Siena, 13 dicembre 2015 – Fanno bella mostra di sè i trofei recuperati all’asta dai tifosi senesi, il fallimento della vecchia Mens Sana è alle spalle, i “figliocci” sono tornati a casa ed è tornato anche tanto vestiario, marcato Montepaschi, che fa parte della storia straordinaria di Siena e che viene offerto ai tifosi all’esterno del palasport prima dell’inizio della partita previo il versamento di un obolo volontario, il materiale è stato recuperato, anch’esso come i trofei, all’asta fallimentare da un gruppo di tifosi volenterosi. Poi si va all’interno ad assistere alla riedizione della partita che più di 40 anni fa segnò il primo storico approdo della Mens Sana in serie A. Rieti è seguita da un notevole numero di tifosi che si sono mossi dal Lazio e che sostengono la propria squadra in maniera chiassosa ma molto corretta e, nonostante la partita sia tiratissima fino all’ultimo secondo, tra le due tifoserie non ci sono screzi neppure verbali, tanto meno fisici. Bravissimi!!!!
Ramagli comincia con un quintetto inedito lasciando a riposare Bryant ed Udom e scegliendo Cucci e Borsato per lo starting five, la scelta si rivela felice perchè la Mens Sana non parte col freno a mano tirato come successo in tante precedenti occasioni e, anzi, riesce anche a prendere 5-6 punti di vantaggio cosa mai accaduta nei primi quarti fino ad oggi giocati dai biancoverdi. Rieti reagisce e Siena non riesce a scappare mantenendo comunque sempre un leggero vantaggio che si riduce ad un solo punto al suono della prima sirena. Nel secondo quarto il clichè non cambia e i padroni di casa continuano a condurre nel punteggio in pratica senza soluzione di continuità, ma senza riuscire a scappare mai davvero in maniera decisa, gli ospiti rispondono colpo su colpo e l’intervallo lungo ferma il punteggio sul +5 per Siena. Al rientro dagli spogliatoi è Rieti che mette in campo la faccia giusta e, mentre gli uomini di capitan Ranuzzi vanificano per due volte il possesso che potrebbe portarli a +9 o perfino a +10, Rieti ricuce il gap e con 6 punti segnati in un amen, frutto di due recuperi consecutivi nell’arco di 5 secondi, mette la testa avanti in maniera decisa. La Mens Sana ha una prima reazione che dimezza il vantaggio ospite, l’ultima sirena vede i rossoblu in vantaggio di 3 punti. Poi nell’ultimo quarto la partita diventa un lungo estenuante punto a punto con Rieti che sembra poter avere la meglio ma, siccome il basket è lo sport più bello del mondo, accade che Pepper, l’uomo che stava conducendo i reatini alla vittoria, pesti la linea laterale perdendo l’ultimo decisivo possesso mentre prima Bryant, che ne aveva combinate di ogni fino a quel punto, aveva segnato i 4 punti decisivi per il sorpasso e la conseguente vittoria senese.
Per la prima volta quest’anno la Mens Sana è andata pesantemente sotto nel computo totale dei rimbalzi perdendo la contesa per 40 a 29 a causa dell’ottima prova nel pitturato del duo Buckles-Mortellaro capaci di catturare 22 rimbalzi totali, nonostante ciò Siena ha vinto in virtù di un errore in meno nel convulso finale di una partita giocata alla morte da entrambe le squadre e che sarebbe potuta essere appannaggio dell’una come dell’altra compagine. C’è da dire che Rieti ha avuto praticamente nulla dalla panchina con coach Nunzi che ha ruotato è vero 8 giocatori, ma che ha concesso pochissimi minuti ai vari Della Rosa, Longobardi e Feliciangeli preferendo affidarsi al quintetto partente che è rimasto in campo in media per 35 minuti. Diverse le rotazioni di coach Ramagli che ha distribuito maggiormente le presenze sul parquet e che, come detto in precedenza, è partito con Borsato e Cucci direttamente nei primi cinque.
A livello di singoli da segnalare la straordinaria prova balistica dall’arco di Borsato (4/5 per lui) e i 20 punti di Pepper che a tratti è stato immarcabile anche se Roberts si è immolato su di lui.
Mens Sana – Rieti: 82-81
Parziali: 17-16, 24-20, 23-31, 18-14
Progressione: 17-16, 41-36, 64-67, 82-81
SALA STAMPA
Nunzi:
giocare qui è bellissimo e lo è ancora di più con questo tifo meraviglioso per ambedue le parti, ci porteremo per sempre un ricordo straordinario di questo ambiente. Siamo dispiaciuti per la sconfitta ma lo sport è questo, si può vincere o perdere di 1 punto, capita. Abbiamo commesso errori su situazioni che studiamo spesso in settimana ma continuiamo a commettere ingenuità che ci costano care, stasera sarebbe bastato poco per far girare la partita nella nostra direzione. Valuteremo in palestra gli errori commessi, che sono sempre gli stessi, per migliorare e crescere, con qualche dettaglio giusto avremmo potuto gestire molto meglio gli ultimi 2 decisivi minuti. Siamo stati molto bravi a rimbalzo, cosa che ci capita spesso, ma è inutile avere tra le mani tanti possessi se poi si cade in amnesie, soprattutto difensive, che vanificano il tutto. E’ stata in definitiva una partita di rara intensità ma onestamente a livello tecnico si poteva fare molto meglio. Comunque complimenti a Siena che non si è disunita alla fine ed ha saputo sempre reagire ai nostri canestri che sembravano decisivi.
Ramagli:
sudata (lo dice 3 volte), ho cambiato lo starting five perchè volevo trovare più equilibrio dopo le ultime gare nelle quali eravamo partiti ad handicap, l’equilibrio lo abbiamo poi effettivamente trovato perchè i primi due quarti sono stati a noi favorevoli, poi abbiamo sbagliato un paio di facili canestri, tra cui una schiacciata, ed è mutata l’inerzia della partita. Lì siamo stati bravi a non disunirci e a reagire in maniera positiva lottando pallone su pallone, soprattutto in difesa, in quei frangenti ci ha dato una bella mano anche Cacace che ha contribuito a dei recuperi importantissimi. Speriamo che, dopo la bruttissima settimana seguita al rovescio di Roma, questa vittoria ci regali tranquillità e serenità per lavorare al meglio.
Parente:
sensazioni straordinarie, ho pianto nello spogliatoio alla fine dopo che tutto il pubblico mi ha acclamato e all’inizio ero molto teso per via dell’accoglienza eccezionale che mi è stata riservata. Dell’anno scorso serbo un ricordo eccellente di un gruppo favoloso di amici che continuo a sentire anche oggi. Della partita posso dire che è stata dura ma leale e che ha vinto chi alla fine ha commesso un errore in meno degli avversari. Siena ha avuto un Borsato eccezionale ed ha dei giovani che devono crescere e che, è normale, soffrono di alti e bassi anche nel corso della stessa partita.
MVP: Borsato e Pepper su tutti.
WVP: Longobardi, 10 minuti in campo con zero punti e -4 di valutazione, può sicuramente fare meglio.
Alessandro Lami