Pesaro – La vittoria di oggi potrebbe rappresentare la svolta stagionale per la Consultinvest, un importante bivio che potrebbe portare i ragazzi di Paolini a non dovere attraversare, dopo due anni di vacche magrissime, una stagione di sofferenze e di vittorie in qualche modo elemosinate sperando di avere ancora speranza di salvezza all’ultima giornata, ma invece di potere guardare (quasi) tutti gli avversari negli occhi con la consapevolezza di potere strappare una vittoria.
La partita di oggi ha in effetti dimostrato che la Consultinvest di quest’anno ha carattere, talento e sfrontatezza, perché non si recuperano facilmente 14 punti di svantaggio ad una Enel comunque solida e perché il trio di esterni Christon – Lacey – McKissic ha dimostrato di avere numeri che negli ultimi anni difficilmente si erano visti da queste parti.
Certo non sono tutte rose e fiori: il reparto lunghi soffre molto, con un Walker solo in leggera crescita e Shelton che invece sembra sempre più spaesato, ma la sostanza è che quest’anno la squadra, anche tra i giovani italiani, sembra più quadrata e con quel pizzico di talento in più che nel campionato italiano di questi ultimi anni può fare la differenza.
L’Enel, dopo un primo tempo in cui quasi tutto si trovava sotto controllo, si trova invece a domandarsi i perché di una sconfitta che costituisce un brusco stop in un campionato che fino ad ora era abbastanza positivo; è difficile trovare un unico colpevole, se non un atteggiamento offensivo che, tolti i primi quindici minuti, è stato forse di troppa sufficienza e comunque non si può non recriminare su un reparto piccoli azzoppato, con l’assenza di Cournooh e Reynolds visibilmente ancora fuori condizione dopo l’infortunio.
E’ giusto inoltre sottolineare l’evidente stanchezza che nel finale, dopo tante partite di campionato e coppa affrontate con l’emergenza infortuni, si è fatta sentire in maniera forse decisiva per gli uomini di Bucchi.
Avvio promettente della Consultinvest con due pregevoli canestri di Christon e Lacey, ma poi le iniziative delle due guardie si rivelano del tutto estemporanee, come testimoniano le successive azioni offensive in cui tra gli uomini di Paolini regna il caos e l’incertezza più assoluta.
L’Enel ci mette un paio di minuti ad ingranare ma poi trova la prima reazione con un buon Gagic su entrambi i lati del campo e successivamente, quando il centro serbo deve uscire precauzionalmente con due falli sul groppone, è Scott a raccoglierne il testimone con 7 punti quasi consecutivi che proiettano i brindisini sul + 8 (6-14) dopo circa sei minuti.
Paolini chiama un time out obbligato, anche perché i suoi non hanno alcuna idea di attacco contro la spigolosa difesa avversaria, ma al ritorno in campo l’Enel dilata ancora il vantaggio fino a doppiare la Consultinvest sul 10-20, quando manca un minuto e mezzo alla fine; il primo quarto si chiude poi sul 14-22, con Pesaro che riesce a segnare solo sui tiri liberi che la dura difesa avversaria deve giocoforza elargire.
Al ritorno in campo il leitmotiv sembra essere lo stesso; Bucchi continua a ruotare i suoi uomini per tenere alta la pressione difensiva ed il piano sembra dargli ragione perché, al netto di qualche fallo di troppo, la Consultinvest continua a fare grande fatica a trovare canestro dal campo.
Così, con un Kadji scatenato a rimbalzo (9 per lui solo a metà gara) contro gli impalpabili lunghi avversari, l’Enel raggiunge il massimo vantaggio sul 21-35, quando si è da poco svalicata la metà della frazione.
Paolini chiama un time out che i padroni di casa passano sotto i fischi indispettiti del pubblico di casa ma poi, al ritorno in campo, qualcosa si sblocca; contro la zona 2-3 l’attacco dell’Enel rallenta, mentre finalmente la Consultinvest trova punti che non provengano dal solito trio Christon – Lacey – McKissic.
Prima è il centro Walker a farsi vedere con due canestri ed un po’ di presenza sotto le plance e poi sono gli italiani Gazzotti e Ceron a scaldare il pubblico di casa; Bucchi chiama due time out nei minuti finali per cercare di turare la falla ma, in maniera quasi incredibile, la Consultinvest riesce a chiudere il primo tempo solo sul -4 (35-39) proprio con un pregevole gioco da tre punti finalizzato da Christon ed innescato da Ceron.
Nel terzo quarto c’è finalmente una partita. L’Enel prova a trovare l’immediato allungo sospinta da un torrido Banks (9 punti per lui nel solo terzo quarto) e con una tripla di Zerini arriva subito a +6 (40-46); la Consultinvest ha però tutta un’altra verve, anche se poi è il solito trio di esterni a tenere a galla tutto il resto della squadra, e così a metà tempo riesce anche e rimettere il naso avanti (48-46) con due “magate” di Lacey.
L’Enel però riesce a reggere l’urto con il già citato Banks e con un’appiccicosa zona 3-2 contro cui i giovani di Paolini ci capiscono poco e infatti riesce poi a chiudere sul + 5 (51-56) con un’ultima tripla di Harris che spezza un po’ le gambe ai biancorossi di casa.
In effetti al ritorno in campo gli ospiti sembrano avere ripreso in mano le redini del match, con Gagic e Kadji che sembrano spadroneggiare sotto i tabelloni e propiziano il +9 brindisino dopo pochissimi minuti (53-62); a quel punto però la stanchezza comincia a farsi sentire nelle gambe degli uomini di Bucchi mentre, dall’altro lato, Walker trova un gioco da tre punti e Lacey e McKissic trovano due triple che perforano una zona che fino a quel momento sembrava quasi inattaccabile.
A poco più di due minuti dalla fine la Consultinvest è tornata così in vantaggio sul 64-62, con l’Enel che non riesce a schiodarsi da quota 62, con soli 6 punti segnati nella frazione.
Gagic si procura dei preziosi tiri liberi, ma ne mette a segno solo 2 su 4, mentre è ancora una tripla entusiasmante di McKissic a portare Pesaro sul + 3 a un minuto dalla fine (67-64); Scott dà ancora speranza ai suoi con due punti dalla media distanza ma poi, mentre Lacey e Gazzotti sono infallibili ai liberi, dall’altro lato Banks e Harris rimediano solo un 1 su 4.
Sul 73-67 sono così due tiri liberi di Lacey a scrivere la parola fine sulla partita e a lanciare gli uomini di Paolini verso una vittoria prestigiosa ed entusiasmante che dà tanta speranza per il futuro.
Consultinvest Pesaro – Enel Brindisi 75-70
Parziali (14-22; 21-17; 16-17; 24-14)
Progressione 14-22; 35-39; 51-56
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66465.html
Mvp: difficile scegliere tra i tre esterni titolari di Paolini ma questa volta, invece del solito Christon, forse è il caso di premiare l’ala McKissic, che con le sue triple finali ha permesso alla Consultinvest di vincere la volata con l’Enel
Wvp: l’Enel ha perso anche a causa delle pessime condizioni di Reynolds e, proprio per questo non è il caso di gettargli la croce addosso; allora, in una prestazione collettiva in cui non ci sono state prestazioni particolarmente scandalose, forse la palma del peggiore va ad Harris che, in un momento di emergenza per la sua squadra, non ha saputo elevare il suo rendimento al di sopra di un’aurea mediocritas
Spogliatoi
Paolini: prendiamo ovviamente i lati positivi di questa bella partita, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Dobbiamo sicuramente migliorare nell’attacco alla zona, dobbiamo avere più fiducia ed essere più sicuri; contro la zona la palla va mossa di continuo, invece siamo stati troppo statici e con queste nostre lacune abbiamo rischiato di gettare via la vittoria. I lati positivi sono stati la difesa, anche se io avrei voluto pressare ancora di più, e le ottime percentuali ai tiri liberi, ma soprattutto è stato il cuore che abbiamo messo in campo, senza dimenticare che comunque dobbiamo anche ringraziare un calo evidente di Brindisi.
Bucchi: onore a Pesaro per questa vittoria, ma noi non siamo attualmente quelli che vorremmo essere, con l’assenza di Cournooh e con Reynolds che sta giocando su una gamba sola ed è entrato in campo solo a causa della nostra emergenza. Abbiamo fatto delle belle partite in coppa, pur perdendo, e anche in campionato, ma oggi eravamo veramente stanchi e Reynolds era ai minimi termini; quelli che oggi hanno sofferto un po’ di più sono stati proprio quelli che erano più affaticati: speriamo di ritrovare un po’ di salute e un po’ di freschezza. Sicuramente, con tutto il rispetto per Pesaro, noi siamo un po’ meglio di quelli di oggi; noi siamo quelli di Sassari, per esempio, dove appunto avevamo un Reynolds in grande spolvero che ci aveva trascinato alla vittoria.
Giulio Pasolini