«Il primo impatto con i miei nuovi compagni è stato molto buono, ho trovato giocatori motivati con cui credo si possa davvero creare qualcosa di importante. Tutti sentiamo questa responsabilità, io per primo. Mi piace mettermi in gioco. Speravo molto nella chiamata di Verona, una piazza a cui tutti ambiscono. Sarebbe stata dura rifiutare, dopo l’interesse di un club di questo spessore e la chiacchierata al telefono con Crespi. Volevo alzare l’asticella nel mio percorso di giocatore, dopo quattro anni a Casalpusterlengo che mi hanno permesso di crescere molto. Mi auguro di aver lasciato qualcosa a tutti all’Assigeco, a partire dai tifosi.
Ho giocato a lungo per una società seria che ora voglio ringraziare, lascio molti amici e legami importanti. Giampaolo Ricci è grinta, volontà, sacrificio. Questo posso e voglio dare alla Tezenis. A Chieti ho cominciato con la pallacanestro, poi ho giocato anche a calcio per quattro anni per dedicarmi poi solo al basket. Non dimenticherò facilmente gli inizi con l’Under 19 della Stella Azzurra Roma e i tre anni vissuti in una foresteria in cui tutta la mia vita ruotava attorno ad una palestra. Uscivo di casa ed entravo in campo. Mi piace lavorare duro. E mi piace molto far parte di questo gruppo».