E’ tutto vero. Dopo essere stata in vantaggio di 24 punti, Azzurra by Pianigiani subisce l’ennesima rimonta di questa fase di preparazione ad Euro 2015 e perde, inaspettatamente, per mano dell’Ucraina nel secondo match del Torneo di Koper in Slovenia sollevando a questo punto legittimi e punti interrogativi sull’approccio dell’intera squadra alla missione che la vedrà tra due settimane impegnata nella prima fase del massimo torneo continentale.
Solito buonissimo primo tempo, chiuso sul +21 sul 48-27 fatto di una buonissima difesa e di un altrettanto attacco, apparso a dire il vero anche un po’ sciupone, frastornando un’Ucraina apparsa ben poca cosa: match dominato e pensiero quindi rivolto a come si potrebbe migliorare intesa e gioco nel complesso, visto anche il livello apparentemente dimesso degli avversari.
Dopo aver toccato addirittura il +24 (54-30), nel terzo periodo invece il tracollo azzurro. Lentamente i gialloblu rosicchiavano punto dopo punto arrivando addirittura al pareggio sul 63-63 grazie all’indemoniato Randle. Da quel momento era un’altra gara e mentre contro la Finlandia il Gallo e Gentile erano riusciti a portare fuori dalle secche Azzurra, questa volta non bastava un buon Bargnani (22 p.ti alla fine per lui), a rimettere le cose a posto. Una tripla di Zaytsev dava il +3 agli ucraini sul 71-74 ed a 19” dal termine era Pustozvonov a mettere il liberi del nuovo +3. Il Beli siglava il -1 ma il solito Randle rimetteva distanza tra le due squadre, -2 per Azzurra che vedeva poi l’ultimo tiro della vittoria sempre di Belinelli infrangersi sul ferro.
Terminava così, quasi inaspettatamente, 77-75 per gli ottimi ucraini che davano una lezione di spirito, di abnegazione e sacrificio ad una truppa azzurra che farebbe bene a questo punto a porsi delle legittime domande.
E’ evidente infatti che non si possa cedere così di schianto in un match anche se di preparazione al torneo che conta. Perdere ci sta, si dice come sempre in questi casi, ma non in questo modo e soprattutto quando hai dimostrato ampiamente di essere superiore, e nettamente, contro un avversario di caratura molto modesta.
Lo specchio della prestazione a dir poco incredibile di Azzurra by Pianigiani è la prestazione da zero punti all’attivo da parte di Capitan Datome. Sì, avete letto bene, proprio zero punti da parte della bandiera emotiva del gruppo italico, e se anche Gigi molla di testa allora vuol dire che qualcosa non va proprio.
Non è nel nostro stile sparare sulla Croce Rossa ma sarebbe bene che chi di dovere prenda le opportune contromisure, con il solo talento le gare non si vincono a questo livello anzi, si corre il rischio d’incappare in figuracce come questa andata in scena nella palestra di Koper, tra lo stupore generale dei tanti tifosi italiani al seguito, a dir poco entusiasti e partecipi almeno sino al lento crollo avvenuto poi da metà terzo quarto in poi. Di strada quindi bisogna ancora farne tante, serve maggiore spirito di squadra e voglia di darci dentro per tutti, tutti i 40′ di gioco, sia chiaro!
Il tabellino
Italia-Ucraina 75-77 (24-7; 48-27; 59-48)
Italia: Della Valle, Belinelli 21 (2/5, 4/7), Aradori 2 (1/6), Gentile 7 (2/6, 0/3), Poeta, Gallinari 9 (1/3, 2/5), Bargnani 22 (8/12, 2/5), Cusin 5 (2/4), Datome (0/5, 0/3), Cervi 1, Melli 5 (1/1, 1/2), Cinciarini 3 (0/1, 1/1), Hackett (0/1, 0/2), Polonara (0/1 da 3). All: Pianigiani
Ucraina: Pustozvonov 4 (0/2 da 3), Randle 23 (7/14, 1/3), Mishula 14 (1/2, 3/5), Lypovyy (0/2, 0/2), Lukashov ne, Korniyenko 6 (3/6, 0/1), Zaytsev 12 (3/5, 2/3), Pustovoy 2 (0/2), Fesenko 16 (6/7), Krutous (0/1), Sizov (0/1 da 3), Tymofeyenko. All: Murzin
“Sconfitta che spero sia salutare – ha commentato Simone Pianigiani – rispetto a ieri abbiamo fatto un primo tempo più consistente soprattutto in difesa, anche se siamo stati superficiali nelle conclusioni e questo ci ha impedito di ottenere un vantaggio maggiore. Il segnale forte è stato la mancanza di presenza mentale nel secondo tempo, quando abbiamo anche perso il ritmo in attacco. Se non decidiamo noi il ritmo e ci facciamo inseguire, diventiamo perdenti. Una volta spenta la luce siamo usciti mentalmente dalla partita, poi è difficile rientrarci. Spero che questa sconfitta sia salutare, che ci costringa alla consapevolezza che senza un extra sforzo non si va da nessuna parte”.
Fabrizio Noto/FRED