Roma, 29 novembre 2015 – Quarta W su quattro gare. Questa sera l’ACEA Virtus Roma batte, non senza qualche sofferenza di troppo e dopo un altro OT in casa, la Paffoni Fulgor Omegna centrando la quarta W consecutiva e di fatto inizia un nuovo Torneo, quello che alla vigilia era ragionevole attendersi dal team di coach Attilio Caja sin dalla prima gara in casa vs Derthona, quando in panchina ACEA sedeva Guido Saibene.
Una gara che però la Virtus ha dovuto portare a casa lottando contro ogni previsione, specie dopo aver visto l’andamento della gara per quasi 39′ di gioco. Ok, la Fulgor sino a qualche ora fa aveva gli stessi punti dei romani in classifica perciò, almeno sulla carta, avrebbe dovuto incutere timore e rispetto sin dalla palla a due. Poi sul campo le cose sono andate ben diversamente. La Virtus andava presto in vantaggio, galleggiando anche sul +13 ad inizio terzo periodo (45-32), senza mai dare la sensazione di soffrire troppo una Paffoni in decisa difficoltà offensiva ma anche difensiva: tutto perchè Roma andava in modo efficiente, Callahan preciso e quasi chirurgico; Maresca perfetto quasi nelle scelte offensive; Meini ordinato ma troppo impreciso al tiro (alla fine sarà virgola per lui come fatturato offensivo..), Voskuil come al solito francobollato a vista ed Olasewere ad alternare cose belle a cose poco belle. Come se non bastasse, panchina da ottimo valore aggiunto con Benetti, Bonfiglio e Leonzio a dare corpo e fiato allo startin’ five.
La Paffoni soffriva, in evidente affanno. L’ACEA partiva bene, molto bene, sporcando il primo periodo degli avversari incapaci di trovare spaziature e ritmo in attacco, grazie ad una buonissima difesa fatta di aiuti e recuperi dove s’incastravano i giovani playmakers del team rossoverde Zanelli prima (strepitosa gara la sua poi specie nel quarto periodo), ed Cappelletti dopo e dove i tiratori Casella, Capitan Gurini e Moore non davano cenno di vita tangibile. A reggere la baracca il solito Iannuzzi ma senza mai incantare.
Ma l’ACEA commetteva il classico errore da “eccesso di confidenza”: non riuscendo mai a dare la mazzata decisiva alla gara, complice proprio un terzo periodo deficitario in attacco e troppo, troppo molle in difesa, doveva subire la rabbia dei ragazzi di coach Magro che nonostante sbagliassero più e più volte l’aggancio od il riavvicinamento in un Pala Tiziano abbastanza sonnacchioso e da pancia piena, non lasciavano mai andare via i padroni di casa. E nel quarto periodo, allorquando la Fulgor riusciva a mettersi in scia, a due possessi soli dai padroni di casa, un tecnico a Benetti ed un antisportivo pazzesco nella dinamica di Maresca ridava fiato e coraggio agli ospiti che riuscivano a mettere pressione ad una Virtus che andava quasi in tilt.
Già perché dopo una schiacciata a vuoto di Olasewere (che errore…), e conseguente tiro insensato e sbagliato di Maresca con ancora 14” di possesso, consentiva una tripla in transizione di Gurini che dava il primo ed unico vantaggio di tutta la gara ai rossoverdi a 40” dalla fine della gara!!
Per fortuna di Roma c’è Alan Voskuil, tenuto doverosamente a bada dalla truppa rossoverde durante la gara con un sapiente gioco di raddoppi: gioco disegnato per lui, palla nel cotone con tripla dalla punta dell’arco e parità, supplementari e Pala Tiziano che esplodeva dalla gioia dopo essersi visto nel baratro quasi inaspettatamente. Nel supplementare Omegna pagava dazio anche nelle rotazioni, Super Zanelli rivestiva i panni di Alessandro Zanelli e complice anche una giornata non eccelsa ai liberi (65,4%), ma soprattutto la voglia di Roma di rimettersi in riga riprendendo a difendere come avrebbe dovuto fare anche nel terzo periodo, lentamente usciva dal match soffrendo anche l’uscita per cinque falli di Totem Iannuzzi, nonché il logico appannamento di Tyler Smith poco appariscente ma molto, molto efficace.
Adrenalina a go-go dunque per una Virtus Roma che porta a casa il poker di W di fila, che Attilio Caja abbia riassettato paradigmi e verbi in questa squadra appare evidente, lo mostrano i numeri che ad esempio vedono ben 38 p.ti dalla panchina, dettaglio assente a referto al primo match del coach pavese vs Casalpusterlengo. Soprattutto colpisce lo spirito con cui oggi i ragazzi in maglia bianca combattono e vincono, decisamente una novità rispetto a ieri e questo fa ben sperare nel proseguio della stagione che potrà ancora riservare piacevoli sorprese. Occorre però maggiore attenzione in certe fasi della partita, maggiore senso di cattiveria nel voler chiudere una gara sempre, sempre avuta in controllo anche se con un andamento sinusoidale. Non si può certamente pretendere di abbattere letteralmente tutte le squadre che s’incontrano ma la gara di questa sera evidenzia, nonostante la soddisfazione per la W, che non ci si deve mai sentirsi appagati contro chiunque. Anche essere sopra di 13 punti in casa non può consentire di dormire sonni tranquilli, anche se la squadra si chiama Paffoni Fulgor Omegna e viene dalla vecchia A2 Silver dello scorso anno, senza nomi altisonanti nel roster.
Del resto ci sono anche gli avversari in campo e questa sera comunque onore ai ragazzi di Alessandro Magro per come hanno tenuto la testa nella gara senza mai smarrirsi o mollare. Bravissimi i giovani Zanelli e Cappelletti, playmaker di futuro certo se manterranno quanto fatto vedere questa sera
Per Omegna quindi una gara persa sì ma a testa alta come si suole dire, per Roma un buon viatico per preparare l’attesa sfida in casa, ancora, contro la Mens Sana Siena, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni ed una quinta W consecutiva può solo che far bene a tutto l’ambiente.
La cronaca
Primo periodo, coach Magro sorprende, parte con Casella, Zanelli, Tyler Smith, Iannuzzi e Terenzi non schierando Moore che parte quindi dalla panca mentre Caja invece cavalca il suo startin’ five oramai da quando è head coach e cioè Meini, Maresca, Olasewere, Voskuil e Callahan. L’ACEA parte a razzo, 7-1 al 3′ con Omegna che fa fatica (eufemismo), a trovare un tiro buono, nonostante la costruzione dei tiri non sia malvagia, è la difesa capitolina a mordere come prevedibile. La prova è data dai 2 falli di capitan Maresca in un amen. Colpisce la “fiducia” che hanno negli occhi i ragazzi di casa, la palla gira bene e gli sbocchi al tiro sono spesso soddisfacenti. Zanelli rompe l’incantesimo con una tripla, 9-4 al 4′ quando Magro ha fatto già entrare Moore, la sua arma letale dalla linea dei 6,75. Roma difende bene, molto bene, vola Maresca (che resta in campo nonostante i due falli), in transizione, 11-4 al 5′. Jumper di Iannuzzi, non proprio la specialità della casa, Maresca ancora in transizione dopo l’ennesima recuperata stavolta da Olasewere. Poi 2/2 di Callahan dalla lunga, Magro deve chiamare tempo sul 16-6 per i padroni di casa, in totale controllo del match al momento. Ecco Cappelletti per la Paffoni per Zanelli ma invertendo i fattori il prodotto non cambia, Iannuzzi stampa sul ferro una potenziale schiacciata poi commette un fallo ingenuo su Voskuil (ancora a secco), ma si resta sempre sul +10 Roma al 7′. Casella si procura due liberi (bonus esaurito per entrambe), ma l’ex-Varese fa 0/2, comunque la Fulgor cerca di riorganizzarsi in difesa, Voskuil spara una bomba senza molto senso e qualcosa di buono il team avversario ha prodotto adesso. C’è anche Gurini per il team rossoverde per un Tyler Smith silente e poco presente, Iannuzzi da sotto a dare il 16-8 all’8′. Caja intanto ha alzato il quintetto con Benetti per Olasewere mentre Maresca fa il suo terzo fallo tra il disappunto generale, fischio forse troppo punitivo. Magro chiede ai suoi di allargare il campo per metter poi palla dentro per Iannuzzi, intanto c’è anche Leonzio che ha rilevato Maresca. Ultimi possessi, Gurini si guadagna due liberi ed è 2/2, l’ACEA forza con Voskuil che sembra un po’ fuori dal match al momento, Gurini sul ferro da fuori e come ultimo possesso Benetti la mette da post basso in jump, si chiude 20-10 un quarto in cui Roma ha praticamente il controllo quasi totale del match.
Secondo periodo, Omegna apre il secondo periodo come meglio non potrebbe sperare, ingenuità in difesa di Olasewere che regala buono e libero a Tyler Smith, 20-13 in un amen. Il nigeriano cerca di farsi perdonare ma da sotto sbaglia banalmente, Voskuil segna il suo primo canestro del match come anche Moore, 22-15. Sempre Benetti in jumper dalla lunga ma in difesa adesso Roma soffre, Meini si fa battere da Cappelletti ed è di nuovo buono più libero, il play rossoverde però sbaglia, 24-17 al 13′. Voskuil forza un altro tiro cercando di superare (inutilmente), un blocco, sul rovesciamento di fronte Iannuzzi riceve vicino al ferro, 24-19 e Caja deve chiamare tempo durante il quale si odono più le urla di Magro che il simpatico e colorito tifo dei tifosi ospiti. Al rientro in campo c’è Bonfiglio per Meini che rifiata in panca, Leonzio riceve dall’angolo in ritmo ma la palla non entra. Magro cavalca Cappelletti, con lui la Fulgor effettivamente gira meglio ma pesa nell’equilibrio della difesa romana l’assenza di Maresca, panchinato per tre falli. Moore dal cuore del pitturato romano, Voskuil con la prima tripla della sua gara, 27-21 nel momento in cui gli ospiti si erano riportati a -3. Iannuzzi in ritmo con un long-two, la Paffoni ora è in ritmo e “vede” meglio il ferro romano. Callahan però risponde dalla lunga 3/3 per lui ed è 30-23. Smith tape-in e Bonfiglio in percussione che si ripete subito dopo, pessimo rientro difensivo degli ospiti nella circostanza. Moore restituisce su di una tripla di Voskuil piedi a terra sul ferro, 34-27 poi Leonzio alla Navarro, lacrima dolce nel cuore dell’area. La difesa dell’ACEA però ha ripreso a “macinare”, i tiri dei rossoverdi sono ora tutti contestati mente Leonzio la mette da tre, max vantaggio Roma sul 39-27 al 18′. Olasewere riprende a percuotere dall’area, 41-29 ma Casella la mette da tre, 41-32. Ultimo possesso, Fulgor al tiro con ma senza costrutto, termina 43-32 con Roma in controllo della gara, Omegna volenterosa ma pasticciona in attacco anche (e non solo), a causa della buona difesa romana.
Terzo periodo, riecco Maresca e sono subito due punti, 45-32 e max vantaggio Roma ma Terenzi lo riporta a -11 subito dopo e su persa di Meini sempre la giovane guardia rossoverde fa -9, 45-36 al 21′. Meini fallisce dalla lunga un buonissimo tiro, no Casella ed è 45-39, gap quasi colmato in appena 2 minuti di gioco per gli ospiti. Casella esagera, Maresca pure, Terenzi non tiene uno scarico di Tyler Smith…Momenti di brutto basket. Olasewere va da par suo, uno vs uno con Iannuzzi, 47-39, il nigeriano alterna delle belle cose a distrazioni francamente sconcertanti, trovasse un filo di continuità..La Paffoni mostra i suoi limiti in questo frangente in cui Roma balbetta in attacco, molti tiri finiscono sul ferro, anche ben costruiti, la qualità manca ai ragazzi di Magro. Triple di qua (Voskuil), e di la (Zanelli), poi Maresca da post basso in fade-away per assistere poi a 0/2 di Smith, Callahan punisce da sotto. La Fulgor però non demorde, Zanelli in ritmo da tre anche perché Roma adesso è a zona, poi Smith ribadisce un tiro aperto di Iannuzzi, 54-47 al 27′. Si procede ad elastico con gli ospiti che non danno mai la sensazione di potersi rendere minacciosi. Caja chiama tempo, troppo disordine che si percepisce in campo, riecco Bonfiglio per Meini, poi Benetti per Callahan mentre Magro ha rimesso Moore più Zanelli e Casella. Sempre zona per l’ACEA, Casella va a vuoto ma Iannuzzi raccatta dalla spazzatura e mette dentro, 54-49. Primo fallo nel quarto degli ospiti al 28′, la dice lunga sull’intensità avversaria in questa fase del match ma Roma non ne sta approfittando per chiudere la pratica. Voskuil con la mano sinistra nel cuore dell’area avversaria, 56-49 e subito dopo Smith perde palla banalmente, mah…Timeout Magro, 29′ con il tentativo di serrare le fila in difesa. Voskuil forza una tripla sul primo ferro mentre Omegna ha in campo adesso Galmarini. Ultimi possessi, Olasewere potrebbe aver commesso passi (come Iannuzzi prima, sanzione rilevata), ma non per gli arbitri, Magro s’infuria ed è tecnico. Voskuil va a segno dalla linea della carità, 18” al termine e sempre l’ex-Biella inscena l’azione conclusiva che Leonzio però non ribadisce, termina 57-49. Match aperto ancora, Roma non riesce a scappare ma la Fulgor non riesce ad avvicinarsi…
Quarto periodo, fuori Smith per Magro, c’è di nuovo Cappelletti per lui ma i grigi vedono un fallo in attacco di Iannuzzi (venale). Olasewere non si smentisce: tripla fallita (quando non se ne vedeva l’opportunità), e fallo su Iannuzzi. Risultato è sull’azione successiva una tripla di Gurini, 57-52. Passi di Maresca, ora la Fulgor ci crede, ancora tripla del capitano rossoverde ma non va. Poi viene sanzionato un tecnico a Benetti che si lamenta (giustamente), per una randellata di Iannuzzi non sanzionata…Bah…57-53 e sul possesso successivo la Fulgor non concretizza con Cappelletti che sbaglia in avvicinamento al ferro. Pericolo scampato per Roma, ci pensa Maresca a rimettere due possessi tra le due squadre, 59-53. Gli arbitri ora sono in confusione, non fischiati fallo netti da ambo le parti, livello basso, senza dubbio. Moore spara sul ferro, ora il clima è infuocato quando Benetti ruba un bel pallone sotto le plance avversarie, scarico fuori e Callahan punisce da dentro, 61-53. Iannuzzi si procura due liberi, 61-55 quando siamo al 35′ e Meini (zero p.ti al momento), buca un’altra tripla molto ma molto invitante. Al rimbalzo però c’è un ottimo Benetti che riguadagna il possesso e l’MVP del match Callahan converte a canestro proprio allo scadere dei 24”. Zanelli ci va da tre, 63-58 ed ospiti che cercano di rifarsi sotto ma puntualmente, su errore di Meini, Tyler Smith sfonda proprio sul recupero del play ex-Pistoia. Benetti adesso si sta caricando la squadra, fallo su di lui e liberi, solo uno su due ed 64-58 al 36′. Gurini cerca guai, trovandoli, nel cuore dell’area romana, sul ribaltamento Maresca si procura di mestiere due liberi ed è 66-58. Arbitri ancora protagonisti, Iannuzzi spinge nettamente a rimbalzo Benetti, sarebbe il quinto fallo, invece niente, Caja protesta ed è tecnico. Fulgor di nuovo sotto, Maresca pensa bene di fare anche un anti-sportivo…Furbo…Casella ancora ai liberi, solo uno su due. Sul possesso (il secondo di fila dopo il tecnico a Caja), Omegna prova la tripla sempre con Casella che vede però il ferro. Siamo al 38′, Voskuil forza un tiro, sulla transizione Zanelli invece mette dentro la tripla. Rubata poi di Zanelli su Meini, Callahan commette fallo su Cappelletti che cercava di penetrare e saranno liberi per la Fulgor a 2’04”. Caja chiama tempo, il clima adesso è incadenscente e nessuno ne sentiva la necessità. Cappelletti in lunetta, male il primo, bene il secondo ed è 66-64 al 38′. Maresca attacca il ferro su assist di Voskuil, 68-64 e Zanelli, in preda al sacro fuoco del momento, spadella sul ferro. Niente da fare, Voskuil non è fluido, spadellata pure per lui e sempre Cappelletti punisce in contropiede. Eppoi l’imponderabile, Olasewere buca la schiacciata con la mano sbagliata, Maresca potrebbe gestire la palla recuperata sul rimbalzo ma invece tira sbagliando con ancora 14” di gioco, sul ribaltamento Gurini segna dall’arco e la Paffoni va avanti 68-69 a 40” dalla fine. Caja chiama tempo, ovviamente, purtroppo la tripla se la prende Meini (al momento zero punti), ed è errore, Olasewere deve fare fallo su Zanelli che fa 2/2, 68-71 e Roma con l’acqua alla gola. Maresca si procura due liberi me ne mette solo uno dentro, sul rimbalzo Callahan fa fallo su Gurini che però sbaglia il primo ma non il secondo, allora Voskuil si ricorda di aver messo dentro qualche tripla nella sua carriera e la mette!! Magro chiama tempo, 6” alla fine sul 72-72. L’ultimo tiro sarà di Gurini che però prende il tabellone, overtime!! Ma Roma dovrebbe mangiarsi le mani per come ha (mal)gestito una gara quasi vinta..
Overtime, animi tesi, Zanelli che sta facendo benissimo la mette da fuori ma Roma ha smarrito il filo in attacco, Maresca si ricorda che può attaccare il ferro e lo fa, 74-74. Ma la brutta notizia per la Paffoni è il quinto fallo di Iannuzzi, Magro decide di abbassare il quintetto con Smith centro, Casella al posto del centrone allora. Gioco convulso, Meini ancora sbaglia un tiro, poi Olasewere fa le cose facili (per fortuna), 76-74 prima e dopo sotto il canestro avversario si avvita, 78-74 e Magro chiama tempo al 43′. Al rientro in campo il fuciliere designato Moore, con uno schema ben disegnato, cicca il bersaglio grosso, Olasewere si guadagna due liberi per fallo di Casella a rimbalzo ed è 80-74, due possessi ancora per Roma 1’36”. Gurini spara ancora a salve ma Maresca perde palla banalmente, Zanelli ancora da tre, indemoniato il ragazzo di Magro questa sera!! Attacco poi molto brutto di Roma, Maresca spara da 9 metri un’Ave Maria, 55” e palla alla Paffoni a -3. Zanelli ora esagera ma Meini forse gli ha toccato il braccio sul tiro.. Poi Callahan riceve da sotto, missmatch proprio vs Zanelli, 82-77. Quinto fallo per Olasewere, progetto di buon giocatore, Zanelli non perdona, 82-79. Venti secondi al termine, sempre l’onnipresente Zanelli a far fallo vs Callahan che sbaglia il primo libero, non il secondo e sono due possessi, 83-79 a 13” dal termine. Meini consente a Zanelli (sempre lù!!), ad avanzare sino quasi alla trequarti romana, Gurini ringrazia ed è 83-81 ad 8” dalla fine…Time-out di Caja, Meini per Maresca, fallo su di lui (indovinate un po’…Zanelli, 4^ fallo), il capitano giallorossoblu non fallisce, 85-81 ma Moore la mette da tre e c’è fallo su Maresca a tempo scaduto, liberi per lui e termina 87-84 un match che Roma porta a casa ma quanta, quanta fatica…
Sala stampa
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ACEA Virtus Roma-Paffoni Fulgor Omegna 87-84 dts
Parziali: 20-10; 23-22; 14-17; 15-23; 15-12
Progressione: 20-10; 43-32; 57-49; 72-72; 87-84
MVP: Alessandro Zanelli da spettacolo, trascina i suoi ma Craig Callahn sfiora la doppia doppia e gioca forse una delle migliori gare da quando veste la casacca della Virtus. I numeri dicono Giuliano Maresca ma il saggio capitano ammetterà poi in conferenza di aver fatto qualche errore di troppo durante il match
WVP: Keon Moore delude ma con una spalla dolorante..Perciò ok pure per lui
Fabrizio Not/FRED