Prima vittoria in campionato per la Vanoli Cremona che suda le proverbiali sette camicie ma si sbarazza di una JuveCaserta che, pur con tante assenze, era rimasta in partita fino all’ultimo. Pesano i troppi errori sottomisura nel finale, nonché la totale assenza di equilibrio nel gioco dovuta alla carenza di un play di ruolo. Stasera a parte il sacrificio di uno stoico Cinciarini (12 pti ma 3/11 dal campo) a portare la palla è stato per lo più Downs, che alla fine chiude con 9 punti e molta più sostanza di quanto dicano i numeri.
Male El Amin, che ha tante perse nel carniere e nel finale con i suoi 9 punti e 6 rimbalzi era stato in grado di pareggiarla quasi da solo. Jones, 11 punti e 8 rimbalzi è stato ancora una volta il migliore, oggi supportato da un Amoroso sugli scudi che chiuderà con 11 e 7 rimbalzi.
Male Hunt, condizionato dalle precarie condizioni fisiche. Urge risolvere il problema in cabina di regia, perché questa Juve che ha bisogno di trovare i punti salvezza, poteva tranquillamente essere 3-0 nello score ed invece ha già inanellato due sconfitte che possono pesare sul morale. Cremona ha alternato fasi di buon gioco ad altre in cui la circolazione è stata più farraginosa. Bene la panchina, da cui esce l’mvp del match Mcgee, che chiude a 18 punti con 4/6 dalla lunga distanza, ma anche l’ottimo Agdeboye, sempre più importante nelle rotazioni (9 punti). Importante l’apporto di Turner nel finale, mentre strappa la sufficienza il duo Southerland-Washington. Promossi a pieni voti gli italiani che si distinguono nei vari frangenti della gara. Pancotto ha un bel gruppo e sa bene come farlo lavorare. Per lui la vittoria oggi è un attestato di stima importante, mentre per Dell’Agnello ci sarà molto da riflettere in settimana.
LA CRONACA – Dire che Caserta sia incerottata è poco. Siva è out, Giuri ha una contrattura e non viene iscritto a referto, Hunt è in condizioni precarie per l’influenza e dopo meno di 3 minuti Jones prende un colpo all’arcata sopraciliare che lo costringe a giocare con una vistosa fasciatura. Quasi quasi Pancotto ci va a nozze con la sola assenza di Vitali. Inizio contratto, Southerland con un 3/3 dalla lunetta e un finger roll di Turner regalano i primi sussulti di una gara piena di agonismo. Jones segna subisce il fallo ma non batte il libero supplementare perché impegnato con le medicazioni. Amoroso dalla panchina entra con grande verve e segna subito dalla lunga distanza. Cremona perde fluidità in attacco, Cazzolato si inventa il jumper del 9-6 ma da qui in poi è solo Juve. Hunt sgomita in vernice e finalizza da rimbalzo offensivo, Cinciarini si prende il fallo e dalla lunetta va col percorso netto, poi il resto è uno show balistico di Downs che si batte in difesa e poi esplode anche in attacco, chiudendo con la schiacciata il break di 10-0 che capovolge l’incontro (9-16 al 7’). Pancotto pesca e bene dalla panchina. Agdeboye si mette in ritmo e piazza 5 punti in un amen, Biligha in vernice ha doti per potersela giocare e quando anche Mcgee si sblocca dalla lunga distanza è gran gioco per la Vanoli, che chiude 21-16 alla prima pausa.
L’ex play di Capo d’Orlando spara la sua seconda tripla dal parcheggio (15-0 di controbreak) e la Juve sotto di 8 punti sembra sull’orlo del precipizio, ma a salvarla è l’agonismo e la voglia di non arrendersi, che trova immagine in Gaddefors che si trova al posto giusto per imbucare. L’attacco casalingo torna a latitare, affidato alle sortite individuali di Mian. Jones sale in cattedra con i movimenti dal post basso, El Amin si sblocca e quando Downs mette a segno la tripla la Pasta Reggia è di nuovo in gara (28-27 al 17’). Caserta è alle strette per l’emergenza falli dei suoi lunghi, con Jones già a tre penalità e Hunt a quota 2, Cusin prima e Washington poi si buttano dentro, contro la zona ordita da Dell’Agnello, e portano a casa punti importanti. Il lay up di Amoroso da rimbalzo offensivo poco prima della sirena è l’ultimo acuto del primo tempo, che si chiude 32-30.
Caserta rientra in campo con le marce altissime. Triple a bersaglio per Amoroso e Cinciarini, Hunt si fa vedere a rimbalzo offensivo ed i bianconeri trovano il vantaggio (35-40). Washington è bravo a buttarsi dentro e realizzare, ma Amoroso è on fire e ancora dai 6,75 va a bersaglio. Cremona dopo il timeout si risveglia e sfruttando il bonus speso ed un ingenuo antisportivo rientra in partita. Mcgee esce dalla panchina e piazza l’ennesima tripla della sua gara e l’inerzia è ribaltata. Testa a testa, sfida di liberi, Amoroso contro Biligha, poi nel finale si rivede Bobby Jones che firma la parità a quota 48. Cinciarini in penetrazione scrive il vantaggio ma sulla sirena è una magia dalla lunga distanza del solito Mcgee a sancire il vantaggio Vanoli al 30’ sul 51-50.
Tanti contatti e gioco rotto nell’ultimo quarto, squadre presto in bonus ma pochi punti nei primi 7 minuti. I canestri di Southerland e Mian prima, nonché il jumper di Turner poi regalano il +6 ai lombardi. Cinciarini spezza il break avversario con una penetrazione delle sue e dal 58-54 inizia la confusione. Uno sfondo di Cusin che forse non c’è, un passi in contropiede solitario di Amoroso ed uno ancor più strano di Washington sul giro e tiro. Caserta ne esce col pareggio in mano grazie a 4 punti di El Amin, ma due liberi di Mcgee prima e una bomba di Turner poi scrivono i titoli di coda a 1’20” dalla fine. Ci sarebbe spazio anche per la replica ma se le triple tentate vanno fuori bersaglio, lasciano ancor più a desiderare gli appoggi da sotto, di gran lunga fuori misura. Il resto è garbage time. Finisce 69-60.
VANOLI CREMONA – PASTA REGGIA JUVECASERTA 69-60
Parziali: 21-16; 11-14; 19-20; 18-10
Progressione: 21-16; 32-30; 51-50; 69-60
Tabellini
Mvp: Mcgee, che domina la gara a piacimento. Nel finale decisivo Turner.
Wvp: Nell’incolore generale di una squadra piena di assenze, forse il peggiore non è individuabile per Caserta, ma una carenza di personalità questo è rimarchevole, e laddove sono gli uomini a scendere in campo, ci vuole anche un qualcosa dalla panchina.
Nico Landolfo