Caserta battaglia con tutte le sue forze contro una Milano superiore, esce dal campo a testa altissima ma alla fine purtroppo raccimola la terza sconfitta di fila, con i meneghini che si impongono 70-80 . Finchè la gara si è mantenuta su ritmi bassi i bianconeri hanno retto, ma alla fine a pesare sono state le tante triple dell’EA7 che ha trovato in Hummel, Simon e Lafayette, mvp del match, due frombolieri impeccabili, che nel momento decisivo hanno saputo trascinare la squadra di Repesa, anche più della batteria di lunghi tanto temuta alla vigilia. A caserta non bastano le belle prestazioni di Cinciarini e Downs, nè il valido contributo sotto i tabelloni di Hunt ed Amoroso.
LA CRONACA: Davanti ad una bella cornice di pubblico, che riempie le gradinate nonostante i tanti e troppi malumori delle ultime settimane, la Pasta Reggia JuveCaserta si presenta al cospetto di Milano con le armi spuntate: Siva è lungodegente, Jones si è bloccato in settimana per problemi al polso e nelle ultime ore che precedono il match anche Downs è passato dall’infermeria per un problema al dito, ma l’ex Celtics è regolarmente in campo. Milano invece si presenta col suo fronte court al completo, reduce dalla trasferta nefasta in Turchia e con tanta voglia di riscattarsi. Primi minuti da incubo per i ragazzi di Dell’Agnello che, come preventivato alla vigilia, soffrono in vernice. Mclean fa un po’ quel che vuole, Macvan lo imita e arriva il primo break (0-5). Caserta ci mette tempo a sbloccarsi, ma ha intensità in difesa e con una zona matchup alternata alla uomo regge bene, si mette in ritmo con un El Amin peperino ovunque e poi parte col parziale. Cinciarini e Amoroso con le conclusioni dalla lunga distanza, Hunt, che nel solo primo quarto catturerà 8 rimbalzi, con le sue schiacciate a rimorchio, nonché un Downs guizzante in penetrazione, scrivono un parziale di 14-0 che rivolta la partita come un calzino. Coach Repesa, sotto di 9 (14-5) prova a rimescolare le carte nel timeout, ma a parte un gioco da tre punti di puro talento più che di sistema di Ale Gentile, non riesce a trovare molto dai suoi. Hunt continua a fare il bello e il cattivo tempo sotto i tabelloni e alla prima pausa siamo 19-10.
Milano rialza la testa ed inizia ad imporre la sua pallacanestro fatta di transizione e di scarichi veloci, a cui si alterna un gioco sotto importante. In questo senso Barac regala una grossa mano al suo coach, diventando un pericolo dal post basso, prima che l’attacco meneghino non inneschi i suoi tiratori a dovere. Caserta commette l’errore di provare a reggere la mole di gioco di Milano e perde colpi, sorretta solo dalla tripla estemporanea di Giuri e da un backdoor finalizzato da Amoroso su assist di un Gaddefors sempre positivo. Sul fronte opposto però, due bombe di Simon, una a testa per Hummel, Lafayette e Gentile regalano il vantaggio ai lombardi quando siamo giunti al 16’ sul 26-27. Sull’orlo di una crisi di nervi, la Juve trova il suo valium in Daniele Cinciarini, che si prende letteralmente la squadra sulle spalle, costringe l’EA7 al bonus e firma 7 punti in fila per il nuovo +6 (33-27). Il finale però è tutto targato Macvan, che ricuce il gap mostrando i muscoli in vernice, prima che Downs, con una penetrazione forzata firmi a pochi istanti dalla sirena il 35-31 su cui si va a riflettere negli spogliatoi.
Partita che si arresta su ritmi più blandi alla ripresa delle operazioni. Si sblocca anche Andrea Cinciarini, che comunque continua a incidere poco sulla gara, ma dopo il -2 firmato dal solito Gentile è ancora grande Caserta. Milano spende subito il bonus, Amoroso e Cinciarini ne approfittano, Downs mette la tripla dal palleggio ed è 44-37 al 24’. Qui però un passaggio a vuoto dei bianconeri con qualche brutta difesa che produce due falli in fila per Hunt che raggiunge quota tre finendo in panchina. Mclean ne approfitta subito, ma una tripla dal parcheggio di El Amin scuote ancor i bianconeri che toccano finanche il +8, ma qui arriva la scossa per le scarpette rosse, guidate ancora dal solito Gentile. Spara una delle sue triple, poi imbecca Cerella a rimorchio per il -3. Caserta nel momento di difficoltà si butta dentro a testa bassa e trovando falli riesce a muovere il tassametro dalla lunetta con Cinciarini, ma Milano ha trovato ritmo e sorpassa con Hummel e Lafayette, pur senza impressionare oltremisura. El Amin spara la seconda tripla di serata, ma l’ultimo sussulto del terzo periodo è ancora dell’ex Olympiakos che con un jumper micidiale scrive 54-55 al 30’.
L’EA7 scappa via sul +7 con la tripla di Hummel ed i punti sotto del solito Barac. Cinciarini rianima per l’ennesima volta i suoi con la bomba dai 6,75 ma dall’altra parte c’è un Lafayette on fire che vede una vasca da bagno al posto del canestro e imbuca. Caserta ricuce qualcosa con un antisportivo fischiato ad Hummel ed un tecnico a Repesa, ma tre triple in fila (Hummel, ancora Lafayette e Simon) chiudono i giochi con tre minuti di anticipo, con anche un piccolo infortunio per Dario Hunt che verrà valutato in settimana. Il resto è garbage time, finisce 70-80.
PASTA REGGIA JUVECASERTA – EA7 MILANO 70-80
Parziali: 19-10; 16-21; 19-24; 16-25
Progressione: 19-10; 35-31; 54-55; 70-80
Tabellini
Mvp: Lafayette che domina il finale di gara con le sue triple. Chiude con 4/4 risultando decisivo.
Wvp: Ingrosso, di sicuro non all’altezza per un parquet di serie A