Comincia con un derby italiano molto bello e combattuto l’Eurocup 2015/2016. Se lo aggiudica Reggio Emilia, dopo 40’ al cardiopalma, in cui l’Enel Brindisi l’ha messa in estrema difficoltà, confermando quanto di ottimo fatto vedere domenica mattina nell’anticipo con la Virtus Bologna. Vince da grande squadra la Reggiana. Dimostrando di saper soffrire, avendo inseguito senza successo un’Enel quasi perfetta per tre quarti, ma poi pronta a sferrare il colpo da ko al primo momento di vera difficoltà degli avversari. La griffe sul successo è lituana. La coppia Kaukenas-Lavrinovic ha letteralmente preso sulle spalle tutta la squadra di peso negli ultimi 10’ costruendo tutte le giocate che hanno ribaltato la partita. Rimantas ha giocato con un energia assolutamente fuori dal comune per un 38enne e ha, tra gli altri, messo il tiro da tre che ha sancito la vittoria biancorossa. Il gemello di Ksistoff, invece, dopo 30 minuti da comparsa, è esploso nel parziale decisivo con 10 punti, inclusa la schiacciata del sorpasso definitivo a una manciata di minuti dal termine.
Brindisi, come detto, si è sciolta sul più bello, finendo travolta dall’esperienza di una squadra che, dopo l’esperienza accumulata negli ultimi due anni, in queste partite ormai sa come muoversi agevolmente. Ciò non toglie nulla, comunque, all’ottimo lavoro dei ragazzi di Bucchi, che hanno fatto ruotare la palla ottimamente in attacco trovando protagonisti diversi per ogni momento della gara: Gagic e Milosevic inizialmente, Reynolds e Cournooh nelle fasi centrali, Kadji nel finale. E’ mancata quel pizzico di cattiveria sulle ultime curve per mettere quei due o tre canestri che avrebbero placato la furia di un avversario che si è caricato sempre più vedendo la rimonta che accennava a completarsi.
Rimane un’ottima prestazione per entrambe le squadre. Reggio dovrà limare i dettagli di un attacco che ha faticato parecchio per lunghi tratti della gara, risultando monodimensionale e affidandosi troppo al tiro da fuori, Brindisi, invece, per raccogliere punti importanti lontano da casa, dovrà imparare a mantenere i nervi saldi per tutta la durata di un incontro, conscia che ripetendo quanto fatto vedere oggi per tre quarti la sua strada in questa competizione non potrà che essere lunga.
Partenza molto morbida in attacco di Reggio, che si accontenta del tiro fuori, mentre Reynolds, per Brindisi, aggredisce subito l’area propiziando un inizio fulminante dell’Enel, che con due triple di Zerini va avanti addirittura 11-1. Menetti corre ai ripari con un time out, ma Bucchi comincia presto ad alternare le difese e mette i bastoni fra le ruote a un attacco che fatica davvero a prendere ritmo. Gagic fa valere i suoi centimetri con 6 punti filati sotto le plance, mentre Reggio in attacca si aggrappa alla verve di Della Valle e ai rimbalzi in attacco che la mantengono al -8 (13-21) dopo 10’.
La Reggiana capisce di aver aspettato troppo ad entrare in partita e inizia a mettere una maggiore pressione difensiva, che crea immediati problemi agli ospiti: Della Valle e Silins ne beneficiano con i canestri del -3 (20-23). Brindisi, però, non ha paura e si rimette subito a macinare il suo gioco, questa volta con Milosevic che, come Gagic, mette in croce la front line reggiana. Anche Kadji si fa largo nel pitturato con un gioco da 3 punti. L’Enel gioca il suo basket con pazienza e costruisce tiri puliti, Reggio si muove più con la voglia di rientrare in partita. Aradori inventa una tripla, Kaukenas segna in contropiede. Cournooh risponde con un canestro pesante dall’angolo, ma sulla sirena una tabellata da dietro l’arco di Gentile regala un -2 forse un po’ troppo generoso per i padroni di casa (37-39).
Ripartenza migliore per Brindisi che punisce su alcuni brutti errori al tiro di Reggio Emilia, trovando punti comodi in contropiede. Lavrinovic non riesce a entrare in partita e i padroni di casa ricominciano a battere in testa in attacco, con Banks e Reynolds che si scatenano in campo aperto: 52-44 Enel a 5’ dalla fine terzo periodo. Anche Menetti si affida alla zona (fronte dispari) e i risultati piano piano arrivano. Reynolds trova il fondo della retina con una tripla, ma per il resto gli ospiti faticano a muovere la palla, mentre Kaukenas, con un canestro pesante, fa saltare in aria il Pala Bigi sul punteggio di 55-51 Brindisi. E’ il biondo 38enne che trascina tutti i suoi compagni con una serie di giocate di pura voglia ed energia, ma dopo 30 minuti il vantaggio è sempre di Brindisi, 62-57.
Lavrinovic batte finalmente un colpo con due canestri di fila, un ottimo David Cournooh risponde da dietro l’arco, ma l’inerzia della partita è cambiata e si vede. Silins obbliga Bucchi al time out con una tripla dall’angolo, e al rientro in campo su palla recuperata Polonara con un gioco da 3 punti impatta a quota 67. Brindisi ora è in confusione e butta un paio di palloni direttamente dalla rimessa dopo canestro subito. Lavrinovic, da campione, esce al momento giusto e con altri 6 punti firma sorpasso e allungo sul 75-70. Gli uomini di Bucchi non vogliono veder scappare due punti che sarebbero preziosissimi e continuano a lottare ed è Kadji che tiene ancora aperti i giochi a 1’ dalla fine (77-75), prima che Kaukenas metta una tripla spaccaossa. Ciò nonostante, Brindisi si crea un’ultima chance dopo due libera segnati e una stoppata con recupero di Gagic su Polonara. E se la gioca con Kenny Kadji, che però, perso dalla difesa, va corto sul tiro da 3 del possibile pareggio. Finisce qua, ma entrambe le italiane saranno sicure protagonista della competizione.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – ENEL BRINDISI 82-79
Parziali: 13-21; 24-18; 20-23; 25-17;
Progressione: 13-21; 37-39; 57-62; 82-79;
MVP: Rimantas Kaukenas.
WVP: Durand Scott.
Nicolò Fiumi