Seconda vittoria consecutiva per la Grissin Bon Reggio Emilia che si porta sul 2 a 0 nella serie finale dei play off regolando il Banco di Sardegna Sassari con il punteggio di 84 a 71.
40 minuti di puro furore agonistico. Così si può descrivere la prestazione della Pallacanestro Reggiana, capace di annientare il Banco di Sardegna Sassari attraverso una pallacanestro quasi perfetta, fatta di intensità difensiva, rimbalzi, contropiedi ma soprattutto percentuali al tiro che rispecchiano l’ottima circolazione di palla.
Per certi versi la fotocopia di gara 1, Reggio Emilia trascinata dal trio Cinciarini, Kaukenas e Polonara, ha dimostrato sul campo di poter lottare tranquillamente per lo scudetto, mettendo in serie difficoltà ogni situazione difensiva ordinata da Sacchetti.
I sardi le hanno provate tutte, raddoppi, cambi difensivi e zona senza mai trovare la giusta opposizione allo strapotere offensivo biancorosso. Troppo isolato Brooks (18 punti e 11 rimbalzi, 34 di valutazione), l’unico capace di raggirare gli artigli dei lunghi reggiani con giocate da vero fuoriclasse.
I primi minuti di gioco scorrono ad un ritmo elevato, pericoloso sotto certi punti di vista per la Grissin Bon Reggio Emilia. I biancorossi faticano a controllare i rimbalzi difensivi a causa del rientro di Lawal, ma Sassari è piuttosto imprecisa al tiro e per gli emiliani l’imperativo è correre appena è possibile. I canestri di Kaukenas e Chikoko infiammano il pubblico reggiano, Sacchetti è costretto a chiamare subito time out per riordinare le idee sul 15 a 6 dopo 5′ di gioco. La zona 3 2 molto mobile, ordinata da Menetti, costringe i sardi a muovere il pallone velocemente senza trovare però i varchi giusti. Reggio è calda e fa male dall’arco con le triple di Silins, Lavrinovic e Cinciarini; per Dyson e compagni l’attacco reggiano risulta un rebus e con fatica lo staff tecnico di Sassari riesce a trovare le contromisure necessarie. Reggio attacca il canestro nei primi secondi di ogni azione mentre Sassari fatica ad arrivare al ferro. Un canestro di Sosa e la tripla di Brooks sulla sirena tengono in vita le speranze del Banco di Sardegna; dopo 10′ di gioco il punteggio vede la Grissin Bon avanti per 27 a 17.
L’approccio di Sassari nella seconda frazione è nettamente più aggressivo, la pressione difensiva aumenta e il gioco in attacco risulta più fluido. A colpire dall’angolo è Sanders, in uscita dalla panchina. Reggio Emilia, dopo un momento di difficoltà, ritrova il sorriso con le due conclusioni pesanti di Silins e Della Valle che segnano un ulteriore allungo della truppa reggiana al 4′, sul punteggio di 37 a 26. Polonara sfrutta il suo atletismo per battere con estrema facilità i lunghi avversari oltre a rendersi pericoloso dal perimetro. Sassari vede nero, non riescono le cose più semplici, solo i liberi di Sacchetti portano punti preziosi per il team guidato dal padre (44-34). Sul finire del primo tempo la situazione si fa nervosa, Sosa perde la testa e si prende un tecnico non capitalizzato dal team reggiano, mentre nell’ultima azione la terna arbitrale fischia un doppio tecnico a Kaukenas e Formenti che chiude il quarto sul 47 a 36 per Reggio Emilia.
Il terzo quarto si apre con una serie di triple firmate Silins-Polonara fondamentali per riaccendere il feeling con il pubblico di Via Guasco. Sassari si affida al talento di Brooks, capace di alternare soluzioni perimetrali a conclusioni ravvicinate, anima di Sassari in un momento fondamentale della partita (57-43). Il Banco di Sardegna fatica a contenere le giocate di Polonara, in giornata di grazia. L’ ala ex Varese è incontenibile, le rotazioni difensive sarde fanno acqua da tutte le parti e per Polonair è un gioco da ragazzi arrivare al ferro (63-45). Reggio gioca una pallacanestro perfetta, la circolazione di palla mette in difficoltà la formazione sarda, gli esterni colpiscono con regolarità il canestro ospite e per Reggio Emilia si aprono le porte del paradiso. Sulla sirena il punteggio dice 68 a 49.
Sassari tenta una timida reazione con la tripla di Sanders, Reggio risponde con il talento e l’ esperienza di Lavrinovic, non nella sua miglior gara ma comunque indispensabile per la sua intelligenza cestistica. L’intensità messa in campo dagli emiliani non ha intenzione di scendere e per Sassari è notte fonda, aggrappata ai troppi individualismi dei suoi uomini, perde il controllo del ritmo (74-58). Una tripla di Sacchetti riaccende un minimo di speranza per il Banco di Sardegna; Sosa e Dyson si giocano il match ball per riaprire la gara, sbagliando due facili conclusioni a 2′ dal termine sul punteggio di 78 a 63. La Grissin Bon in riserva di energie si affida al suo capitano nella gestione degli ultimi possessi e la schiacciata finale di Kaukenas è una liberazione per il pubblico reggiano. Reggio vince con il punteggio di 82 a 71, si porta sul 2 a 0 e può continuare a cullare il suo grande sogno.
Meo Sacchetti Sala Stampa
Max Menetti Sala Stampa
Grissin Bon Reggio Emilia – Banco di Sardegna Sassari 84-71
Parziali (27-17, 20-19; 21-13, 16–22)
Mvp: Polonara
Wmp: Dyson