Cremona riceve Avellino, un altro gradino per la scala che conduce al Paradiso. Al momento sono le F8 di Coppa Italia l’obiettivo raggiunto ma perché non pensare in grande con questo Luca Vitali lucido e razionale’ Con questo Cuso imperioso ed adesso anche impeccabile al tiro fuori dal pitturato?
Coach Cesare Pancotto presenta la sfida che vedrà i suoi ragazzi vs Avellino, gara da classica buccia di banana perché gli Irpini sono lanciati dopo i correttivi apportati ad un roster già buono, perché si gioca in casa e perché la Vanoli è lanciata come un treno, ecco le sue parole rilasciate allo scopo:
“Per prima cosa volevo ringraziare i ragazzi della LAE che ci hanno regalato una mattinata meravigliosa di emozioni e di sorrisi.
Per quanto riguarda la partita, ci aspetta un incontro di grande durezza mentale e di concentrazione, durezza mentale che ci ha contraddistinto in questo percorso iniziale e concentrazione che ci deve far stare sul pezzo mettendo tappi di cera nelle orecchie e andando avanti nel nostro cammino sapendo e ribadendo che il nostro obiettivo in termini di risultati primari è quello della salvezza.
Ci prendiamo di questo momento e di questa partita l’energia perché affrontiamo una squadra che, come Cantù, ha fatto due innesti molto importanti in ambito di play e point guard, perché affrontiamo una squadra in grande fiducia poiché arriva da due vittorie consecutive, perché affrontiamo una squadra che ha il miglior realizzatore del campionato. Ma questi sono solo piccoli particolari perché poi è una squadra fatta di giocatori esperti che sanno come si giocano questo tipo di partite. Per noi è una sfida nella sfida. Dobbiamo aggredire e sfidare una squadra così esperta, così brava e così capace.
La nostra mission è simile a quella che abbiamo portato avanti con Cantù. Deve venire fuori la nostra capacità camaleontica di affrontare qualsiasi tipo di avversario. Affrontiamo una squadra con playmaker sia fuori che dentro l’area, mi riferisco a Leunen, una squadra capace nel tiro da fuori e nel pick and roll sia nell’innescare il rollante che sugli scarichi per i tiratori, una squadra brava anche nel gioco spalle a canestro. Questo è quello che ci aspetta dal punto di vista difensivo.
Per quanto riguarda l’attacco crediamo sia importante per prima cosa giocare la nostra pallacanestro fatta di personalità e di scelta del ritmo, poi cercare di avere opportunità all’interno dell’area dei tre secondi, negli uno contro uno e nelle volate a canestro e, infine, sapere attaccare ogni vantaggio che riusciremo a crearci. Il denominatore comune di tutto questo devono essere i rimbalzi che ci permettono di avere più tiri e più fiducia togliendola all’avversario”.
Fabrizio Noto/FRED