Archiviata con la giusta dose d’entusiasmo e fiducia la trasferta di Empoli, la Roma Gas & Power si è rituffata, più affamata che mai, nella classica preparazione settimanale in vista del match casalingo di sabato contro Scauri. Sarà la prima sfida casalinga che la squadra biancoblù affronta da capolista solitaria, ma la concentrazione è pari a quella di un team che ancora deve conquistarsi tutto. La trasferta in terra toscana, però, ha certificato un importante passo in avanti in termini di maturità per Staffieri e compagni, al comando delle operazioni per tutti e quaranta i minuti salvo la fine del primo quarto, e in grado di allungare con autorità nell’ultima frazione:
“Siamo sempre stati sopra ed in controllo della gara pur senza mai riuscire a scappare definitivamente – spiega proprio l’ala classe ’92- ripartendo ancora una volta dal nostro marchio di fabbrica, che è la difesa”.
Nonostante le assenze e gli acciacchi (Tomasello out, Dip non al meglio) che hanno di fatto dimezzato il reparto lunghi a disposizione di Bonora, il resto della squadra ha finito per esaltarsi di fronte alle apparenti difficoltà, con un’applicazione difensiva corale che anche ad occhio nudo è sembrata essere ancora una volta il punto di forza della capolista:
“Abbiamo vinto su un campo non facile per nessuno e tenuto un altro avversario sotto i sessanta punti – prosegue Staffieri – sapendo che se avessimo tenuto botta nella nostra metà campo, presto avremmo trovato fiducia anche in attacco. Pur dovendo giocare anche in più ruoli per sopperire alle assenze, ci siamo caricati a vicenda con un’ottima difesa di squadra e soprattutto 3-4 rotazioni difensive del terzo quarto sono la dimostrazione di come siamo riusciti ad esaltarci l’un l’altro aiutandoci insieme”.
Tempo per rifiatare ed allentare la tensione, tuttavia, non ce n’è, perché al PalAvenali arriva una squadra che, seppur in difficoltà di rendimento e il cambio di allenatore, resta tra le migliori del campionato.
“Scauri viene da cinque sconfitte di fila ma proprio per questo dovremo essere ancora più attenti e concentrati, sapendo che per loro come un po’ per tutte le altre squadre, d’ora in poi due punti varranno doppio”.
Anche se l’analisi del numero sedici della Roma Gas & Power si amplia e non nasconde le ambizioni di inizio stagione.
“Non siamo solo la capolista, ma sappiamo che di essere anche tra le migliori del girone”.
Una consapevolezza che se da un lato fa nascere spontaneo il confronto con la spensieratezza dello scorso anno, dall’altro aumenta ulteriormente gli stimoli di un gruppo che vuole fare il definitivo salto di qualità:
“La differenza sostanziale è che l’anno scorso guardavamo una partita alla volta e avevamo meno pressione perché non c’erano troppe aspettative, rispetto ad ora, invece, dove tutti ci indicano come squadra di livello e soprattutto noi stessi vogliamo vincere il campionato”.
Quella Serie B nella quale lo scorso anno Staffieri e i suoi compagni si sono spinti fino alla finale contro Rieti, ma che per Valerio era iniziata proprio con la maglia del prossimo avversario, Scauri: “E’ stato il mio primo anno di Serie B, un’occasione di grande miglioramento a livello tecnico, ma anche di esperienza umana che mi è rimasta nella testa e nel cuore, perché devo molto alla gente di Scauri e a chi chi lavora attorno alla società, a cui sono rimasto legato e che è stata per me una seconda famiglia nella prima volta lontano da casa. La società, poi, è di grande tradizione e sospinta da un pubblico fantastico e sono contento di ritrovarli in B (dopo essere ripartiti dalla C regionale, ndr) laddove li avevo lasciati”.
Adesso, però, l’attenzione è tutta ovviamente proiettata su casa Eurobasket, un ambiente che “Staffo” , laureando in scienze motorie, vive non solo in campo, ma con pieno coinvolgimento anche nei progetti che la società sta esportando anche lontano dal parquet. Uno di questi, “Libriamoci”, l’ha portato con il direttore operativo Giacomo Esposito in una scuola elementare di Primavalle, per sensibilizzare i più giovani sull’importanza dello sport, ma anche della lettura e della cultura in generale: “Trascorrere una mattinata in una scuola con bimbi ancora piccoli ma già con così tanta voglia di apprendere ed imparare è stata un’esperienza che mi ha lasciato senza parole – conferma Staffieri – e che voglio sicuramente ripetere in futuro. Credo che la passione per lo studio e lo sport debba nascere tra i banchi di scuola senza che l’una escluda l’altra e sono contento che l’Eurobasket sia molto attenta anche a quello che succede fuori”.