Seconda sconfitta consecutiva al Torneo di Capodistria per Azzurra by Pianigiani, questa volta per mano dei padroni di casa sloveni che vincono 76-67.
E’ stata gara vera, con diverse ombre ancora nel gioco degli Azzurri privi di Gallinari, tenuto a riposo precauzionale, e del neo-papà Cianciarini che ha goduto di una licenza premio per la nascita del suo primogenito Alessandro.
Era prevedibile una reazione da parte dei ragazzi in maglia azzurra e per certi versi c’è stata. Specie nel primo quarto, nel quale l’attitudine difensiva s’è vista: contatti duri, difesa stretta e buoni raddoppi in area. Ma se gli azzurri han messo le mani addosso ai padroni di casa, altrettanto han dovuto subire e si sa, in questi tornei di preparazione dove l’arbitraggio è interamente di casa, i dividendi avuti sono stati modesti. Se poi si tira malissimo dalla lunetta, ecco che in un match tirato, quasi punto a punto (nonostante gli sloveni abbiano anche toccato il +11), è difficile mettere il naso avanti.
La reazione quindi alla brutta prova di ieri c’è stata ma parziale. Terminava in vantaggio l’Italia sul 20-19 ma nel secondo quarto Azzurra by Pianigiani subiva un parziale negativo che avrebbe poi pesato molto nel computo finale della gara e, complice una precisa mitragliatrice da tre dei padroni di casa, ecco che il 9-19 ha indirizzato il match. Si andava quindi al riposo sul 38-29 per i padroni di casa.
Nel terzo periodo però l’Italia si faceva sotto sino a ribaltare anche il punteggio, 22-15 il parziale, ma non consentiva l’allungo che avrebbe potuto far vivere il quarto periodo in maniera serena.
Si ripartiva dal 51-53 e nell’ultimo periodo si vedeva Bargnani protagonista dopo alcuni errori, ma dopo il 59-58 per gli azzurri, gli sloveni piazzavano un bel parziale che alla fine solcava la differenza finale.
Gara vera dunque, colpiscono i 15 punti di Slokar, non certamente abituale a questi livelli ma nel complesso la Slovenia è sembrata più squadra: tiri più distribuiti, difesa tosta, sintonia quindi che ancora manca all’Italia.
Vediamo qualche dettaglio della gara in chiave più tecnica.
Hackett in regia ha dato segnali confortanti ma l’assenza di Cianciarini ha mostrato la corda di un Poeta poco impiegato e poco convincente. Bene Datome e Gentile con Belinelli, tutti e tre presenti in attacco ma pesa il complessivo 3/15 dalla lunga, fattore che in passato aveva dato soddisfazione in questa prima fase della preparazione. Male Aradori, 0/3 per lui con comodi tiri piedi a terra dietro l’arco. In difesa invece, escluso il primo periodo e parte del terzo, si è proseguito a sprazzi. Pianigiani ha anche ordinato la zona che ha scombussolato i piani di coach Zdovc nel terzo periodo ma, a costo di sembrare ripetitivi, la Slovenia ha fatto girare meglio la palla dell’Italia in attacco, trovando spesso tiri comodi e piedi a terra oltre a diverse conclusioni al ferro positive.
La difesa…Purtroppo Cusin e Bargnani, chiamati a presidiare l’aerea non hanno convinto. Soprattutto ha colpito la scarsa reattività del Mago che è notorio, non brilla in questo aspetto tecnico, ha pesato nell’economia del gioco, decisamente tanti i rimbalzi offensivi degli sloveni che ha consentito loro extra-possessi. E se a questo aggiungiamo che il Cuso non è stato quasi mai servito sullo scivolamento dopo il pick’n’roll centrale, abbiamo un vulnus notevole da migliorare ed in fretta.
In buona sostanza quindi una sconfitta che ci può stare ma i problemi restano: a volte la sfera non circola come dovrebbe, ristagnando troppo nelle mani dei vari Gentile, Hachett o Belinelli, di conseguenza la difesa slovena ed avversaria in genere si adatta molto bene al prevedibile tiro da fuori o costringendo Azzurra a tiri forzati.
Prossimi week end si va a Trieste prima dell’Evento di settembre, la speranza è che si faccia tesoro degli errori commessi e che si possa migliorare o quantomeno limare questi limiti strutturali, oltre a migliorare la deficitaria percentuale ai liberi, questa sera vero tallone d’Achille del team.
Il tabellino
Italia-Slovenia 67-76 (20-19; 38-29; 51-53)
Italia: Della Valle, Belinelli 16 (5/8, 1/4), Aradori (0/3 da 3), Gentile 12 (2/11, 2/3), Poeta, Bargnani 6 (2/5, 0/1), Cusin 5 (1/1), Datome 12 (3/4, 0/4), Cervi ne, Melli (0/1), Hackett 16 (5/9), Pascolo ne, Polonara ne. All: Pianigiani
Slovenia: Joksimović (0/1 da 3), Rupnik 2, Prepelič 12 (0/1, 4/9), Blažič 2 (1/3, 0/5), Nikolić 11 (1/1, 3/5), Dragić 11 (3/6, 0/2), Zupan 3 (1/2 da 3), Balažič 9 (3/5, 1/3), Zagorac, Dimec, Omić 4 (1/3), Klobučar 7 (2/4), Slokar 15 (6/8, 1/4). All: Zdovc
“Stasera partita vera, non sono arrabbiato per la sconfitta – ha commentato Simone Pianigiani – ma c’è rammarico per aver giocato in questo modo alla partita numero nove e non alla partita numero uno. Oggi abbiamo interpretato una gara consistente, che ci ha fatto capire che per noi questo extra-sforzo deve essere abituale a questi livelli. La nostra disabitudine a giocare con le mani addosso e con questa ruvidità ci ha portato a perdere, mi auguro che tutti ora siano consapevoli perché abbiamo ancora poco tempo per farci trovare pronti”.
Fabrizio Noto/FRED