Chi si è ritrovato a vedere la prima semifinale della BEKO Supercoppa 2015, ha rivissuto sicuramente le sette gare della finale scudetto della scorsa stagione. Solo un pasticcio arbitrale ha in qualche modo rovinato una partita giocata con una intensità sorprendente. Reggio è riuscita a domare la Dinamo Sassari rischiando però seriamente di perdere sull’ultimo tiro di MarQuez Haynes, finito sul ferro a poco più di un secondo dalla sirena. Sassari si è presentata al via di questa nuova stagione giocando con le stesse filosofie cestistiche tanto care a Meo Sacchetti. La regia di Haynes è apparsa scintillante in alcuni frangenti, mentre Rok Stipcevic è sembrato ancora poco integrato nei giochi, pur riuscendo a rendersi utile con ottime conclusioni sugli scarichi. La inesperienza in relazione al metro arbitrale italiano, è costata cara a giocatori come Alexander e Varnado, mentre Eyenga è riuscito a imporre il suo atletismo su entrambi i lati del campo.
Per Reggio Emilia valgono ancora i discorsi fatti durante la scorsa stagione. Ottimi i lituani Lavrinovic e Kaukenas, con quest’ultimo costretto alla panchina nell’ultimo quarto a causa di un risentimento muscolare. Veremeenko è apparso ancora in ritardo di condizione, problema che non hanno Della Valle e Polonara reduci dagli Europei in maglia azzurra.
In ogni caso pare assurdo che la vincitrice di scudetto e Coppa Italia non giochi la finale di Supercoppa.
LA PARTITA
Le due squadre si presentano con i quintetti annunciati. Sassari con Haynes, Logan, Eyenga, Petway e Varnado. Menetti risponde con Gentile in cabina di regia, Aradori, Kaukenas, Polonara e Lavrinovic. Dopo una prima parte giocata in costante equilibrio, Kaukenas e Veremeenko sono gli artefici dello strappo che porta i reggiani avanti 28-21 al termine del primo quarto. Sassari concede troppi viaggi in lunetta, regolarmente sfruttati dai vice campioni d’Italia.
I biancorossi si impossessano del match portandosi sul +10 dopo le prime battute del secondo quarto. Ottimo l’impatto sul match di Della Valle che sporca le linee di passaggio. Sacchetti amplia subito le rotazioni ma trova poche risposte in fase offensiva. Si va all’intervalli lungo con Reggio ancor avanti (37-41), ma con la Dinamo che spedisce diversi segnali positivi.
Segnali positivi che si concretizzano con un parziale di 6-0 in apertura del terzo quarto con varnado che domina sotto i tabelloni. Reggio paga problemi di falli dei suoi lunghi e sembra in difficoltà. Menetti ordina la zona a lui tanto cara e vista in abbondanza nelle serie di finale dell’anno scorso. Sassari con Stipcevic riesce a leggerla molto bene in alcuni frangenti ma non sfrutta il momento favorevole. Reggio resta aggrappata al match con le unghie e il terzo parziale vede i Campioni d’Italia avanti (64-63).
L’ultimo quarto regala le emozioni tipiche di una partita senza ritorno. Le due squadre on riescono a piazzare il break decisivo e si va all’ultimo minuto con Reggio avanti di un punto. Il tavolo dei cronometristi è artefice di un pasticcio che purtroppo rovina il match. Il gioco resta fermo diversi minuti con gli arbitri che consegnano la palla a Reggio con 16 secondi da giocare. Aradori sbaglia ma Haynes non piazza la zampata della vittoria. Polonara conquista il rimbalzo, subisce fallo e di fatto chiude la contesa.
Si chiude sul 79-78 per la Grissin Bon che domani contenderà la Supercoppa alla vincente della semifinale tra Milano e Venezia.
Dinamo Banco di Sardegna – Pallacanestro Reggina GrissinBon 78-79.
Parziali: 21-28; 16-13; 27-22; .
Progressione: 21-28; 37-41; 64-63; 78-79.
SALA STAMPA
SACCHETTI
Abbiamo patito nel secondo tempoe per il resto abbiamo avuto alti e bassi, anche quando sembrava che la stessimo riprendendo. Stipcevic dall’angolo ci ha riportato sotto ma abbiamo di nuovo mollato un attimo. Dobbiamo trovare più continuità e lavorare sul passaggio dalla difesa all’attacco. Sulla decisione ai sedici secondi non mi pronuncio perchè non conosco bene il regolamento, ma dico anche che nell’ultima azione ho qualche dubbio.
MENETTI
Sono molto soddisfatto per questa vittoria perchè ho visto nella squadra una grande voglia di vincere. Abbiamo fatto due quarti bene, il terzo quarto di contenimento e un ultimo quarto con un buon mix di lucidità e voglia di portarla a casa.
Marco Portas