Si è vista solo a tratti la JuveCaserta bella e frizzante. I ragazzi di Dell’Agnello perdono una brutta partita condotta per alcuni frangenti con ritmo ed inerzia, ed in cui non basta il solito finale di cuore per portarla a casa. Torino esce dal Palamaggiò con due punti e la certezza che può dare fastidio a tutti, specie perché stasera era senza Mancinelli. Straordinaria prestazione balistica dei ragazzi di Bechi, con Dawkins (14) e soprattutto Miller (12) bravi ad aprire la scatola difensiva dall’arco, ma l’mvp è Ndudi Ebi, che chiude con 14 punti, 5 rimbalzi e soprattutto 6 stoppate che nel finale concitato valgono la vittoria.
Eccellente anche Ivanov, 7 punti di cui i due decisivi, con 11 rimbalzi e solito sacrificio. Caserta viene rimandata a settembre all’esame di maturità, giocando solo a tratti la sua pallacanestro, specie quando ha potuto utilizzare la transizione. Jones, sulla cui prestazione pesa comunque l’ultimo tiro, è l’unico dei suoi a salvarsi, chiuderà con 12 punti e 9 rimbalzi che stavolta non bastano. Hunt (12 con 6 rimbalzi) soffre e non poco Jones Cinciarini non è continuo al tiro (12) e Downs (9) non ha mostrato quel progresso di crescita che ci si aspettava. Non si giudica una squadra, che giova ricordarlo è sempre senza Siva, suo leader e playmaker, da una sola partita, ma da questa sconfitta bisognerà imparare ad essere più cinici.
LA CRONACA:
Gara spigolosa e incerta. Torino parte meglio in avvio attaccando bene la zona matchup ordita da coach Dell’Agnello. Dawkins fa vedere perché ha giocato a Duke, sparando la tripla del primo vantaggio della gara dopo 1’30”. Caserta è un toro che carica a testa bassa con le incursioni di Amoroso prima e Downs poi. L’ex Celtics sveglia i suoi dal torpore e con un pregevole fallo e canestro riporta la parità sul tabellone. Torino ha qualcosa in più, Robinson in penetrazione riesce ad arrivare al ferro, Dawkins manda a bersaglio la seconda tripla della sua serata e quando il circuito elettrico del Palamaggiò al 5’ costringe le due squadre al timeout tecnico siamo 5-9. La pausa fa bene alla Juve che trova subito la tripla di Cinciarini appena entrato in campo, ma soprattutto mette a posto le cose in difesa. Il gioco si sposta sotto canestro, dove il batti e ribatti tra Hunt ed Ebi inizia a produrre scintille. Bello il giro e tiro dell’ex Orlandina, ancor di più la finta e tiro dell’ex Roma. Il finale è però targato Valerio Amoroso che con un pregevole jumper prima e con una tripla regala inerzia ai suoi. Alla prima pausa siamo 17-17. I piemontesi partono meglio, con Ivanov bravo a farsi vedere dal post basso e la solidità di un Dawkins che nonostante i due falli segna ancora con continuità dalla lunga.
Nel momento peggiore però esce la classe operaia: con una difesa granitica, fondata sull’atletismo di tutti ma specie di un super Gaddefors, la squadra sale di ritmo e con le incursioni di El Amin, le giocate di un Bobby Jones spettacolare e le palle rubate e la transizione di Cinciarini arriva un break di 14-0 che capovolge la gara (33-24) pur in assenza di Hunt, in panca per due falli. Torino riesce a capovolgere l’inerzia gradualmente, con Giachetti prima e soprattutto Robinson poi. El Amin ridà ossigeno ai suoi con una tripla dal parcheggio, ben imbeccato da un Jones cinque stelle extra lusso, ma il finale è ancora gialloblu con Ebi che domina dal post basso e Miller che manda a bersaglio il proiettile del 38-37 su cui si va a riflettere negli spogliatoi. I ritmi calano, ma soprattutto le difese si alzano di tono. Torino trova la strada sbarrata, la Juve forza le palle perse che lanciano la transizione. La Juve quando corre regala spettacolo, dopo la bella giocata di Jones, Giuri alza tre palle al bacio in fila che Hunt e Downs trasformano in alley op. Cinciarini spara la tripla e Torino che perde ritmo ed inerzia può solo affidarsi ad Ebi, che va col piazzato del 51-43 al 27’. La magia di Miller è puro ossigeno per i piemontesi, Caserta risente del riposo che Dell’Agnello riserva a Bobby Jones ma Torino segna solo in confusione con Ebi e all’ultimo mini riposo siamo 52-47.
Torino si rifà sotto prepotentemente con Giachetti prima ma soprattutto con la bomba dal parcheggio esplosa da Dawkins, tenuto lungamente a riposo nella ripresa da Bechi. Con un vantaggio che rimane di soli due punti, serve esperienza e concretezza, due attributi che non difettano a Bobby Jones che si fa tutto il campo in palleggio e schiacciata, ma l’inerzia è girata e non basta la sospensione a fermarla. Il solito Ebi e poi un proiettile dall’arco di Miller regalano il vantaggio alla Manital al 34’ (56-57) che spaventa il Palamaggiò, anche perché il buzzer di El Amin viene annullato e la palla torna ai piemontesi. Hunt con una schiacciata firma il pareggio, ma ancora Miller e sempre dai 6,75 regala ai suoi tre lunghezze di vantaggio. Dell’Agnello dopo aver provato i tre piccoli rimette nella mischia Downs, che si prende subito il quarto fallo dello scatenato cecchino ex Jesi, ma dalla lunetta fa 1/2. Torino prova a scappare, toccando il +4 col gancio di Ivanov e sprecando la chance di allungare, Hunt schiaccia e si è ancora sul testa a testa. Hunt viene stoppato da Ebi, stasera dominante e con 40” Torino ha una palla che pesa. Giachetti sbaglia ma Ivanov è lesto col tap in e sigla ancora il +4 a 15” dalla fine, con Cinciarini in lunetta. Due su due per lui, Juve che non spende il fallo e Jones si prende lo sfondo di Giachetti. Caserta ci prova in tutti i modi, ma Cinciarini va corto in penetrazione, Jones dal rimbalzo si fa stoppare la tripla e così Torino può esultare. Finisce 61-63.
PASTA REGGIA CASERTA – MANITAL TORINO 61-63
Parziali: 17-17; 21-20; 14-10; 11-18
Progressione: 17-17; 38-37; 52-47; 63-65
Tabellino
Mvp: Ebi domina la gara segnando punti importanti nei momenti critici, ma soprattutto piazzando una serie di stoppate incredibile nel finale che valgono la vittoria. Ivanov decisivo nella lotta in vernice. Per Caserta, esclusa ultima azione, si salva il solo Jones e il buon Gaddefors.
Wvp: le percentuali parlano da sè, Cinciarini ed Amoroso non bene oggi, El Amin e Downs impalpabili.