SASSARI – Al termine di un match assolutamente vietato ai deboli di cuore, la Dinamo impatta la serie sul 2-2. Reggio Emilia è stata protagonista di una rimonta pazzesca. Dal 63-41 di metà terzo quarto è stata capace di impattare sul 80-80 e portare la partita al supplementare. Sassari ha riassunto nel match di questa sera tutte le sue peculiarità positive e negative già intraviste durante tutta la stagione. Se i ragazzi di Meo Sacchetti giocano sotto ritmo non riescono a controllare l’andamento del match. D’altro canto Reggio è una squadra che non molla mai e riesce a leggere molto bene le varie situazioni di gioco sopratutto quando controlla il ritmo. Assolutamente insufficiente la prestazione della terna arbitrale. Non ha mai seguito un preciso metro di giudizio e ha pesantemente condizionato l’andamento della partita
LA PARTITA
Meo Sacchetti, rispetto a gara tre, presenta in quintetto Kenny Kadji al posto di Jeff Brooks, mentre Max Menetti non cambia e si ritrova a disposizione il grande ex Drake Diener. La Dinamo si presenta con le facce giuste e con Kadji firma subito il 5-0. Reggio tenta di abbassare subito i ritmi ma subisce ancora Dyson e compagni. Lawal infiamma un PalaSerradimigni già molto caldo con una schiacciata che firma il 9-2. Logan ne segue le orme e sigla il 12-5 con una tripla. Gli ospiti tengono botta con esperienza e determinazione e con Lavrinovic ricuciono il gap (13-12). La Dinamo riparte imperiosamente con due triple di Dyson e Sanders per il 19-12. La Grissin Bon è molto decisa, risponde immediatamente e impatta sul 19-19 dopo un canestro in penetrazione di Della Valle. Jeff Brooks e una tripla di Sanders chiudono la prima frazione sul 25-21.
Le rotazioni permettono alla Dinamo di tenere alto il ritmo anche nelle prime fasi del secondo quarto. I liberi di Kadji a metà periodo firmano il 33-23. Sassari è molto fluida in attacco mentre Cinciarini sembra accusare la stanchezza. L’esperienza di Lavrinovic e Kaukenas sembra non bastare e Reggio sembra cedere di schianto. Dopo la tripla di Logan per il 36-23 è la freschezza di Della Valle a riportare luce in attacco per Max Menetti. Sassari mantiene fino all’intervallo il vantaggio in doppia cifra. Si va negli spogliatoi sul 48-36.
Al rientro sul parquet Sassari ricaccia subito i fantasmi del terzo quarto di gara 3. Dopo il canestro di Polonara per il 48-38, i ragazzi di Meo Sacchetti piazzano un clamoroso parziale che li porta a metà quarto sul +22 (63-41). Il PalaSerradimigni è una bolgia infernale e il 2-2 della serie sembra scontato. Reggio sembra non averne più ma Cinciarini chiama a raccolta i suoi con Sassari che comincia a giocare con il cronometro e perdere le sue caratteristiche giocate in campo aperto. Gli emiliani rosicchiano il gap e vanno all’ultimo quarto sul -12 (68-56).
Ai biancoblù isolani iniziano a tremare le gambe e per gli ospiti appare all’improvviso Ojars Silins, fantasma in gara 3. Sassari vuole ricacciare indietro i biancorossi che non mollano un millimetro. A metà quarto, sul 76-67 Reggio ci crede ancora. Meo Sacchetti si affida a tre portatori di palla come Logan, Sosa e Dyson che non garantiscono una efficace fase difensiva. A un minuto dalla sirena il canestro di Dyson porta il punteggio sul 80-75. Sembra chiusa ma così non è assolutamente. Cinciarini firma il 80-77 da sotto, dopo aver rubato palla ad un ingenuo Jeff Brooks. Sassari ha la palla per chiudere ma la perde e Silins firma la tripla dell’80-80. Arbitri protagonisti sull’ultimo tentativo di Dyson in penetrazione. Polonara commette un fallo evidentissimo sotto gli occhi di un disattento Lamonica. Si va al supplementare.
Tutti si aspettano il crollo psicologico di Sassari. Della Valle sigla il vantaggio ospite (80-82) ma Dyson ha deciso di vincere. Tripla per l’83-82 in faccia a Cinciarini. Lavrinovic continua a dominare sotto canestro (83-84). Il pubblico del PalaSerradimigni spinge i biancoblù e Dyson risponde presente con un’altra tripla da nove metri per il 88-84. Lavrinovic e Cinciarini non mollano e si arriva all’ultimo giro di lancette sul 91-90. L’antisportivo fischiato a Lavrinovic reo di aver cinturato Brooks lanciato a canestro chiude la contesa. Brooks sigla i liberi del 93-90. Reggio perde la testa e con stizza non gioca gli ultimi 4 secondi. Polonara discute animatamente con Lamonica e rischia l’espulsione.
SALA STAMPA
Massimiliano Menetti
Ovviamente dispiace un po’ per la sconfitta ma anche oggi siamo stati bravi. Siamo riusciti a riaprire una partita che era praticamente chiusa. Questo viaggio a Sassari ci doveva dare delle risposte e lo ha fatto. Dopo questa partita sono ancora più convinto che possiamo farcela. Sicuramente abbiamo un po’ di rabbia per la sconfitta e dovremo essere bravi a buttarla sul campo lunedì. Tra 48 ore il nostro pubblico ci darà una grande carica. Sono francamente un po’ dispiaciuto che un campione come Lavrinovic venga punito in entrambe le gare, con un tecnico in gara 3 un antisportivo oggi. E’ un ragazzo che bisogna tutelare perché uno come lui è sempre pronto a chiedere scusa in caso di errore. Abbiamo della cose da recriminare come ad esempio due falli palesi su Cinciarini a metà campo. Credo sia giusto che le partite le giochino i giocatori. Sapevamo che Sassari nel momento in cui si sarebbe accesa sarebbe stato pericolosa. Hanno vinto meritatamente giocando 25 minuti spaziali, il loro merito non si discute. Credo che questa sconfitta di oggi possa darci ancora più fiducia rispetto al dopo gara 3. E’ assolutamente normale che la tensione sia sempre più alta visto che ci giochiamo la fase più importante della stagione.
Meo Sacchetti
Nel primo tempo abbiamo giocato in maniera molto simile a gara 3, ma questa volta non abbiamo patito la terza frazione. A un certo punto ci siamo spenti, perdendo fiducia, facendoci rubare palla e concedendo loro canestri facili. Sopra di cinque con palla in mano ci siamo fatti riacciuffare commettendo degli errori sanguinosi e aprendo la strada per il contropiede. Nel supplementare era fondamentale l’approccio, per fortuna abbiamo avuto la lucidità di portarla a casa aiutati anche da Dyson che oggi ha fatto un’ottima partita. Sinceramente non so chi tra noi e Reggio Emilia pagherà di più lo sforzo dell’overtime, sappiamo che le partite prendono ogni volta il loro corso. Abbiamo rispettato il fattore campo ma sappiamo che la missione difficile è iniziata con i playoff, partendo da Trento, passando per la montagna Milano e ora Reggio Emilia. Domani capiremo meglio che cosa ha Sanders perché farà una risonanza magnetica. Adesso ci concentriamo su gara 5 consapevoli di poter fare dei miglioramenti, in campo sappiamo di dover essere più cinici sfruttando al meglio il piccolo spazio che la loro difesa ci lascia. La pallacanestro è un gioco, non dobbiamo essere preoccupati ma concentrati. Ogni partita è una storia e spesso ogni match al suo interno ne contiene un altro. Siamo sicuri che chi ha guardato la partita da casa senza tifare per nessuna delle due squadre abbia assistito a una partita molto divertente. E’ inutile che mi chiediate degli arbitri perché io non parlerò mai di questo argomento.
Jerome Dyson
Abbiamo fatto un’ottima gara, siamo partiti pronti e andati avanti sulla scia di gara 3. Sappiamo di dover ancora sistemare qualche dettaglio difensivo sui loro giochi. Dobbiamo evitare gli errori ai tiri liberi, quando sbaglia uno sembra che contagi gli altri. Loro sono bravi e non mollano mai, in alcuni momenti a noi cala la fiducia e gli consentiamo di tornare nella partita passo dopo passo; Stasera abbiamo sbagliato smettendo di spingere l’attacco permettendo loro di difendere e accoppiarsi bene. Ora siamo in parità nella serie, sappiamo di dover combattere perché ogni partita è una battaglia.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Grissin Bon Pallacanestro Reggiana 94-90 d.t.s.
Parziali: 25-21; 23-15; 20-20; 12-24; 14-10.
Progressione: 25-21; 48-36; 68-56; 80-80; 94-90.
MVP: Jerome Dyson. Nel supplementare decide di vincere la partita e ci riesce. Poteva chiuderla già nell’ultima azione dell’ultimo periodo, ma la terna arbitrale ha chiuso gli occhi. La citazione potrebbe arrivare solamente per le due triple del supplementare ma non dimentichiamoci i 7 assist e i 4 rimbalzi.
MARCO PORTAS