Bologna, 3 aprile – Ospite a Bologna per la 25esima di campionato arriva la Openjob Metis. Si affrontano due squadre reduci da sconfitte brucianti ma per motivi diversi: Bologna asfaltata ad Avellino a conferma di un trend esterno preoccupante in vista della volata playoff, Varese battuta solo nell’ultimo quarto a Masnago da Brindisi, ma comunque uscita tra gli applausi di un pubblico che sta apprezzando il momento discreto di una squadra che prova a risalire la china di una stagione sfortunata e a cui resta ormai poco da chiedere.
GRANAROLO BOLOGNA
Inizia per la Virtus Bologna un ciclo di partite decisive per il proprio futuro e le ambizioni di playoff: sei gare alla fine della regular season, tre in casa (Varese, Pesaro, Roma) e tre fuori (Cremona, Milano, Trento), 22 punti in classifica e un settimo posto, possibilmente, da difendere. Per farlo non c’è un’alternativa che non passi dal vincere sempre in casa, in quella Unipol Arena che finora è stato un fortino raramente violato dagli avversari e che ha quasi sempre fatto vedere il volto migliore di questa squadra. Che, però, in trasferta continua a smarrirsi con modalità preoccupanti, proprio come nell’ultimo turno ad Avellino, al termine di una partita che, se non è stata la più brutta dell’anno, ci è andata molto vicino e, soprattutto, ha ricalcato grosso modo quanto fatto vedere in precedenza a Venezia, Reggio Emilia e in parte a Caserta (per citare le trasferte perdenti del girone di ritorno). Coach Valli è stato molto chiaro: questa squadra deve guardarsi dentro per capire se ha, più che le forze, la voglia per continuare a giocare in caccia di un posto tra le prime otto. La tensione in settimana è stata tenuta alta, con allenamento anche di lunedì, che solitamente è giorno di riposo, anche visto che si gioca di sabato, e amichevole martedì a Cento contro la Pallacanestro Mantovana vinta 90-83 e finita in rissa tra Okaro White e Aristide Landi (vivaio Virtus e ancora sotto controllo della società bianconera), segnale che può avere una doppia interpretazione: che i giocatori sono ancora completamente sul pezzo tanto da voler vincere a tutti i costi anche solo un’amichevole, o che c’è un nervosismo latente che potrebbe esplodere e far saltare tutti i buoni propositi costruiti nel corso di una stagione assolutamente positiva. Solo il campo potrà dare risposte e la gara con Varese è certamente un’opportunità ghiotta per gli uomini di Valli. I lombardi sono squadra prevalentemente offensiva e che lascia molto giocare e i precedenti casalinghi contro squadre con queste caratteristiche (Sassari, Cantù, Brindisi: 3 vittorie con 88 punti di media segnati) lasciano ben sperare. Ma guai ad abbassare la guardia contro una squadra che, comunque, potrà giocare abbastanza libera mentalmente non avendo più, virtualmente, obiettivi da inseguire. In più, in stagione non si è mai raggiunta una striscia di tre sconfitte consecutive (attualmente sono due dopo i KO di Reggio e Avellino) e questo non è certo il momento migliore per metterla a referto. Un motivo in più per andare in campo determinati a strappare i due punti.
OPENJOB METIS VARESE
La sconfitta casalinga nell’anticipo di sabato contro Brindisi ha un po’ placato il cauto ottimismo che si respirava in casa varesina, ma non ha comunque tolto l’impressione di una squadra in netta ripresa e che infatti, nonostante il risultato, è uscita tra gli applausi dei suoi tifosi. L’avvento di coach Caja in panchina ha sicuramente portato un’aria nuova in casa biancorossa, non tanto per le vittorie, che sono arrivate, quanto per l’atteggiamento della squadra, ora meno restia e più combattiva in campo, come proprio la partita con l’Enel ha dimostrato: una sconfitta contro una squadra semplicemente più forte, ma giunta dopo 40’ di lotta su ogni pallone, peccando però di lucidità. E proprio la lucidità è quella che Kangur e soci dovranno recuperare in vista della sfida con la Granarolo, ultimo crocevia prima della sfida contro Caserta che, con una vittoria, metterebbe definitivamente in soffitta il discorso salvezza. L’Openjob Metis, intanto, dovrà rivedere un po’ i suoi piani tecnico tattici per la partita contro i bolognesi: anche se il gruppo appare maggiormente in salute, rimane comunque la peggior difesa del campionato (83 punti subiti in media, anche se in trasferta va meglio che in casa, 80 punti subiti contro gli 86 di Masnago), e la Virtus in casa ha più volte dimostrato di sapersi esaltare contro difese pigre. Guai a mettersi a far gara con Ray e Hazell a chi la imbuca di più, e, soprattutto, guai a perdere nuovamente 19 palloni come successo sabato con Brindisi. La regia di Maynor dovrà ancora essere illuminata (ma anche le sue percentuali devono migliorare rispetto al tremendo 29% dal campo con cui viaggia fino ad oggi) per accendere il gruppo di atleti Eyenga-Jefferson-Diawara (ancora non al 100%), mentre un’altra parte importante della gara si giocherà sotto le plance dove Caja e il suo staff dovranno trovare un modo per arginare la voglia di rimbalzi (specialmente offensiva, quasi 14 a partita nelle gare casalinghe) dei lunghi felsinei. Infine, ma comunque non di secondaria importanza, quella di sabato sarà un’altra occasione per valutare il gruppo in ottica stagione futura. Con i playoff ormai fuori portata, ma anche con una salvezza quasi certamente in tasca, il gruppo dirigente ha iniziato a pensare come muoversi per il campionato 2015/2016 che dovrà essere, gioco forza, un campionato di riscatto. C’è interesse, ovviamente, per Eric Maynor, ma molto della sua conferma passa dalle richieste economiche che non dovranno essere troppo alte, così come per il duo Eyenga (in grande crescita) – Jefferson. Monitorati anche i veterani Kangur e Diwara, mentre il solo Callahan è certo di rimanere, in forza del suo contratto 1+1. L’idea è quella di formare uno zoccolo duro su cui poi andare a modellare il roster in fase di mercato. L’idea è quella di formare uno zoccolo duro su cui poi andare a modellare il roster in fase di mercato.
PRECEDENTI: 156 con 74 vittorie per Bologna, 81 per Varese e 1 pareggio;
ARBITRI: Paternicò-Sabetta-Calbucci;
PALLA A DUE: Sabato 4 aprile 2015, ore 20.30 alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno;