Contro una Sassari delle belle occasioni, che tira dalla lunga distanza con percentuali monstre (16/28 finale ma con punte del 70% sporcate solo nel finale), c’è poco da fare per una Pasta Reggia Juve Caserta che ancora senza identità in attacco soccombe per 70-86 ai campioni d’Italia. Serata in cui a vincere la sfida in pratica sono Logan (23 pti) ed Haynes (20 pti con 6/9 da 3) con tiri assurdi anche con la mano in faccia e ben oltre i 7 metri, ma in sostanza sono le scelte di Calvani, che perso Varnado (solo 4’ totali per lui) per falli subito, vara un quintetto atipico che alterna Eyenga (9) e Alexander (7+7rbz) da falso pivot, con una batteria di ali atipiche pronte a sparare. Formenti con una partita silenziosa cambia l’approccio difensivo di una Juve che si adatta, il resto lo fanno gli altri, con tutti i ragazzi usciti dalla panchina che portano il loro mattoncino, o meglio la propria bomba.
Caserta in attacco è pigra e distratta, sullo scout viene omessa più di qualche persa, fatta di passaggi banali, prevedibili ed intercettati. Delle vere e proprie telefonate, che denotato una crisi d’identità che oggi, partendo dall’attacco, ha coinvolto anche la difesa, che di fronte alla tempesta, con canestri anche molto forzati, si è disciolta, cadendo più volte anche sotto il ventello di svantaggio.
Hunt, come al solito, è il migliore dei suoi, dopo un primo tempo in difficoltà contro i “piccoli” che si ritrova a marcare, che gli tolgono il suo primo passo, si riscatta con un secondo tempo super, che lo fa chiudere a 16 punti, conditi dai soliti 13 rimbalzi. Nella Juve si conferma un giocatore importante, seppur tremendamente discontinuo, quel Micah Downs che chiude con 23 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, e la certezza che i suoi mezzi possono ancora esprimersi meglio, peccato si accenda definitivamente dopo un avvio abulico. Jones, tra alti e bassi, chiude la sua giornata in ufficio con 14 punti e 4 rimbalzi, in difesa si sbattono e non poco Gaddefors e Ghiacci, mentre né il nuovo acquisto Agdeboye né Giuri, che comunque ne manda a referto 9, riescono a dare ordine e geometria al gioco. Non pervenuti Cinciarini, annullato oggi dalla difesa avversaria, ed Amoroso, ancora fischiato dal pubblico e che è protagonista di un siparietto con la tifoseria a fine gara che potrebbe aver incrinato il rapporto.
LA CRONACA: Varnado sblocca il punteggio, ma di lì a poco è già in panchina con 2 falli a carico, e vedrà pochissimo il parquet. Logan fa partire il primo confetto della serata, ma Gaddefors con un jumper col fallo tiene botta. Jones col rimbalzo offensivo e con la schiacciata di potenza fa mettere ai suoi il naso avanti, ma di lì a poco è solo Sassari a calcare il parquet. Accortosi che Gaddefors, sbucciandosi le ginocchia, sta dando noie a Logan, Calvani toglie Eyenga e mette Formenti, regalando nuovo pane per lo svedese e facendo in modo che la copertura del suo tiratore vada su Downs. I fatti gli danno ragione: due triple di Haynes e due di Logan, unite ad un arcobaleno del play di passaporto Polacco, firmano un 14-2 di break che solo il canestro sulla sirena di Gaddefors riesce a chiudere, sull’11-19 alla prima mini pausa.

MarQuez Haynes al tiro by FB SS
Caserta perde troppe palle, Sassari viaggia in transizione e con i punti di Stipcevic e Sacchetti, usciti dalla panchina, griffa un altro 10-0 che al 14’ costringe Dell’Agnello al timeout (15-31). Caserta si scuote con le triple di Downs, ma la Dinamo è una macchina e colpisce con Alexander prima e col solito Haynes dopo. La super schiacciata di Alexander chiude la seconda frazione sul 30-46.
Caserta ci mette il cuore, affidandosi a Hunt e Jones, che in vernice si battono, ma 10 punti in fila di Logan (altre due triple miracolose), cui si associano i 3 falli di Cinciarini e il bonus speso dopo 3’ sono un pessimo segnale per la Juve, che precipita a -21 (38-59). Giuri e Hunt costruiscono dal pick and roll, Downs imbuca la tripla del -16, ma Formenti è bravo a prendersi il fallo, e quando Sacchetti e Stipcevic timbrano il cartellino dai 6,75 mt (12/16 in questo momento per gli ospiti) è ancora notte fonda. Downs alla terza pausa firma il 50-69.
Hunt ci mette il cuore, azione da 4 punti, complice l’errore del libero supplementare corretto con schiacciata. Stipcevic col jumper spezza l’inerzia, ma ancora il duo Hunt-Jones colpisce per il -13 (58-71). Calvani chiama timeout, ma Caserta avrebbe la palla per riaprirla, sbagliata e Haynes non perdona dai 10 metri. Sacchetti sancisce la fine delle ostilità con la specialità della casa, e da lì in poi è puro garbage time, con Sassari che toccherà con il gioco da tre punti di Eyenga e la sesta tripla di uno scatenato Haynes anche il +23, prima che i punti di Downs e Jones non limitino il passivo. Finale con tanti minuti anche per Pellegrino e per D’Ercole che si toglie il gusto di essere il sesto giocatore diverso in maglia biancoblu a siglare una conclusione dai 6,75 metri. Finisce 70-86, con il bel gesto del pubblico del Palamaggiò che dopo aver applaudito, e con merito, l’mvp Logan, uscito a 2’ dalla fine, riserva un incoraggiamento anche ai suoi ragazzi, che comunque hanno dato l’anima, e stona e non poco il siparietto con Amoroso che già a partita in corso aveva avuto una reazione di stizza nei confronti del suo coach. Servirà maggiore tranquillità per il prosieguo.
PASTA REGGIA JUVECASERTA – DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI 70-86
Parziali: 11-19; 19-27; 20-23; 20-17
Progressione: 11-19; 30-46; 50-69; 70-86
Tabellini
MVP: Logan e Haynes, decisivi come pochi. Hunt e Downs per Caserta
WVP: Agdeboye, Cinciarini e Amoroso, oggi impalpabili