Sfida dal grande fascino in scena domenica sera al PalaOlimpia, con Tezenis Verona e De Longhi Treviso ad affrontarsi nel match clou della 12a giornata di A2. Torna così in scena quella che fu una tra le più grandi rivalità degli anni 90, con gli allora biancoverdi a vestire qualche volta i panni dell’orco cattivo a spegnere i sogni scaligeri con l’apice nella semifinale scudetto 1997.
A fronteggiarsi oggi chiaramente delle società nuove, capaci di scelte diverse ma altrettanto efficaci nel recupero dell’identità antica, con Verona tornata allo stesso nome e con forte continuità e Treviso più orientata ad una grande integrazione con territorio e tifoseria, con tanto di cambio di colori dopo l’addio di Benetton. Sofismi quasi inutili per il pubblico di entrambi i lati, pronto ad accorrere in massa al PalaOlimpia per riprendere un discorso interrotto dal 2002.
Diverso il cammino delle due compagini per giungere alla sfida. Treviso ha iniziato il campionato esattamente con lo stesso entusiasmo con cui aveva concluso il precedente, con tanto di partenza lanciata e testa della classifica. A sgonfiare un po’ la bolla sono arrivate le notizie extra-campo, con Corbett fermato all’antidoping per marijuana e prontamente tagliato dalla società senza nemmeno attendere la squalifica. Un vero fulmine a ciel sereno, per un ragazzo che sembrava aver superato qualche turbolenza del lontano passato ed essersi calato benissimo nella nuova realtà. La rapidissima la sostituzione con Abbott non è bastata ad evitare la sconfitta con Legnano, con una squadra un po’ scossa e anche priva di Fabi. Il capitano mancherà anche a Verona, Pillastrini alla vigilia comunque non si è nascosto e ha sottolineato la grande importanza della sfida per la sua squadra.
Tezenis che ha finalmente rotto in settimana la “maledizione del due” centrando la terza vittoria consecutiva, e rimettendosi in parte in carreggiata dopo un avvio un po’ balbettante. I due colpi consecutivi in trasferta a Matera e Recanati sono però stati pagati a caro prezzo da Crespi, che ha perso per infortunio prima Spanghero poi Da Ros. Sembra assai più probabile il recupero del secondo, colpito al ginocchio, rispetto a quello del primo destinato a marcare di nuovo visita. Extra lavoro in vista dunque per Saccaggi, già in campo per 40 minuti di fila a Recanati. Potrebbe non essere uno svantaggio, spesso la certezza di non essere sostituito è la migliore amica del play, dall’esito del duello con Fantinelli passa molto del risultato di domenica. Molta attenzione alla Treviso da trasferta, finora molto più sicura e convincente di quella vista al Palaverde.
Non ha nascosto il suo entusiasmo Cortese, intervistato da LNP: «Un derby dà sempre qualcosa in più, quello fra Verona e Treviso è uno dei più belli per quel che c’è scritto nella storia di questa partita ma anche per le emozioni che certamente si vivranno domenica, per noi giocatori ma anche per il pubblico ed un palasport che voglio immaginarmi pieno già quando entreremo per il riscaldamento. Di derby si parla ogni giorno, io ne ho giocati diversi e devo dire che a partite così ci arrivi sempre pensando di giocare per la squadra, per te ma anche e soprattutto per la gente che vuole la vittorie più che in altre gare. Verona-Treviso rievocherà vecchi ricordi ma è soprattutto un match importante per il nostro campionato e il percorso che abbiamo intrapreso».
Nei confronti nella vita precedente delle due squadre il bilancio dice 20-11 il bilancio dice 20-11 Treviso in campionato, 3-2 per Verona in Coppa Italia. Palla a due alle ore 18.15, arbitrano Nicolini, Bonfante e Wassermann. Diretta su LNP TV per gli abbonati.
(foto Scaligera Basket)