E sono tre. Azzurra by Pianigiani batte anche i padroni di casa della Georgia nella Tblisi City Hall e s’aggiudica l’omonimo Torneo di preparazione ad Euro 2015 fornendo un’altra convincente prestazione.
Un match che non ha di fatto avuto storia, mai la Georgia ha dato la sensazione di farcela al cospetto di un’Italia che, come nelle due precedenti gare dello stesso Torneo, non appena ha alzato il livello di sfida in difesa e ripulito qualche palla sporca convertendola in canestro dopo gli iniziali 7 minuti del primo periodo, è scivolata verso il traguardo a mani alzate, di fatto estromettendo anche un timido tentativo dei padroni di casa di rientrare in gara dopo essere sprofondati già nel primo tempo sul -17 (52-35).
Concluso il primo tempo sul 52-40, sul +12 dunque ma solo grazie ad un’avemaria di uno dei migliori georgiani in campo stasera, al secolo Tsintsadze, la seconda parte della gara ha visto i padroni di casa nel tentativo anche di buttarla sul fisico (volo sul parquet del Gallo a causa delle amorevoli cure della difesa avversaria, tenuto calmo però in un amen da compagni e dal veterano Pachulia, migliore dei suoi con 21 p.ti + 11 rimb.), ma senza mai impensierire Azzurra che ha veleggiato quindi dritta verso la bolina della vittoria. Deludenti i Pullen, i Sanikidze, bene Markoshivili ma non appena il fiato lo ha abbandonato, anche lui è scomparso dal campo.
Risultato finale 87-67 ma vediamo le note liete e le note ancora poco liete. Iniziamo dalle note positive.
- Innanzitutto cinque giocatori in doppia cifra: 20 di Gentile, 17 di Gallinari, 15 di Datome ed 11 per Bargnani ed Hackett. Un bell’andare quindi perché in attacco questa Nazionale è veramente dirompente a tratti, se poi si pensa che gente come Aradori e Belinelli questa sera hanno fatto il minimo sindacale (il Beli un po’ meno del minimo in attacco, solo 2 punti per lui), si comprende che le frecce da puntare all’indirizzo delle avversarie sono tante e ben acuminate.
- Tenuto anche molto bene il duello fisico con avversari decisamente alti e tosti. Non arretrare davanti a gente ad esempio come Pachulia, smaliziato a dire poco, o come Sakinidze che fa dell’atletismo una delle sue maggiori qualità, è stato un bel segnale e gli Azzurri hanno retto anche di testa, non mollando mai non appena la sfida od il punteggio lo imponesse. Anzi, ribattendo colpo su colpo e ricacciando spesso indietro le velleità di rivalsa avversarie.
- Ottime le spaziature offensive per consentire al devastante Gallo del primo periodo od a gente come Datome e Gentile assieme ad Hackett di deliziare la platea con la morbidezza e la plasticità del loro tiro a canestro.
- Molto buono l’impatto di Hackett e Melli, prima di tutto dal lato difensivo. E’ senza dubbio palpabile che se il Bad Boy pesarese fosse più continuo nel suo modo di giocare, Cinciarini avrebbe vita difficile a partire come play titolare. Melli invece fa veramente molto ma molto bene spalle a canestro, sembra stia specializzandosi nel timin’ difensivo e nel dare “la scossa” alla squadra piegando bene le gambe davanti a chiunque, se poi mette dentro anche qualche tripla…
- Ottimo anche l’approccio al tentativo della Georgia di metterla sul fisico: mai persa la testa, valore indubbiamente da plaudire.
- Infine, ma questo lo si sapeva dal principio, “toppando” in attacco Beli ecco in soccorso Hackett; Bargnani non trova spazio sotto canestro? Bene, allora si mitraglia da fuori, all’intervallo l’Italia tirava da tre con il 65%, non affatto male direi
Se invece c’è da parlare in negativo, solo tre le cose che hanno colpito e che meritano di essere approfondite da qui al debutto contro la Turchia.
- Il gioco nel pitturato è molto, molto limitato. Cervi ha fatto una pallida presenza in campo, due falli in tre minuti e dopo solo panchina mentre Cusin non era entrato per calcolo a referto. Questo potrebbe rappresentare un limite evidente contro squadre che attaccheranno molto e meglio di Azzurra by Pianigiani nei pressi del ferro.
- Non avendo gioco interno, anche la presenza a rimbalzo offensivo è dire poco inesistente. Questo aspetto potrebbe essere un discreto limite ma è anche vero che se si tira con percentuali elevate è complesso conquistare rimbalzi offensivi.
- Infine, ancora qualche passaggio a vuoto sulle transizioni: spaziature difficili da trovare e non realizzati alcuni contropiede facili che avrebbero meritato i due punti od altro. Bisogna migliorare questo aspetto, squadre come Turchia, Spagna o Germania assieme alla Serbia non possono essere “graziate”.
Ora si attende il prossimo weekend il Torneo in Slovenia, a Koper, per un ulteriore passo in avanti di questa Nazionale che oggettivamente comunque predica bene, eccome!
Georgia-Italia 67-87 (22-25, 18-27, 16-19, 11-16)
Georgia: Pullen 5 (2/6), Metreveli, Phkhakadze, Pachulia 21 (6/12), Tsintsadze 14 (5/5, 1/4), Shermadini 5 (1/1), Sanadze (0/1, 0/3), Markoishvili 9 (3/5 da tre), Patsatsia 3 (1/2), Sanikidze 8 (4/5, 0/1), Burjanadze 2 (1/3), Lezhava ne. All: Kokoskov
Italia: Belinelli 2 (1/3, 0/3), Aradori 8 (1/2, 2/3), Gentile 18 (4/4, 2/3), Vitali 2 (1/1), Gallinari 17 (4/5, 2/2), Bargnani 11 (3/6, 1/3), Datome 15 (5/7, 1/1), Cervi, Melli 3 (1/1 da tre), Cinciarini (0/1, 0/1), Hackett 11 (1/1, 3/5), Polonara ne. All: Pianigiani
Arbitri: Mazic, Lucis, Kupatadze
Tiri da due Ita 20/30, Geo 20/35; Tiri da tre Ita 12/22, Geo 4/13; Tiri liberi Ita 11/14, Geo 15/24. Rimbalzi Ita 22, Geo 27. Assist Ita 20, Geo 15.
Cinque falli: Melli
Ecco coach Pianigiani da fip.it
“Oggi abbiamo disputato una buona partita – ha commentato il CT Simone Pianigiani. Ora ci aspettano altre 6 partite in 15 giorni per provare ad essere pronti per squadre più forti”.
Fabrizio Noto/FRED