Reggio non dovrebbe far fatica quantomeno a tenere la quarta posizione mal che vada ma certamente bisogna riprendere il filo con la vittoria subito, onde evitare incresciose malevolenze esterne.
La cronaca
Primo periodo, Menetti parte con il Cincia, Diener, Polonara, Cervi e Kaukenas mentre Dalmonte schiera subito Freeman, Rok Stipcevic, Morgan, Jones ed Ejim che porta ancora i segni dello scontro fortuito di Varese di 8 giorni fa. Roma attacca il ferro all’inizio ma sbaglia, idem per Reggio che spara a salve dalla lunga, insomma quello che non ti aspetti. Al 3* 3-6 per gli ospiti che non sembran essere molto concentrati in difesa, l’ACEA non ne approfitta molto. Dall’altro lato del campo la Grissin Bon attacca quindi l’area portando a casa capra e cavoli. Sul 3-8 si nota che Roma appare in fase REM, poi Ejim affonda la bimane su assist di Stipcevic, 5-8. Diener rompe il ghiaccio dalla linea dei sogno, 5-11 al 4° ma anche Jones (finalmente), lo imita e subisce anche fallo al tiro dall’ex-Siena, non molto amato dal pubblico di casa, non converte ma adesso l’ACEA domnia sui rimbalzi, extra-possessi tripli addirittura, peccato che la via del canestro rimane occlusa…Il publico di casa comunque apprezza. Reggio pare intontita. Freeman accorcia, 10-11, dopo due errori a campo aperto, intanto c’è Della Valle da una parte e Ebi dall’altra. L’Urbe spreca anche diversi possessi, Cervi ovviamente obbliga tutti gli attaccanti romani a cambiare mano o passo oden evitare le sue lunghe braccia. Ebi non si fa intimorire però e sigla il 12-13 all’8*. C’è Lavrinovic e Mussini ora per Menetti, anche Dalmonte decide di far riposare Ejim e Stipcevic ed ecco Lollo D’Ercole e Sandri. Si sbaglia tanto, parecchio, la Grissin Bon mette bene le mani a sporcare i palloni romani mentre esegue molto male i tiri dalla lunga. Jones dalla lunetta porta avanti Roma, 14-13, si chiude il quarto con un fallo molto discutibile per Ebi che deve uscire per il suo secondo fallo, magia di Diener in fade-away e tripla di De Zeeuw, 17-15 ma non finisce qui: Mussini perde palla ad 1’75” e, sulla rimessa, magia di Freeman da oltre metacampo, 20-15 e pubblico in visibilio!!
Secondo periodo, Roma più pimpante, Menetti è decisamente inc…Ato, Pini in campo adesso per lui ma il giovane centro sbaglia l’appoggio per Lavrinovic. Reggio ancora sul dormiente andante, meglio per Roma diciamo così ma gli emiliani dovrebbero “destarsi”, prima o poi. Riecco Rimantas in campo per gli ospiti. Roma comunque difende bene, molto bene adesso, i biancorossi sono in crisi, annaspano ed è zona per loro. Non si segna, Reggio però male è dire poco, in attacco i tiri non sarebbero neanche male (Roma ora chiude ogni cosa che vola per aria, anche le mosche), un aiuto involontario lo da Sandri che fa fallo su Diener da tre, 2/3 per l’ex-Sassari ed è 20-17 al 14°. Poi l’ex-Torino si fa perdonare bucando la zona avversaria in modo impeccabile, si arma Kaukenas, tripla e siamo 22-20. Sempre zona per i reggiani, Roma tira malino, ci pensa De Zeeuw che raccoglie l’ennesimo rimbalzo, 24-20. Cervi da par suo, Stipcevic da tre dall’angolo, 27-22 al 16° e Roma sembra in controllo, peccato che Lollo sbaglia un passaggio che poteva essere vincente. Kaukenas ai liberi, uno su due ma l’ACEA è decisamente in controllo, Lollo D’Ercole punisce Mussini uscito a difendere sul suo lato di zona, 30-23 al 17° e Max Menetti chiama tempo, ne ha viste già troppe!! Al rientro altra persa per i suoi, lo sconforto è dipinto sul suo volto ma la difesa dell’Urbe è sontuosa, versione Eurocup! D’Ercole viene a dir poco beffato dal ferro, Ejim però raccoglie l’ennesimo rimbalzo offensivo, fallo su di lui….Gli emiliani dovrebbero fare un clinic sul tagliafuori…E Roma spreca veramente tanto al ferro però, il divario potrebbe essere più ampio. Pini ne prende uno lui di rimbalzo offensivo, De Zeeuw dalla lunga, 33-25. Sempre però il giovane lungo di Menetti e di nuovo De Zeeuw al ferro, di nuovo Pini al ferro davanti al nulla, si chiude così sul 35-29 per Roma. L’ACEA è in controllo ma la domanda è: può Reggio continuare a giocare così male in attacco? Se l’Urbe non avesse sprecato così forse la gara sarebbe già chiusa. Cincia quasi nullo, forse il volerlo schierare a tutti i costi non sta pagando ma nel complesso da un team come quello reggiano, ci si aspetta molto di più anche perchè al momento è 2/14 da tre mentre Roma è 7/14 dalla lunga.
Terzo periodo, si rivede Morgan, stessi quintetti iniziali insomma anche per la Grissin Bon. Il Cincia bussa a modo suo, dai e vai ed subito canestro. Cervi bussa pure sempre su assist del play azzurro, Roma è restata negli spogliatoi, Jones come al solito attacca il ferro e come al solito sbaglia. Non sbaglia Polonara da tre dalla sua mattonella, et-voilà, gara ribaltata per Reggio 35-36 al 23°. Ejim si procura due liberi, 37-36 e Roma rimette il naso avanti ma occorre riprendere la difesa del primo tempo. Jones strappa la palla a Diener ma poi, ancora una volta, Roma spreca al ferro, pazzesco!! E Freeman avrebbe sbagliato anche l’ennesimo attacco al ferro in transizione, Polonara ragala un fallo su Morgan ma sull’azione seguente Ejim fa passi. Roma attacca non male, di più, altra persa di Morgan e Polonara va, 37-38 e dopo corregge un tiro sbagliato dal Cincia. L’ACEA è in apnea, altra persa e Dalmonte deve chiamare tempo, è tornata la Roma versione campionato insomma, Reggio senza strafare è di nuovo sopra e con il possesso in mano. Tentativo di allungare la difesa che paga, sempre Achi Polonara sbaglia..Intanto l’ACEA non segna più, ci prova Stipcevic ma sia la tripla che il susseguente attacco al ferro non va, anche Freeman viene stoppata da Polonara che adesso domina sui due lati del campo. Roma è ferma a 2 punti fatti al 27°….Ci pensa Stipcevic da tre con un tiro molto meno aperto di quello precedente. Diener replica come sa fare lui, ancora Rok da post basso in avvicinamento stavolta, mahh, almeno si vede qualche canestro. Lavrinovic fa terzo fallo e si accomoda in panca, entra Pini. C’è anche Ebi che viene beffato dal ferro pure lui. Ultimo minuto, parziale da 7-14 al momento che spiega tutto..Ebi con un long-two ridà il vantaggio a Roma che gestisce almeno l’ultimo possesso ed altra beffa per l’Urbe, prima Stipcevic e poi ancora Ebi non mettono dentro il cuoio. Si chiude sul 44-43 un periodo a dir poco quasi osceno per la scarsa qualità media vista in campo…
Quarto periodo, Menetti si gioca Della Valle con il Cincia mentre Dalmonte rimette dentrro De Zeeuw ed Ejim e D’Ercole va di tripla allo scadere, 47-43. E di nuovo Lollo in penetrazione buca letteralmente la difesa biancorossa e di sinistro, 49-43 al 31°, però! C’è Mussini per Reggio, il Cincia si mette in proprio e subito dopo è zona per Roma ma Lollo è on-fire, tripla siderale, 52-45!! Il Cincia buca la sua di tripla e Menetti insiste sulla zona ma sul fallo di Diener sempre su di uno scatenato D’Ercole coach Max chiama tempo, i suoi sembrano aver perso lo smalto d’inizio terzo quarto. Un dato è incredibile, Roma è al momento 34-21 ai rimbalzi, si poteva prevedere ma così no, un divario così netto no…Al rientro Stipcevic si vede la sua tripla sputata dal ferro, ancora…Accidenti però, quanti tiri Roma non ha visto andare a buon fine così oggi? Roma riprende a difendere come sa e Reggio ci capisce poco, Ebi da una mano agli avversari, sfondo ed è anche 4* fallo. Ci pensa Jones, sfondo di Kaukenas su di lui e Menetti si lamenta con la terna…Non a torto però. Dalmonte gioca con De Zeeuw centro, Pini è fuori fase, è arrabbiato e sfoga la sua rabbia su Stipcevic, poi su Ejim spedendolo in lunetta uscendo per Lavrinovic, 53-45 al 34° e massimo vantaggio di nuovo di Roma sul +8. Capitan D’Ercole fa fallo su Diener, liberi per raggiunto bonus ed è 53-47 al 35°. Stipcevic da un cioccolatino a De Zeeuw, 55-47 e +9. Reggio isola Lavrinovic su Ejim e l’ala romana spreca il suo 4° fallo, il lungo lituano fa 2/2, 55-49. Match ora che entra nel vivo, sempre Stipcevic si prende carico di concludere ma subisce fallo, liberi ed è 57-49 al 36°. Mussini si procura un tiro molto bene ma non becca nemmeno il ferro…Strano… Roma controlla di nuovo adesso anche se non bisogna fidarsi della classe dei reggiani, il Cincia va al ferro ma fa passim non rilevati e serve Kaukenas, 57-51 tra le proteste del pubblico. Roma però è abbastanza lucida, palla dentro a Jones che fa compiere a Lavrinovic il suo 4° fallo, Menetti chiama tempo per riodinare le idee (un po’ confuse staseraa, a dire il vero), dei suoi. Al 37° Jones va in lunetta, 59-51. Roma pressa per far perdere secondi preziosi ma Lavrinovic da post basso segna, poi la Grissin Bon si rimette a zona ma sempre il centro lituano commette il suo 5° fallo su De Zeeuw che lo attacca intelligentemente. Male il primo, bene il secondo, 60-53 al 38°. Ma non è serata per Reggio, Polonara spara un mattone dalla sua zona preferita e Roma non ne approfitta, Polonara cerca di farsi perdonare procurandosi due liberi ma buca il primo, non il secondo, 60-54 al 39°. Stipcevic fa la volpe, attacca Pini che fa il suo 5° fallo e si procura due liberi a 78” dal termine, 62-54. E Roma chiude la gara, D’Ercole completa la sua splendida gara rubando il possesso a Diener e, sul possesso successivo, Jones affonda la bimane a canestro, 64-54. Menetti chiama tempo ma ad un minuto esatto dal termine c’è poco da dire sul -10.. Ed infatti Kaukenas si alza da tre, sbaglia e Roma s’impossessa della sfera con Rok che si va a procurare due liberi, 66-54. Reggio è cotta, Kaukenas mette dentro l’ultimo tiro ma vince Roma 66-56 una gara che è ossigeno puro per una classifica a dir poco asfittica.
Sala Stampa
ACEA Virtus Roma – Grissin Bon Reggio Emilia 66-56
Parziali:20-15; 15-14; 9-14; 22-13
Progressione: 20-15; 35-29; 44-43; 66-56
MVP: Ne fa solo 11 a referto, non come Rok che ne mette 14 o Maxim che ne sigla 13 però gli 11 punti di Lollo D’Ercole sono pesantissimi perchè scuotono Roma. Eppoi è lui l’MVP per come difende su Diener e su Kaukenas, veramente una signora gara, bravo Lollo!!
WVP: Sponda Reggio…Anche se Jordan Morgan fa molto per beccarsi questo poco ambito merito. Allora delude Federico Mussini, 9 minuti, virgola a referto. Peggio di lui fa Amedeo Della Valle ma dalla sua ha che oggi è arrivato in treno dopo giorni di influenza.
Fabrizio Noto/FRED