Restano soli 80 minuti, due ultimi turni da affrontare prima della conclusione della regular season del campionato di Serie A 2014/2015, 80 minuti che – col primo posto dell’EA7 Milano come unica certezza – dovranno emettere tutti i numerosi altri verdetti ancora in sospeso. La notizia probabilmente più rilevante di questa 28ma giornata appena andata in cantiere arriva però dal “basso”, ed è la definitiva riapertura della lotta per non retrocedere. Sono passate poche settimane da quando tutti, compreso colpevolmente chi vi scrive, davano pressoché per spacciata la Pasta Reggia Caserta fanalino di coda della classifica, staccata con margine dal resto del gruppo, col fardello anche psicologico del punto di penalizzazione e con le speranze di salvezza ridotte letteralmente al lumicino. Nel match casalingo contro il Banco di Sardegna Sassari, per i bianconeri è arrivata la seconda vittoria consecutiva, che unita al contemporaneo stop della Consultinvest Pesaro contro Pistoia delinea una situazione di classifica estremamente delicata.
La Vuelle resta infatti arenata a quota 14 punti, dove è ferma dallo scorso 15 marzo, data dopo la quale sono arrivati 6 ko in fila, mentre la Juve di Enzo Esposito con questo successo sale a 13: il più “crudele” degli scherzi del calendario le vedrà affrontarsi proprio all’ultima giornata, il prossimo 10 maggio, in uno scontro diretto che con tutta probabilità sarà un autentico spareggio. Nel prossimo turno Pesaro salirà al Pianella contro una Cantù a caccia dei punti-playoff, mentre Caserta ospiterà Reggio Emilia, in piena corsa per il secondo posto: a meno di risultati a sorpresa in questi ostici incroci, sarà il match dell’Adriatic Arena ad assumere i contorni del “dentro o fuori”, anche nel caso in cui la Pasta Reggia dovesse vincere il ricorso contro la penalizzazione in classifica e vedersi restituito il punto di handicap che la accompagna ormai da tempo. Le coronarie dei tifosi direttamente interessati sono a rischio, ma per l’interesse e la spettacolarità del campionato tutto ciò rappresenta certamente un aspetto positivo.
Almeno altrettanto incerta fino alla sirena dell’ultima giornata sarà sia la bagarre per la conquista della piazza d’onore che quella per gli ultimi posti playoff. Nulla è cambiato al secondo posto, dove l’Umana Venezia mantiene i suoi 2 punticini di vantaggio sulla Grissin Bon Reggio Emilia, margine risicato ma preziosissimo, considerando che in caso di arrivo in parità sarebbero i reggiani a spuntarla; l’affermazione esterna della Reyer, corsara a Cremona, e quella casalinga degli emiliani ai danni dell’Acqua Vitasnella Cantù confermano l’ottimo stato di forma delle due rivali, con il calendario dei prossimi due turni che potrebbe anche mischiare le carte in tavola. Se il 10 maggio sia Venezia che Reggio sono attese da gare interne – rispettivamente contro Capo d’Orlando e Brindisi – che potrebbero non riservare ribaltoni, la prossima domenica rischia di diventare quella decisiva, con due impegni dal pronostico incerto: la già citata trasferta della Grissin Bon a Caserta e quella dell’Umana a Sassari.
Proprio il Banco di Sardegna, in occasione di questa sua ultima uscita casalinga prima della post season, sarà chiamato perlomeno ad una reazione d’orgoglio dopo questo periodo dell’anno che ha visto la Dinamo in caduta libera. La sconfitta arrivata a Caserta è per Sacchetti e i suoi la quinta consecutiva, e si è inevitabilmente completato l’aggancio della Dolomiti Energia Trento al quarto posto: l’Aquila di coach Buscaglia sconfigge infatti in casa una Acea Roma sciupona, mette in cascina la sua sesta vittoria nelle ultime 7 giornate e può davvero sognare di iniziare i playoff con il vantaggio del fattore campo nel primo turno, traguardo che nessuno in Trentino avrebbe anche solo osato sognare sette mesi fa. Il posticipo del lunedì, che ha visto l’Enel Brindisi regolare tra le mura amiche una Sidigas Avellino ormai priva di obiettivi, lascia anche i pugliesi in teorica corsa per la conquista della quarta piazza, distante 2 punti, ma il calendario non sembra giocare a favore di Bulleri e compagni.
Milano e Reggio Emilia, queste infatti le ultime avversarie dell’Enel in una regular season il cui bilancio resterebbe comunque molto positivo anche in caso di (probabile) sesto posto finale. Restano da stabilire le ultime due squadre che prenderanno parte al gran ballo dei playoff partendo dalla settima e dall’ottava piazza; e la situazione in tal senso resta ingarbugliata. La vittoria esterna a Pesaro fa salire di prepotenza le quotazioni della Giorgio Tesi Group Pistoia, che sorniona è di nuovo lì, a distanza di 12 mesi da quella scorsa stagione che la vide agguantare l’ottavo posto da neopromossa: le battute d’arresto di Cantù a Reggio Emilia e della Granarolo Bologna – arresasi sonoramente sul parquet della capolista Emporio Armani, tornata alla vittoria dopo due gare di “pausa” – permettono ai toscani di coach Moretti di coltivare legittime ambizioni di post season. Al momento sarebbero le V nere e Pistoia a festeggiare, ma saranno due ultime giornate al cardiopalma anche per merito di scontri diretti da brivido.
Scontri che vedranno protagonista l’Acea Roma, allo stesso tempo protagonista diretta e “arbitro” della lotta playoff: i capitolini – distanti 2 lunghezze dall’obiettivo – saliranno a Casalecchio per fronteggiare la Granarolo e ospiteranno infine Cantù a viale Tiziano. Due spareggi che Roma deve vincere per non restare fuori, e che – nel caso in cui D’Ercole e compagni facciano bottino pieno – estrometterebbero dalle prime otto almeno una delle avversarie. In mezzo a questi “incroci pericolosi”, è doveroso dedicare spazio anche al match tra Openjobmetis Varese e Upea Capo d’Orlando: due formazioni che non avevano più nulla da chiedere al campionato, ma che meritano in ogni caso un plauso. L’Orlandina lo merita per la sua tranquilla salvezza, arrivata in barba ai tanti guai che ne hanno a più riprese falcidiato il roster, e Varese a sua volta lo merita per essersi riscattata in questo finale di stagione (terza vittoria di fila) da una annata oggettivamente pesante, che dovrà fungere da monito per il futuro.
Daniele Ciprari