In una serata storta, in cui la difesa fa acqua e l’attacco fa anche peggio, la Pasta Reggia Juve Caserta perde e male 87-62 al cospetto di una Grissin Bon che pur senza Kaukenas e per tanti minuti con tanti giovani in campo (Silins e Strautins su tutti), domina col collettivo e con tanti protagonisti in ogni fase della gara, Il primo tempo di Polonara è qualcosa di enciclopedico, con l’ex Teramo che domina in lungo e in largo, dalla corta e media distanza, svettando a rimbalzo, che alla fine gli valgono una prova da 15 punti e 5 rimbalzi con 6/9 dal campo.
Nel secondo tempo domina il talento balistico degli esterni reggiani, con Aradori che va on fire, firmando sullo scout finale 16 punti con 4/7 dal campo, cui si aggiungono 5 rimbalzi e altrettanti falli subiti (6/8 ai liberi). Sempre presente quando la squadra gira, Amedeo Della Valle con le sue triple indirizza la gara (16 punti con 4/6 dalla lunga distanza), ma quello che però sorprende è il collettivo della Grissin Bon. Il dominio di Lavrinovic (9+6 rimbalzi) non è testimoniato da numeri eclatanti, ma il lungo lituano è un faro per il gioco, così come Veeremenko (7+8) che si diverte anche a smazzare gli assist. Bene anche i play con De Nicolao che mette 9 punti con 5 assist e Gentile che da ex firma due triple che chiudono di fatto il match.
Per la Juve forse il solo a salvarsi è Andrea Ghiacci, che senza punti regala la sua impronta di leadership difensiva a una squadra che in attacco va in bambola e spreca con una serie di palle perse davvero elementari, che a fine gara saranno ben 19, con 4 a testa per Downs e Siva. Jones, con un finale di tutto cuore, chiude a 13 e 7 rimbalzi, con falli subiti, guadagnandosi la sufficienza. Hunt oggi va in crisi contro i lunghi avversari e mette 5 punti con 6 rimbalzi. Male Downs (13), ancor peggio il rientrante Siva, che chiude a 14 con 3/12 dal campo, in visibile ritardo di condizione. In doppia cifra Cinciarini (11), impalpabili gli altri.
LA CRONACA: inizio di gara frizzante e dagli altissimi ritmi. Veeremenko col gioco da tre punti in area inizia a dominare, rispondendo ai due canestri di fila di Cinciarini. Della Valle si spazia bene in transizione e manda a bersaglio la tripla e quando anche Aradori trova inerzia e il tabellone, Reggio può già gustarsi il vantaggio (9-4). Siva si accende e in un amen con 5 punti ristabilisce la parità, ma la Grissin Bon può contare su un Polonara ispirato che segna con continuità e passa bene su tutte le situazioni di post. Dell’Agnello chiama timeout al 5’ (13-10), ma Reggio può sempre sfruttare la transizione primaria perché Caserta si spazia male e rientra anche peggio. Della Valle va con la seconda bomba e ci vogliono due magie di Jones e Downs per restare in scia. Il gioco cala di intensità, bonus speso da ambo le parti, Lavrinovic porta a scuola dal post basso i lunghi bianconeri e dalla lunetta colpisce. Alla prima sirena siamo 23-18.
Il gioco latita. Caserta sbaglia le cose semplici, passaggi fuori misura e falli in attacco sciagurati, Reggio ne approfitta e con Aradori prima e Lavrinovic poi mette la freccia. Polonara continua ad essere un fattore, segnando con continuità e regalando ai suoi anche 14 lunghezze di vantaggio (34-20) ma qui la squadra di Menetti smette di giocare e specie di difendere ed allora Caserta, che trova in Ghiacci il suo leader difensivo, sale in cattedra Hunt inizia a volare sopra il ferro, Downs gli dà manforte, ma finisce presto per commettere il suo terzo fallo, preso dal solito Polonara. De Nicolao chiude le ostilità di metà gara con i due liberi del 38-28.
Reggio sembra non aver smesso di giocare ai suoi ritmi, con Aradori che va on fire, piazzando due triple da campione, Gentile che dal nulla pesca una tripla da ex, mentre Caserta resta attaccata al match con una tabellata fortunosa di Cinciarini. Downs si butta dentro a testa bassa, e sfruttando il bonus la Juve riesce a risalire. Un break di 4-0, chiuso dal contropiede di Cinciarini vale il 49-37 che sembra quantomeno riaprire i giochi, ma così non è. Aradori è astuto nel prendersi fallo sul tiro dalla lunga, imbucando dalla linea della carità, la circolazione di Reggio Emilia è da campione e porta alla schiacciata di Silins e al jumper di Lavrinovic e quando Della Valle manda al bar gli avversari e imbuca due triple i giochi sono oramai fatti sul +19 (63-44). Downs lancia l’ultimo squillo di tromba con la conclusione dai 6.75, ma Gentile a poco dalla sirena fissa il 66-57 all’ultimo stop and go.
Il quarto periodo si apre nel segno di Bobby Jones, che segna, subisce fallo, si prende da solo la squadra sulle spalle e riporta i suoi fino al -13 (66-53). Serve una furbata di De Nicolao a muovere il punteggio per i reggiani, nonché il solito jumper di Della Valle, ma Jones ha ancora cartucce da sparare e griffa il 60-57 al 33’. Menetti capisce che il momento è giunto e vara un quintetto con la coppia Veeremenko-Lavrinovic sotto i tabelloni, che annulla Caserta. I bianconeri in difesa collassano nel mezzo e lasciano spazi sull’arco. De Nicolao va con la tripla, poco dopo Jones viene espulso per un tecnico discutibile di simulazione in attacco, da cui resta contuso, e scorrono i titoli di coda della gara, con la reggiana che dà spazio ai suoi giovani e il tabellone finale che recita 87-62 con Siva che testardamente prova in tutti i modi a prendersi un tiro a partita finita.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – PASTA REGGIA JUVECASERTA 87-62
Parziali: 23-18; 15-10; 28-19; 21-15
Progressione: 23-18; 38-28; 66-47; 87-62
Tabellini
MVP: Aradori, Della Valle e Polonara incidono con i punti, ma la classe di Lavrinovic è ben altro.
WVP: Siva e Downs, oggi fuori fase