Lega A – Prima sconfitta stagionale per la Grissin Bon Reggio Emilia che cade sul campo della Betaland Capo d’Orlando con il punteggio di 68 a 62.
Partita maschia, dura, a basso punteggio ma comunque con tanti spunti interessanti quella che si è giocata nell’anticipo della domenica al Pala Fantozzi. Capo d’Orlando ha vinto meritatamente una gara che ha messo in evidenza tutti i pregi di una squadra costruita per lottare su ogni pallone, pratica, ma soprattutto con un giocatore nel ruolo di playmaker, Vlado Ilievsky, capace di gestire il ritmo della gara con leadership. Reggio ha pagato l’assenza del suo capitano Kaukenas; non a caso le due sconfitte consecutive rimediate tra coppa e campionato, sono coincise con l’assenza dell’esperto lituano. L’aggressività difensiva dei padroni di casa ha messo in crisi la lucidità nella gestione del pallone di Stefano Gentile, autore di una prova che fa riflettere sui limiti dell’ex Cantù nel ruolo di playmaker. Considerazioni che non vogliono e non devono sembrare una bocciatura per il figlio d’arte, ma che costringono l’allenatore Max Menetti a lavorare più velocemente sulla crescita di una squadra, che ha bisogno di un giocatore capace di gestire meglio il talento offensivo dei biancorossi. Capo d’Orlando ha messo in mostra tutta la praticità di giocatori come Metreveli (12pt e 8ri), Nicevic ma soprattutto Jasaitis micidiale nelle conclusioni pesanti e autore di una prova quasi perfetta nelle percentuali dal campo.
Reggio inizia la gara con un gioco spumeggiante fatto di “extrapass” finalizzati con precisione, frutto di un gioco fatto di ottime spaziature e con un Gentile in pieno controllo del match. Dopo il primo allungo biancorosso (2-9), Capo d’Orlando mette ordine al suo attacco alternando palloni nel pitturato, con le giocate dei lunghi Metriveli e Nicevic ai contropiedi guidati da Pearl, premio ad una difesa aggressiva sul portatore di palla. I ritmi dei padroni di casa sono difficili da gestire per Menetti, obbligato a puntare sull’ esperienza di Darjus Lavrinovic, subito in partita con 2 conclusioni da grande campione (17-17). La giocata nel finale di pura forza del centro Oriakhy chiude il quarto con il mini vantaggio dei siciliani,19 a 17, autori di una prima frazione entusiasmante, fatta di aggressività difensiva e coraggio in attacco.
I 4 punti iniziali di Veremeenko sono una risposta importante ai dubbi sulla sua condizione fisica prima della palla a due. Laquintana è lo specchio dell’anima di una squadra capace di mettere sul campo di gioco una voglia illimitata nel portare a casa i due punti, voglia che sopperisce alle evidenti lacune tecniche. Il giovane playmaker è bravo ad attaccare il ferro e trovare sul perimetro l ex Siena e Roma Ilivesky. La Grissin Bon è comunque lucida e la malizia dei suoi esterni in difesa la porta a trovare facili punti in contropiede di Della Valle e Aradori (26-25). Il ritmo della partita scende drasticamente e le percentuali al tiro da entrambe le parti si abbassano notevolmente. Reggio forza quale conclusione di troppo dalla distanza mentre i padroni di casa sbattono sul muro biancorosso al centro dell’area. Il primo allungo reggiano porta la firma di Della Valle: tripla, contropiede e falli subiti; il giovane ex Ohio State scrive 7 punti consecutivi portando i suoi sul +6. Nel momento di difficoltà, Capo d’Orlando trova la prima tripla del campionato dell’ex Gianluca Basile, alla sua 500esima partita nella massima serie italiana. Il quarto si chiude sul punteggio di 33 a 32.
Il secondo tempo si apre con i voli al ferro di Oriakhy, servito per ben due volte dagli assist del sempreverde Ilievsky. L ‘atletismo del lungo siciliano è un fattore determinante nella lettura dei giochi dei padroni di casa. Reggio commette diverse ingenuità in attacco, complice la buona difesa di Capo d’Orlando. La squadra di coach Griccioli, attraverso la difesa aggressiva, trova la necessaria fiducia in attacco, che sfocia in un parziale di 9 a 0 grazie alla tripla di Jasaitis (42-34). I biancorossi in attacco faticano tremendamente, il gioco fisico di Basile e compagni è l’arma giusta messa in campo da Capo d’Orlando. Menetti prova a ruotare i suoi uomini per trovare il giusto equilibrio in attacco senza riuscirci, complici le brutte prestazioni al tiro dei suoi esterni e senza un gioco capace di servire i lunghi nel pitturato. Al tramonto del 3 quarto la scossa per la Grissin Bon sembra arrivare dall’insolita tripla di Veremeenko a cui replica ancora Jasaitis sulla sirena che fissa il punteggio sul 49 a 41.
Reggio Emilia sembra frastornata dalla fisicità dei padroni di casa, senza trovare continuità nei giochi offensivi. Dalla spazzatura Pietro Aradori trova 2 punti sofferti che provano ad aprire uno spiraglio di rimonta sul massimo vantaggio di Capo d’Orlando (51-43). Metreveli ritrova la via del canestro con un’azione da 3 punti che ha il sapore della vittoria, con 6′ ancora da giocare sul punteggio di 58 a 45. Ilievsky è un maestro nella gestione del pallone, un vero metronomo capace di servire il compagno giusto al momento giusto; ad usufruire delle giocate del macedone è l’esperto Nicevic, autore di una prova maiuscola. L’ ennesima palla persa di Gentile pesa come un macigno, anche se il parziale di 5 a 0 firmato da Della Valle-Veremeenko riapre una piccola speranza per gli ospiti. I due rimbalzi in attacco di Metreveli ad un minuto dal gong sono lo specchio della voglia di vincere dei padroni di casa. A nulla valgono gli ultimi canestri dalla lunetta di Aradori e la tripla di Stefano Gentile. L’ Orlandina, con una partita di squadra perfetta, vince meritatamente con il punteggio di 68 a 62.
Betaland Capo d’Orlando – Grissin Bon Reggio Emilia 68-62
Parziali (19-17, 14-15; 16-9, 19–21)
Mvp: Jasaitis
Wmp: Silins