Turno di campionato a cavallo della Pasqua, quello andato in scena tra sabato e lunedì, 25ma giornata di Serie A che ha ribadito il concetto già predominante nelle ultime settimane: gli unici piazzamenti che, in vista del termine della stagione regolare, sembrano destinati ad essere assegnati senza clamorosi stravolgimenti sono il primo e l’ultimo, mentre la corsa per il raggiungimento dei vari altri obiettivi resta apertissima. Il caso ha voluto che nel monday night di Pasquetta si affrontassero proprio le due compagini ai poli opposti della classifica, la Pasta Reggia Caserta fanalino di coda e l’EA7 Emporio Armani Milano capolista, nel più classico dei testa-coda che – guardando esclusivamente il risultato finale – si è risolto nel più classico dei modi, rispettando cioè i pronostici della vigilia. Ribadiamolo: pronostico rispettato sì, ma solo nel risultato; Caserta ha infatti opposto resistenza fino all’ultima sirena, tenendo il muso avanti nel punteggio per larghi tratti di gara nel primo tempo e restando sempre a contatto nella ripresa, respingendo i tentativi di break dei campioni d’Italia.
I ragazzi di coach Esposito ne escono sì a testa altissima, dando ragione a chi ha sempre sostenuto che la Juve non mollerà la presa e cercherà il “miracolo” finché non sarà condannata dall’aritmetica, ma a bocca asciutta. E a 5 giornate dal termine della stagione, sperare nell’impresa è ancora più impossibile se non si fanno punti. Il prossimo turno potrebbe essere l’ultima occasione per riaccendere una flebile speranza di giocarsi la salvezza fino in fondo, con la Pasta Reggia impegnata a Varese e la Consultinvest Pesaro in trasferta a Trento. Volando invece verso l’altra estremità della classifica, Milano allunga a 19 la sua striscia di successi consecutivi (in attesa anche del recupero contro i “cugini” di Cantù) e allunga anche a +8 sulle inseguitrici. È proprio alle sue spalle che infuria la bagarre per il secondo posto, e in questa corsa a tre la “pole position provvisoria” ce l’ha la Grissin Bon Reggio Emilia; l’atteso scontro diretto del PalaBigi tra la Reggiana e l’Umana Reyer Venezia si è risolto nei secondi finali a favore dei padroni di casa, che con il 2-0 negli scontri diretti riagguantano così la seconda piazza.
In barba ai tanti inconvenienti – soprattutto relativi ai numerosissimi infortuni – incontrati lungo la stagione, la Grissin Bon centra la terza vittoria di fila ed è di nuovo lì, in prima linea per l’ottenimento di quel piazzamento nel mirino già da inizio stagione. A dare una mano in tal senso a Polonara e compagni è anche lo stop, inatteso ma non troppo, del Banco di Sardegna Sassari, che sul parquet di casa cede il passo ad una autorevolissima Dolomiti Energia Trento: dopo il trionfo in Coppa Italia e un successivo periodo di grande slancio, nelle ultime settimane la Dinamo sembra in lieve calo, proprio quando invece è richiesto a tutti uno sforzo supplementare. Un autentico spartiacque potrà essere lo scontro diretto di domenica prossima che vedrà il Banco salire a Reggio Emilia: in caso di colpaccio esterno, le ambizioni di secondo posto torneranno di prepotenza, ma una nuova sconfitta (sarebbe, in quel caso, la terza consecutiva) potrebbe addirittura riaprire a sorpresa i giochi per la quarta posizione, con la stessa Trento e l’Enel Brindisi che scalpitano.
Questa accoppiata prosegue infatti a braccetto il suo cammino e risale a -4 dal quarto posto: per la Dolomiti Energia di coach Buscaglia il già citato successo di Sassari è il quarto di fila, ed è in piena striscia positiva (bottino pieno nelle ultime tre giornate) anche l’Enel, che in casa regola la Giorgio Tesi Group Pistoia. Per queste due squadre, a pieno titolo tra le più in forma del momento, il sogno di riagguantare il quarto posto – al termine di una rincorsa che avrebbe del clamoroso – è ancora lontano ma non lontanissimo; se Sassari dovesse fermarsi ancora, il fiato sul collo glielo faranno sentire. La battuta d’arresto di Pistoia in Puglia accorcia tremendamente la classifica a centro gruppo, ed è ormai ovvio che cinque squadre (quelle che oggi vanno dalla settima all’undicesima posizione) si contenderanno gli ultimi due posti playoff rimasti. Due lunghezze di vantaggio sulle dirette concorrenti le mantiene la Granarolo Bologna, che superando in casa la Openjobmetis Varese ritrova quel sorriso che mancava dal 15 marzo e respinge l’assalto di Roma, Cantù e Cremona, tutte vittoriose.
L’Acea Roma conferma di essersi ritrovata e sconfigge in casa la Sidigas Avellino, l’Acqua Vitasnella travolge senza appello l’Upea Capo d’Orlando chiudendo virtualmente i conti già dopo pochi minuti, ancor prima dell’ingresso in campo di Metta World Peace, mentre la Vanoli Cremona festeggia – espugnando il parquet di Pesaro – un successo che mancava da oltre un mese. Tre formazioni vittoriose, ma con situazioni interne leggermente diverse: Roma è in striscia, 4 successi consecutivi non li conosceva da tempo immemorabile, e nonostante il suo calendario da qui al 10 maggio sia oggettivamente duro, l’umore alto del gruppo può costituire un’arma in più; l’umore è altissimo a Cantù, il fattore World Peace pesa in questo senso sia nello spogliatoio che tra i tifosi, e c’è per di più una partita da recuperare, la più attesa di tutte, quella che squadra e pubblico vivranno presumibilmente come una finale; meno “carica” in casa Cremona, chiamata a provare l’impresa di conquistare dei playoff che sarebbero storici partendo da outsider, dal ruolo di “sfavorita”, sapendo però che la sua stagione sarà comunque positiva e da ricordare.
Daniele Ciprari