Serviva un incrocio fortunato. Serviva che il Belgio battesse la Lettonia. E allora una vittoria contro Israele avrebbe qualificato l’Italia ai quarti di finale di questo Europeo. L’incrocio fortunato, però, non è arrivato. I belgi non hanno fatto il regalo agli azzurri e sono caduti contro la Lettonia, rendendo una mera formalità la gara dei ragazzi di Sacripanti contro Israele. Vinta, anche bene, dopo una partenza dove si è fatto a gara a chi segnava meno, per poi prendere il largo e vincere in scioltezza, sfiorando anche i 20 punti di vantaggio. Un peccato, perché c’è stata la miglior partita del torneo di Fontecchio (17 punti, 4 rimbalzi e 3 assists), i 12 punti di Spissu e Laquintana, le 11 triple a segno. Ma dopo il crollo di ieri con la Lettonia e la sconfitta beffarda con la Serbia, c’era la consapevolezza che il destino potesse essere crudele. L’Italia dunque esce a un soffio dalle prime otto europee, con tanto da recriminare nelle sconfitte con Belgio e Serbia, partite che, gestite diversamente, avrebbero fatto prendere tutto un altro aspetto alla partecipazione degli azzurri. Certo, era una squadra con lacune evidenti (stazza, assenza di una prima punta, assenza di Mussini), ma che ha provato a fare di necessità virtù, dando tutta sé stessa almeno nella metà campo difensiva. E in un torneo dal livello medio nuovamente non eccelso, come si è visto, sarebbe davvero bastato poco di più per togliersi ancora una volta delle belle soddisfazioni.
GIRONE E
Come visto, nel match più importante per i colori azzurri, la Lettonia ha messo le mani sul terzo posto nel girone vincendo con una grande rimonta il match col Belgio. Grandi meriti dei ragazzi lettoni che non si sono scomposti dopo aver toccato il -15 (43-28) all’intervallo, rientrando in campo assatanati, e chiudendo i conti con un ultimo quarto perfetto (75-66 il finale). Protagonista assoluto Rolands Smits, con a referto ben 26 punti con 10/14 al tiro e 4/5 da tre. 5 suoi punti filati hanno dato il sorpasso definitivo ai suoi, che da in lì in poi hanno preso il largo. Inutili i 17 con 6 asissts di Lecomte, per un Belgio che comunque ottiene un grandissimo risultato, considerato che l’anno scorso militava ancora nella categoria B, e oggi, invece, si gioca un posto tra le migliori del continente.
Il match di cartello, però, era quello tra le due leader del girone: Serbia e Francia. E i serbi hanno dato una grande dimostrazione di forza, vincendo (64-53) un partita controllata dal primo possesso e per certi momenti anche dominata (anche 30-13 a un certo punto). Dominante la difesa della Serbia che arriva alla sua sesta vittoria in altrettante partite, tenendo i galletti al 31.7% dal campo. 14 i punti di Zagorac e 12 per Davidovac. Inutili i 15 di Luwawu, in una squadra che sta pagando a caro prezzo l’infortunio della propria stella Axel Bouteille (frattura a una mano).
GIRONE F
Ugualmente nel girone F si scontravano le due teste di serie del girone: Spagna e Turchia. E gli iberici, come la Serbia, hanno messo in chiaro chi è la squadra da battere. Anche qui con una grande prestazione difensiva (57-48), ancorata alle lunghe leve di Ilimane Diop (8 punti, 14 rimbalzi e 3 stoppate), valvola di sicurezza di una squadra che ha trovato un press a tutto campo capace di mandare fuori giri gli avversari, sempre a rincorrere nel punteggio senza successo. 15 i punti di Hernangomez e 13 di Garcia, 11 di Birsen nella Turchia, ferma al 29% al tiro.
C’era poi un incrocio importante nelle restanti due partite: Lituania-Ucraina e Repubblica Ceca-Germania avrebbero deciso le altre due qualificate ai quarti. E i nomi usciti sono quelli di Lituania (quarta), brava a mettere al sicuro nei secondi 20’ una partita che per l’Ucraina non aveva valore, trascinata da una partita FOLLE di Domantas Sabonis da 18 punti e 28 (si, avete letto bene, VENTOTTO) rimbalzi, con anche 6 assists e 4 recuperi per non farsi mancare nulla, e Repubblica Ceca (terza), nonostante la sconfitta in volata con la Germania, in una partita dove i cechi dovevano al massimo perdere di 11 punti, divario che a un certo punto si era anche materializzato (+13 Germania), prima del rientro in gara della Repubblica Ceca, che ha potuto festeggiare una sconfitta come se fosse una vittoria. 14+10 di Pecachek, 14 a testa di Ugrai e Sengfelder.
QUARTI DI FINALE (Giovedì 17 luglio)
Ore 14:15 Francia – Repubblica Ceca
Ore 16:30 Spagna – Belgio
Ore 18:45 Turchia – Lettonia
Ore 21:00 Serbia – Lituania
Italia in campo alle 18:15 contro l’Ucraina, negli incontri per i posti dal 9° al 12°.
Nicolò Fiumi