SASSARI – La Dinamo batte l’Upea Capo d’Orlando e si aggiudica il derby delle isole, al termine di un match che è stato deciso solo nei secondi finali da una giocata da vero campione di David Logan. I siciliani hanno avuto il pallone per la vittoria o quantomeno per portare il match ai supplementari, ma non sono riusciti a concretizzare gli ultimi tiri. Capo d’Orlando è riuscita per tutta la durata della partita a giocare un buon basket in fase offensiva oltre che mettere tanti piccoli granelli di sabbia nei meccanismi dei padroni di casa. Solita nota negativa che purtroppo sta divenendo una costante per il campionato italiano, è stata la direzione della terna arbitrale. Fischi sempre poco chiari, metro arbitrale ondivago e la non richiesta necessità di essere protagonisti.
LA PARTITA
Meo Sacchetti presenta il quintetto annunciato, con Dyson e Logan a dettare i ritmi del gioco, Sanders a cercare continuità di rendimento e Brooks e Lawal sotto le plance. Giulio Griccioli chiede a Henry e Basile di controllare i ritmi del match sin dalla palla a due. Gli ospiti partono fortissimo e a metà quarto sono avanti sul 2-12. Meo Sacchetti non ci sta, chiama il time out e inizia a cercare risorse dalla panchina. Kadji prende il posto di uno spento Lawal mentre Devecchi e Brian Sacchetti cambiano Brooks e Logan. I biancoblù alzano l’intensità difensiva ma Capo d’Orlando continua a trovare il canestro con buona continuità. Il primo quarto si chiude sul punteggio di 16-23.
Il secondo periodo si apre con le triple di Kadji e Basile e con la ricerca dei ragazzi di Sacchetti nel ricucire lo strappo iniziale. Basile e Nicevic sono molto precisi e ribattono alle giocate di un positivo Formenti. Sanders continua a litigare con il canestro e Brian Sacchetti non regala la concretezza delle precedenti prestazioni. Si va al riposo lungo sul punteggio di 33-38 e la netta sensazione che per la Dinamo non sarà agevole portare a casa la vittoria.
Al rientro sul parquet dopo l’intervallo lungo, Sassari impatta subito sul 38-38. Il pubblico del PalaSerradimigni cerca di diventare un fattore ma gli ospiti ribattono colpo su colpo. A metà quarto il punteggio parla chiaro: 42-42. La Dinamo prova a scappare con Devecchi e Formenti ma l’orgoglio dei siciliani porta il punteggio ancora in parità al suono della sirena del terzo quarto: 50-50.
Il match viaggia sui binari di una sostanziale parità, con la terna arbitrale che, con decisioni assurde, riesce a scontentare tutti. A metà quarto Sassari avanti di una lunghezza: 59-58. Kenny Kadji firma un parziale di 4-0 che sembra decidere la partita (63-58). I ragazzi di Griccioli non muoiono mai e trovano con Hunt il canestro che riapre il match, che viene deciso da una fantastica tripla di David Logan (70-68). Un ultimo time out dei siciliani cerca di organizzare il tiro della vittoria o dei supplementari, ma prima una sospetta stoppata di Logan su Henry e poi due tentativi della disperazione si spengono lontano dal canestro biancoblù. Gli ospiti lasciano il parquet ricevendo il convinto applauso del PalaSerradimigni mentre i biancoblù festeggiano l’ottava vittoria consecutiva.
SALA STAMPA
Giulio Griccioli
Abbiamo giocato una buona partita, siamo stati bravi ma non è bastato. Molto bene le nostre due fasi, sia offensiva che difensiva e devo dire che abbiamo perso poche volte filo del discorso concedendo poco a Sassari. Credo sia la partita in cui la Dinamo ha segnato meno in casa, merito nostro che siamo stati bravi a controllarli e a non cedere nella tentazione di ribattere colpo su colpo. Nei momenti in cui lo abbiamo fatto lo abbiamo fatto con molta lucidità. Ci da forza venire in un campo come questo e fare una partita del genere, rischiando anche alla fine di vincerla. Forse era scritto che anche questa non dovevamo vincerla. Onestamente devo ammettere di avere poco da recriminare ai miei ragazzi. Abbiamo tenuto mentalmente anche quando è arrivato il fallo tecnico per proteste che pareva aver chiuso la partita. Poi naturalmente la classe dei giocatori di Sassari permette loro di trovare canestri importanti in qualsiasi momento, vedi Logan alla fine. Non credo potessimo fare meglio di così. Fatemi dire un’ultima cosa: fa piacere giocare davanti ad un pubblico così caldo e corretto, molto simile a quello di Capo d’Orlando, che applaude gli avversari all’uscita dal campo. I miei complimenti al pubblico del PalaSerradimigni, è davvero bello giocare su un campo così.
Meo Sacchetti
Abbiamo iniziato la partita molto soffici e Capo d?orlando ha preso subito fiducia giocando bene da subito, facendo molto canestro da tre. Noi eravamo molto statici con poca difesa e tante palle perse banalmente. Poi siamo riusciti ad alzare l’intensità difensiva ma siamo andati avanti a strappi. Vittorie come queste valgono oro per come nascono e per come finiscono. Abbiamo faticato per grande merito loro. Non siamo riusciti a trovare canestri facili, loro sono stati bravi a chiuderci la transizione. Se avessimo perso sarebbe stata la terza sconfitta di fila contro di loro, per fortuna ci siamo tolti la scimmia Capo d’Orlando. Oggi non possiamo parlare di black out, quelli ci sono quando c’è la luce, oggi siamo proprio partiti al buio.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – UPEA Orlandina Capo d’Orlando 70-68.
Parziali: 16-23; 17-15; 17-12; 20-18.
Progressione: 16-23; 33-38; 50-50; 70-68.
MVP: David Logan. Il professore mette la sua firma sulla vittoria con una tripla impressionante per velocità di esecuzione e freddezza. In una partita giocata sul filo dell’equilibrio la sua giocata ha fatto la differenza. Chiude con 15 punti e 2 rimbalzi fondamentali. Meritano una citazione Matteo Formenti e Jack Devecchi per l’energia profusa nei momenti decisivi del match.
Foto di Daniele Petretto
MARCO PORTAS